Ripartizioni dei ricavi Dolomiti Superski

gigiotto98

Well-known member
Il prezzo di 40 euro secondo me è pienamente corretto considerata la concorrenza. Inoltre per chi va a sciare la domenica non è necessariamente detto che debba per forza fare il DS invece che quello di valle. ( se vai a Plan de Corones, o Pampeago non fai di sicuro il DS ).

Per quanto riguarda la ripartizione dei ricavi avviene + o - in questa maniera.
Un comitato del DS, il comitato tecnico, decide di anno in anno la formla per stabilire "valore corsa lordo" di ogni singolo impianto.
Si fa un calcolo di quanto costa l'acquisto dell'impianto ( per tipologia e lunghezza e dislivello), calcolando il suo ammortamento annuo, interessi finanziari ed oneri correnti ( elettricità, personale, manutenzione etc.) e poi si stabilisce a seconda del tipo d'impianto quale sia il numero di passaggi che porti al pareggio.


ma non è un po' complicato ricalcolare questa formula per ognuno dei 400 impianti del superski?
Da questo esercizio mentale scaturisce il valore corsa lordo ( che non sono ancora soldoni ma un parametro ).
Quindi la cassa del consorzio incassa i soldi e quando è ora di ripartirli lo fa sulla base del valore corsa lordo appunto.

Supponiamo per esempio che che il consorzio incassi 4 miloni di euro per una certa bisettimana ( è il periodo ogni quanto vengono distribuiti i riparti ) e che i valori corsa lordi cumulati dei consorziati siano 8 milioni. Ogni consorziato come valore corsa netto rieverà quindi il 50% del valore corsa lordo. Di solito per semplicità il riparto viene fatto sulla percentuale attribuita nel precedente esercizio e solo a fine stagione si fa il conguaglio se il "valore corsa netto" è cambiato dall'anno precedente.

Quindi l'incasso di ogni consorziato può cambiare se
A: sono cambiati i passaggi dall'anno precedente, e ciò porta i consorziati a fare in modo che ogni sciatore scii di più sui propri impianti, rendendoli più veloci, comodi e piste belle da ripetere ben preparate

B: se è cambiato il rapporto "valore corsa netto" / "valore corsa lordo"

C: se l'impianto è stato sostituito passando da un valore corsa basso ad uno + alto
e ciò porta a sostituire le fisse con automatiche e le seggiovie con cabinovie.

Purtroppo a volte questo porta a fenomeni che se il DS od il consorzio di valle fossero di un'unica proprietà non avrebbero motivo di essere.

Per cui a volte si cambiano seggiovie a morsa fissa lunghe solo 500 m con agganciamenti, così da succhiare un maggior riparto. Oppure si fanno telecabine dove ci starebbe benissimo una seggiovia .
Senza peraltro offrire un servizio sensibilmente migliore alla clientela.
Ciò non fa altro che ridurre l'incasso degli altri consorziati che vedono ridurre il valore corsa netto. Ovviamente ciò avviene sugli impianti a maggiore afflusso.

Chiari esempi sono le cabinovie di Plan de Corones o la seggiovia Obereggen nell'ononimo comprensorio.
Ovviamente alla fine prima o poi il costo di tali scelta graverà sullo sciatore perchè tali impianti più costosi qualcuno li deve pur pagare. E forse proprio qui il DS dovrebbe imporre dei limiti, per esempio penalizzando il valore corsa sugli agganciamenti di lunghezza inferiore al KM.

Scherzando una volta ho detto che se avessi una seggiovia di 1,5 km che fa 800.000 passaggi ( il pareggio è calcolato sui 500.000 passaggi ) potrei quasi triplicare il fatturato semplicemente "spezzando" in tre tratte sequenziali l'impianto e collegando tra loro gli impianti facendo passare le seggiole tra l'uno e l'altro un pò come sulle cabinovie. Ovviamente per l'utente ciò non ha senso, ma il valore corsa dei 3 impianti sarebbe quasi 3 volte dell'impianto singolo. Ed alla fine a pagare sarebbero in primis gli altri consorziati e successivamente gli utenti.
 
aggiungo....ora capite perchè esistono impianti come la seggiovia val setus, lo skilift a plan de gralba e la seggiovia fungeia a selva

:lol:
 
Una domanda: ma la spartizione dei ricavi avviene allo stesso modo anche all'interno delle 12 skiaree per quanto riguarda gli skipass di area ?
 
spiegazione esauriente e coerente con quanto già postato da Superski.

ora si capisce il proliferare delle cabinovie anche quando avrebbe molto più senso una seggiovia....
 

.

Grazie per il topic, mi è servito a capire come funziona. Bravo.

L'unica cosa che non mi convince è come mai, il Trentino - regione a statuto speciale - non si sacrifica un po' ed interviene a tenere i prezzi bassi ...
.. la logica vorrebbe: prezzi bassi = + affluenza = + lavoro per gli alberghi e quindi + introito per la regione .....

ma se l'osservazione è off topic - ignoratela.



Faccio solo notare che S. Martino di Castrozza ha dei prezzi più bassi nel confronto giornaliero di Valle vs. giornaliero Superski.
 
Grazie gigiotto della risposta e delle informazioni di questo topic. :clap:

Se non e' un problema approfitto per discutere di un'altra questione
Come ha detto giustamente il problema e' spesso per gli impianti vicini al DS ma che non ne fanno parte.
Tali impianti sono svantaggiati, nel senso che rimangono fuori da un giro turistico di persone che preferiscono pagare per uno skipass unico con la possibilita' di andare in piu' aree sciistiche oltre che in quella nella quale alloggiano.
Mi vengono in mente in particolare le aree venete come Sappada, Padola, il Nevegal ecc. che stanno soffrendo questa concorrenza.
Se io fossi il proprietario di questi impianti farei di tutto per entrare nel DS.
Per capirne gli effetti benefici per i gestori degli impianti basta pensare a quanta gente frequantava la Marmolada prima e dopo l'ingresso nel DS.
Che tu sappia ci sono dei particolari prerequisiti se un gestore di impianti volesse unirsi ?
Avevo sentito parlare di approvazioni da parte degli altri consorziati e del fatto che ultimamente il DS non ha intenzione di aprire la partecipazione a nuovi consorziati.

Ciao a tutti :D
 
riguardo allo Superskirama (Campiglio, Marilleva, Folgarida, Folgaria, Tonale, pejo, Andalo): negli ultimi due anni il DS offre 5 giorni da spendere in tale comprensorio (l'anno scorso erano 7), non è una specie di "fidanzamento" per poi unire in matrimonio il Superskirama al DS?

similmente chi ha uno stagionale Superskirama ha diritto ad 5 giorni nel DS. Da notare che stagionale DS e Skirama costano praticamente uguale!

ancora una domanda: io ho lo stagionale DS. A fine stagione ripartiscono i miei 570 euro esattamente tra gli impianti che ho usufruito (con il relativo valore di riparto), è così, no? lo stesso vale per il giornaliero DS, i 40 euro vengono ripartiti esattamente e solo tra gli impianti presi, no?
 
matteo81 ha detto:
Come ha detto giustamente il problema e' spesso per gli impianti vicini al DS ma che non ne fanno parte.
Tali impianti sono svantaggiati, nel senso che rimangono fuori da un giro turistico di persone che preferiscono pagare per uno skipass unico con la possibilita' di andare in piu' aree sciistiche oltre che in quella nella quale alloggiano.
Mi vengono in mente in particolare le aree venete come Sappada, Padola, il Nevegal ecc. che stanno soffrendo questa concorrenza.
:D

Ciao, interessante questa discussione! E complimenti a gigiotto per le delucidazioni sui riparti del DS

Anch'io mi sono sempre chiesta perchè Sappada non abbia mai fatto pressioni per entrare nel DS... Però negli ultimi anni ci siamo votati ad un tipo di turismo invernale diverso, forse più consono alle nostre caratteristiche e ora capisco che forse la scelta non è del tutto sbagliata.

Il DS infatti è un carosello sciistico che vede in prima linea località con piste collegate tra loro anche fra più comprensori, e soprattutto molto vicine tra loro (basti pensare le distanze che intercorrono fra Cortina e Arabba, Cortina e Corvara, Arabba e Civetta, Arabba e la Val di fassa, la Val Badia e la Val Gardena), sono tutte vicinissime.
Sappada è isolata geograficamente e la zona del Comelico che la separa dal Dolomiti Superski (Auronzo e l'Alta Pusteria) non è un comprensorio sciistico.
Se poi si prendono in analizzano 20 km di piste, si capisce che è un comprensorio che dal punto di vista tecnico si differenzia molto dal DS, parliamo di piste medio-facili, ed una vallata molto aperta che non consente nulla di più di quello che offre o ben poco.

La clientela del DS è prevalentemente fidelizzata, a cui piace provare diversi comprensori, spostarsi.
La clientela giusta per Sappada sono le famiglie con bambini che cercano delle piste più facili a cui vanno sommate alcune alternative allo sci (parco giochi sulla neve ecc. ecc.)
Quindi credo che non a tutti i comprensori sia necessario entrare nel DS ma solo a quelli che potrebbero invece trarne dei vantaggi (a mio avviso sarebbe il caso di Padola... è vicina all'alta pusteria e se non trova uno sbocco sarà dura per l'impianto Tre Picchi)
 
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