Tramonta il sogno olimpico della svizzera Sion

Un copione già visto per St. Moritz, i risultati del referendum nel cantone svizzero del Vallese per la candidatura di Sion all'edizione del 2026 delle olimpiadi invernali ha bocciato i giochi con il 54% dei voti contrari.

Tra i comuni dove a prevalso il no troviamo la stessa Sion (60,9%), Monthey (65%), Martigny (61%), Briga (57,6%) e Sierre (57,2%), un risultato che mette una pietra tombale sulla manifestazione con i 5 anelli per molti anni dal momento che poco più di un anno fa i cittadini del cantone dei Grigioni respinsero la candidatura con il 60,1% dei voti.

La corsa olimpica per la XV edizione dei giochi invernali si riduce così a 7 candidature: Milano-Torino o Cortina per l'Italia, Calgary in Canada, Sapporo in Giappone, Erzerum in Turchia, Graz in Austria e Stoccolma in Svezia, di cui però va già eliminata Sapporo che si è detta interessata ai giochi successivi del 2030. Al momento sembra favorita una candidatura europea restringendo il campo ad Austria, che al momento è la favorita, Svezia e Italia.

In casa Italia si dovranno sciogliere diversi nodi riguardo la candidatura: il primo è la scelta tra Cortina o Milano-Torino con la seconda più quotata visti i mondiali di sci del 2021 già assegnati alla regina delle Dolomiti. Entro il 10 luglio, giorno in cui si svolgerà il consiglio nazionale del CONI, si dovrà decidere su quale delle città puntare, il presidente Giovanni Malagò sta spingendo per una decisione politica nella speranza di non rimanere con il cerino in mano della scelta. Gli ambienti governativi vicini alla Lega sembrerebbero propendere per Milano ma coinvolgendo anche Torino con alcuni impianti (tra cui Bob e trampolini) anche se nel caso di un rifiuto del Piemonte ci sarebbe già il piano B con la pista di St. Moritz.

L'appuntamento finale è per l'assemblea generale del CIO che si terrà proprio a Milano nel settembre 2019 e dove si assegneranno in via definitiva i giochi del 2026.