Bhe insomma..... In queste settimane ho sciato su neve che avrei preferito non sciare soprattutto nel pomeriggio, tarda mattinata. Ma io sono vecchio scarso e malandato, forse per i giovani virgulti è diverso.Secondo me questo sondaggio non ha senso.
L'unica neve che non piace è quella che si vede solo da lontano.......
Tornado, ho qualche anno più di te ma la sola neve brutta è quella che ti ho detto......Bhe insomma..... In queste settimane ho sciato su neve che avrei preferito non sciare soprattutto nel pomeriggio, tarda mattinata. Ma io sono vecchio scarso e malandato, forse per i giovani virgulti è diverso.
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Sarà che le mie ginocchia sono molto più vecchie di me e mi suggeriscono, costantemente, di evitare certi tipi di neve...Tornado, ho qualche anno più di te ma la sola neve brutta è quella che ti ho detto......
Benissimo, se ha voglia di discettarne, farai contenti molti adepti del mondo powder…Manca anche la Coastal Snow, la powder dell’Alaska e delle Coastal Mountains del BC, neve che spesso si trova anche in Appennino, ed è la mia preferita.
Rigoni Stern spiega che durante la sua vita ha imparato a conoscere vari tipi di neve. La Brüskalan era la prima vera neve dell’inverno dopo la neve fiacca autunnale, che ricopriva le strade, l’erba dei pascoli, le tombe del cimitero e poi la Brüskalan diventava Sneea: neve abbondante e leggera. Si sciava, si slittava sfidando la guardia comunale nonostante le grida di mamme e nonne. Forse a soli cinque anni Rigoni Stern si mise per la prima volta gli sci. L’inverno diventava sempre più lungo.
La stagione finiva con l’arrivo dell’Haapar, una neve che il sole scioglieva in mille gocce lasciando un terreno bruno e si sentivano le prime allodole.
Arrivava poi l’Haarnust, una neve vecchia di primavera, morbida sotto la superficie di giorno, congelata di notte. Dopo l’Haapar e l’Haarnust veniva la Swalbalasneea, la neve delle rondini, puntuale come ogni anno. La Kuksneea, la neve d’Aprile, era la neve del cuculo, un orgoglioso uccello che risvegliava il bosco: essa arrivava sempre ma era non rara. Quando i prati si coloravano di giallo dei fiori del tarassaco e le api erano indaffarate nella raccolta del polline, ecco che arrivava la Bàchtalasneea la neve del cuculo. L’ultima neve caduta si chiamava forse Kuasneea, la neve delle vacche, ma Rigoni Stern confessa di non averla mai vista e pensa che bisognerebbe chiederlo a chi ora ha cent’anni oppure ai bambini nati in quei giorni dai nomi nivali come Nives, Nevino, Bianca, Nevio.
Si tratta di Powder, ma non è leggera e volatile come quella dello Utah, Colorado o BC interno, contiene un po'più di umidità e riesce ad attaccarsi su pendenze quasi verticali, oltre ad essere meno incline a svalangare.Benissimo, se ha voglia di discettarne, farai contenti molti adepti del mondo powder…