Lago del Sorapis: Dio non gioca a dadi, ma si diverte con photoshop - giu 2020

Fabio

Member
Staff Forum
Abbiamo la prova che Dio usa Photoshop! Il Lago del Sorapis non a caso è ai piedi del Dito di Dio (cima con quota 2603 m slm): secondo me i nostri avi già immaginavano che con il suo mouse divino, Dio un giorno avrebbe fatto un "salva lago con nome" dimenticandosi di regolare la saturazione dei colori.

Ne avevo sentito parlare sempre tantissimo di questo lago, avevo già visto centinaia se non migliaia di foto ma mai avrei immaginato che la realtà potesse superare la bizzarria cromatica delle foto. Il Lago del Sorapis è uno specchio d'acqua dai colori che sembrano usciti da un cartone animato di Groening, l'autore dei Simpson. Sembra il lago in cui Homer Simpson lascia scaricare i rifiuti radioattivi.

272923-trekking-lago-sorapis-11.jpg


L'ambiente inoltre è a dir poco maestoso. Avete presente la classica "cartolina" che dal Lago di Misurina si apre verso Sud? Avete presente il grande anfiteatro di roccia che si staglia con prepotenza dietro alla costruzione gialla di Misurina. Ecco, il Lago del Sorapis sta proprio là, le pareti quasi come in una arena rocciosa proteggono il lago. Un ambiente magico!

E come se non bastasse la zona si raggiunge molto facilmente e tutto sommato velocemente partendo dal Passo Tre Croci... e dopo tanti punti di forza ecco l'unico grande difetto: è sempre iper-affollato (almeno secondo gli standard dei montanari per i quali la vista di 10 persone è già troppo :D ).

Per arrivarci si puà prendere il sentiero 215 che parte dal Passo Tre Croci. Per il ritordo consiglio di allungare un po' e di salire a Forcella Marcoira prendendo prima il sentiero 216 (bella e ripida rampa) e poi raggiunti i prati di Tardeiba il segnavia 213.

Il periodo migliore per visitarlo? Secondo me tra fine maggio e inizio giugno quando c'è un forte disgelo e le lingue di neve sono molto numerose.

Ecco alcune foto.

Questa è la traccia della gita. Il sentiero di destra è quello di andata, quello di sinistra che sale fino a Forcella Marcoira e attraversa il Ciadin del Loudo è il ritorno.
272912-traccia-escursione-lago-sorapis.jpg






La prima parte della gita corre su facili prati e si addentra in un bosco di conifere.
272937-trekking-lago-sorapis-26.jpg


Alle spalle c'è questo "signor panorama" sul Cristallo e Popena.
272913-trekking-lago-sorapis-01.jpg


L'escursione prosegue in leggera discesa fino a questo grande canalone innevato. Dopo questo canalone finalemente si inizia a salire.
272914-trekking-lago-sorapis-02.jpg


Il sentiero 215 taglia una grande mugaia a piedi delle Cime del Loudo.
272915-trekking-lago-sorapis-03.jpg


I tratti con il terreno più "devastato" sono attrezzati con scale di ferro e cordini.
272916-trekking-lago-sorapis-04.jpg


La parte più bella della gita, almeno per chi non soffre di vertigini, è lattraversamento della lunga cengia quasi verticale. Sembra di volare sulla valle che sale da Auronzo di Cadore.
272917-trekking-lago-sorapis-05.jpg


Chi soffre di vertigini può usare il corrimano per aiutarsi.
272938-trekking-lago-sorapis-27.jpg


Ecco il rifugio Vandelli.
272918-trekking-lago-sorapis-06.jpg


L'anfiteatro roccioso del Sorapis.
272920-trekking-lago-sorapis-08.jpg


Segnavia per il ritorno.
272919-trekking-lago-sorapis-07.jpg



Sbadabam[SUP]R[/SUP] ecco il primo approccio con il lago di Sorapis: incredibile.
272921-trekking-lago-sorapis-09.jpg


Dito di Dio e Lago di Sorapis.
272922-trekking-lago-sorapis-10.jpg


Che colori! Che ambiente!
272924-trekking-lago-sorapis-12.jpg


272939-trekking-lago-sorapis-28.jpg


Che roba!
272925-trekking-lago-sorapis-13.jpg


272940-trekking-lago-sorapis-29.jpg


Panorama sul circo glaciale del Sorapis ripreso dal sentiero 216.
272926-trekking-lago-sorapis-14.jpg


Uno degli ambiente più belli e affascinanti delle Dolomiti!
272927-trekking-lago-sorapis-15.jpg


Verso il Ciadin del Loudo.
272928-trekking-lago-sorapis-16.jpg


Panorama verso Cadini e Tre Cime di Lavaredo.
272929-trekking-lago-sorapis-17.jpg


272941-trekking-lago-sorapis-30.jpg


Sentiero 216.
272930-trekking-lago-sorapis-18.jpg


272942-trekking-lago-sorapis-31.jpg


Lago di Misurina.
272931-trekking-lago-sorapis-19.jpg


Breve tratto esposto per scendere nel Ciadin del Loudo.
272932-trekking-lago-sorapis-20.jpg


272943-trekking-lago-sorapis-32.jpg


Ciadin del Loudo.
272933-trekking-lago-sorapis-21.jpg


Ciadin del Loudo visto da Forcella Marcoira.
272934-trekking-lago-sorapis-22.jpg


Forcella Marcoira 2307 m slm
272935-trekking-lago-sorapis-23.jpg


La difficile discesa dalla Forcella Marcoira.
272936-trekking-lago-sorapis-24.jpg


Segnavia ai Prati di Tardeiba.
272944-trekking-lago-sorapis-33.jpg


Una gita superba, eccezionale, incredibile, affascinante, irreale per certi versi. Da fare però quando c'è poca gente ovvero nei periodi "laterali" della stagione :D
Buone passeggiate!
 
Il laghetto del Sorapiss non stanca mai.
Grazie per averlo riproposto.
Ma non sarebbe meglio fare l'anello al contrario?
 
Un paio di settimane fa una coppia si è incrodata sul Ciadin del Loudo per la neve ed è stata recuperata dal cnsas
 
Belle descrizioni e foto di un itinerario straordinario dall’inizio alla fine, non solo attorno al lago photoshoppato :D
E’ vero che al lago si incontra il mondo, ma… pazienza! Quando ci si va si è parte del “problema” :wink: :D


Ma non sarebbe meglio fare l'anello al contrario?

Sono d’accordo, per diversi motivi:

  • facendo il giro da passo Tre Croci in senso antiorario si fa la maggior parte della salita all’inizio;
  • il canale a nord di forcella Marcoira è breve ma molto ripido: io l’ho risalito con una persona che soffre di vertigini, che mi ha detto che in discesa non l’avrebbe mai fatto;
  • il traverso in pendenza da Ciadin del Loudo al lago è lungo e “tecnico”: il sentiero è pieno di radici di mughi e grossi massi che formano grandi salti e alti gradoni… già in discesa la progressione non è fluida… in salita deve essere anche parecchio faticosa
  • l’affollatissimo 215, molto meno impegnativo, si fa al ritorno e dopo i tratti attrezzati si può avanzare col “pilota semi-automatico”.


--------

Piccola curiosità: l’intero magico circo del Sorapiss è comune di Cortina d’Ampezzo, il quale va ben oltre il passo Tre Croci, arriva quasi al bivio per Misurina/Auronzo e poi si attesta sulla riva destra dell’Ansiei fino a oltre Valbona.
Anche salendo dal fondovalle dell’Ansiei dopo aver lasciato la macchina all’albergo Cristallo, appena si varca il torrente si entra nell’ampezzano.




Un paio di settimane fa una coppia si è incrodata sul Ciadin del Loudo per la neve ed è stata recuperata dal cnsas

E come hanno fatto? :shock: Sono usciti dal sentiero?
 
Ultima modifica:
Ma il motivo del colore dell'acqua? Ci sono ghiacciai lì sopra o è sabbia dolomitica in sospensione? O la colora l'ufficio turistico cortinese per questioni di marketing? HIHIHI
 

.

Sai che rischi la denuncia per procurato assembramento con questo report, vero? :TTTT

Questa gita è sempre stata affollata, già 30 anni fa quando la feci la prima volta.
Ma dall'epoca dei social, è esplosa la laghettoturchesemania.
Davvero un problema tenere a bada le orde, che portavano nel lago i gonfiabili. Di pochi giorni fa un'intervista ai gestori del Vandelli che promettono protocolli ferrei ed anche una guardi per l'accesso al rifugio.

Il problema pare sia in via di risoluzione: faranno parcheggi, al di fuori dei qual sarà assolutamente vietato parcheggiare, istituendo così una sorta di numero chiuso.

Ci sono anche altri itinerari per l'accesso al Vandelli, ovviamente.
Ne segnalo 2 veramente belli, 1 per tutti, 1 per molti, ma non per tutti (poi ci sono quelli ovviamente propri dell'anello del Sorapiss)

Il primo si innesta nel vostro di ritorno circa alla Forcella Marcoira, ma partendo dai Tondi Faloria. Più difficile chiudere l'anello (2 auto o bus di linea) ma attraversa zone bellissime, con pascoli ed alpeggi davvero maestosi.

L'altro sempre dai Tondi va sotto la Punta Nera (sentiero normale e senza difficoltà, ma abbastanza alpinistico perchè è spesso scavato in un ghiaione assai ripido) ed invece di proseguire per andare verso la cengia del banco, si piega a sinistra verso il Lago. Se ben ricordo c'è un tratto attrezzato, ma nulla di trascendentale (ma occorre kit da ferrata), ma ha di bello che lambisce la zona glaciale, ben visibile anche in agosto.

IO consiglio questa gita dopo la metà di ottobre, anche se in quella stagione però il Lago potrebbe non essere al meglio.
 
Ma il motivo del colore dell'acqua? Ci sono ghiacciai lì sopra o è sabbia dolomitica in sospensione? O la colora l'ufficio turistico cortinese per questioni di marketing? HIHIHI

Sabbia chiara in sospensione, soprattutto grigiastra. Io ho visto un fenomeno simile anche al Combal in val VENY dove addirittura c'era la confluenza tra acqua pulita e trasparente e acqua un po' più torbida ma turchese come quella del Sorapiss.
 
Sai che rischi la denuncia per procurato assembramento con questo report, vero? :TTTT

Questa gita è sempre stata affollata, già 30 anni fa quando la feci la prima volta.
Ma dall'epoca dei social, è esplosa la laghettoturchesemania.
Davvero un problema tenere a bada le orde, che portavano nel lago i gonfiabili. Di pochi giorni fa un'intervista ai gestori del Vandelli che promettono protocolli ferrei ed anche una guardi per l'accesso al rifugio.

Il problema pare sia in via di risoluzione: faranno parcheggi, al di fuori dei qual sarà assolutamente vietato parcheggiare, istituendo così una sorta di numero chiuso.

Ci sono anche altri itinerari per l'accesso al Vandelli, ovviamente.
Ne segnalo 2 veramente belli, 1 per tutti, 1 per molti, ma non per tutti (poi ci sono quelli ovviamente propri dell'anello del Sorapiss)

Il primo si innesta nel vostro di ritorno circa alla Forcella Marcoira, ma partendo dai Tondi Faloria. Più difficile chiudere l'anello (2 auto o bus di linea) ma attraversa zone bellissime, con pascoli ed alpeggi davvero maestosi.

L'altro sempre dai Tondi va sotto la Punta Nera (sentiero normale e senza difficoltà, ma abbastanza alpinistico perchè è spesso scavato in un ghiaione assai ripido) ed invece di proseguire per andare verso la cengia del banco, si piega a sinistra verso il Lago. Se ben ricordo c'è un tratto attrezzato, ma nulla di trascendentale (ma occorre kit da ferrata), ma ha di bello che lambisce la zona glaciale, ben visibile anche in agosto.

IO consiglio questa gita dopo la metà di ottobre, anche se in quella stagione però il Lago potrebbe non essere al meglio.

Io sono stato il 2 novembre scorso, in compagnia di mia sorella e mio papà.

C'era un traffico sul sentiero che nemmeno l'Alpe di Siusi a ferragosto. Non mancavano gli improvvisati (che vanno solo per fare la foto da pubblicare su Instagram) con scarpette da città, una signora stava salendo con degli stivali maculati.

Mai più.
 
Sempre una gita bellissima. Fatta 3 volte, una con pernotto al Vandelli (esperienza unica - consigliatissima - a colazione trovi chi parte per le ferrate di alta quota e chi arriva mattiniero da valle - al lago ancora poca gente). Dalle foto mi sembra che non ci fosse la luce migliore - io ho foto col laghetto di un turchese imbarazzante (meglio dei cartoni animati), forse era un pò velato anche se c'era il sole, dipende anche dall'ora in cui sono state scattate.

Da evitare ponti, we e agosto, infrasettimanale - anche in luglio - è accettabile l'affollamento.
 
è uno di quei posti che è li e difficilmente ci vai, io son salito solo una volta, l'anno scorso, ed è un peccato perchè è proprio bello!

credo anche io che questo sia il periodo migliore per la quantità d'acqua, a settembre, quando salii io, era ben più bassa, poi mi ero beccato nuvolo:skifrusta::skifrusta::skifrusta:

era da salirci un paio di settimane fa e forse si trovava ancora meno gente :D

per evitar gli assembranti, essendo io slevatichino, ero salito da federa vecia (tanto per restar in tema con subsaharaHIHIHI), hotel cristallo, il sentiero è molto godibile e avevo trovato poca gente


poi quando diventa visibile il sentiero che arriva dal passo, presi paura, c'erano letteralmente i gruppi di corriere intere che arrivavano:PAAU:PAAU:PAAU
 
Oltretutto bisogna anche stare attenti, perché ci sono dei passaggi (parlo del percorso partendo dal passo) non "scontati". Ad esempio la cengia esposta (quella col cavo d'acciaio per tenersi). E anche altri passaggi poco immediati. Ho visto diverse persone tornare indietro, perché si aspettavano qualcosa di più semplice.

Se c'è troppa gente non è bello, soprattutto per la sicurezza. A volte si creano degli ingorghi allucinanti.

Il posto è carino, ma nell'area dolomitica c'è altro di più valido e maggiormente godibile, senza affollamento.
 
Top