Esperienza di sabato nei sibillini, mia prima visita
stazione che sicuramente 30 anni fa era tra le migliori in appenino come estensione e dislivello, una oasi per il freeride "accessibile" con ampi pendii, boschetti tutto servito da impianti.
oggi molto limitata ma prenderà nuovamente vita a breve con l'impianto di arroccamento per il canalone.
Montagne belle, anche nell'arido periodo attuale, sia come vette, che come verde e paesi, Ancora molto viva l'immagine agghiacciante dei danni del sisma, cui fa contrasto una grande voglia di ripartenza, con edifici nuovi, cantieri, splendide strade appena rifatte, gallerie da valico internazionale, comunque si respira atmosfera vivace di chi ha voglia di fare con varie iniziative, non quel moderno atteggiamento speculativo di altre realta appenniniche che cercano di "fare cassa" mordi e fuggi con concezioni vecchie di decenni.
Il bike park, seppure ancora un pò limitato come offerta di trail è ben concepito, strutture in legno, cartellonistica, indicazioni a livello di comprensori "seri", le tracce in alto hanno il vantaggio di avere una parte facilissima dedicabile a bambini e principianti, con alcuni trail interessanti. Salti non piccoli, anzi di vari livelli, e ben fatti, eccellenti le opere in legno sia wallride.
Il dislivello abbastanza contenuto permette comunque di avere qualche traccia interessante, salere e fan cool da una parte, pino torto dall'altra. Sul versante pino torto ancora molto spazio per creare tracce sul prato e boschi con linee fino in basso, dove sta prendendo vita una sezione "flow" con sequenza di curve spondate che sembra ricordare i trail delle dolomiti. A rendere il dislivello interessante fuori del park contribuisce il fatto che con un comoda corriera (da prenotare se possibile) si puo risalire da ussita scendendo su trail natural/ednuro: da un lato la corsara o la ps3 o dall'altro il ciclamino.
La corsara a parte il dislivello non mi ha entusiasmato, una parte intermedia divertente ma essendo un natural che spesso costeggia terreni un po piu ripidi (ps3) o poco lavorabili ha ancora molto tratti di "dritto" e di discesa poco guidata, sarebbe sicuramente melgio, come suggerito, concatenare un mix con la parte alta del ps3, che abbiamo evitato visto il terreno molto asciutto, polveroso e grandi ripidi da affrontare.
Il ciclamino che richiede una salita di qualche min., non impegnativa ma neanche "regalata" con la muscolare, ha a mio avviso un grande potenziale, curve di terra in una bella faggeta, purtroppo a oggi pulita solo la parte alta all'intermedio si ritorna sulla carreccia per la statale di ussita, integralmente sarebbe stato un percorso lungo e vario.
I trail natural sono una risorsa in termini di dislivello ma comunque la tempistica di discesa e risalita con pulman rende ottimale farne due/tre in giornata non di più, andrebbero probabilmente un po più lavorate magari mettendo qualche legno e appoggio sul ciclamino (terreno piu agevole), ma mi rendo conto che la manutenzione di questi trail comporta un notevole dispendi di risorse, tempo ed energie.
Eccellenza il rifugio, come qualità, design, spazi, iniziative, atmosfera, penso abbia pochi simili in appenino (mi incupisco a pensare la tristezza di rifugi che si trovano ad esempio in un super resort come roccaraso).
Apertura impianti fino alle 19, sole, tante iniziative, scuole, noleggi, gente sempre disponibile e sorridente, mi ha fatto una ottima impressione
Ulteriore valore della zona per chi soggiorna, (ho fatto una notte di "avvicinamento" la sera prima) è che la zona offre tanti trail naturali, percorsi piu o meno lunghi, giri bikepacking organizzati di piu giorni, permettendo di combinare il park a uscite pedalate (con o senza "aiutino") anche di piu giorni.
A occhio anche i pendii piu in alto nel monte bove permettono di essere lavorati facilmente e il park potrebbe svilupparsi su ottimi dislivelli e distanze con il nuovo impianto raccordando parte alta con quella bassa, addirittura arrivando a dislivelli "kilometrici" unendo i naturali fino a ussita (come indiato dal guru
@Vettore2480 ) addirittura potendo scender anche nel fondo valle fino a visso o norcia.