kendi
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Ciao a tutti, so che nel forum ci sono già tante discussioni su crociati e menischi, operare sì, operare no… io però ho fatto le cose in grande, e mi sono lacerata crociato, laterale interno, posteriore obliquo, menisco interno e menisco esterno del ginocchio destro.
Il tutto in modo abbastanza stupido: un pezzo di pista piatta di collegamento, in cui non stavo facendo nulla, semplicemente andavo dritto a bassissima velocità. Sono caduta (neve molto pesante, forse un sasso in pista? non so) e uno degli attacchi non si è aperto.
Il chirurgo che mi ha operato mi ha detto che questo tipo di incidenti sono frequenti proprio a velocità (a) basse perché l’attacco non si apre (questo lo sapevo), (b) nell’ultima pista e (c) quando il muscolo non ha il controllo del legamento e quindi non può fare da freno (o perché troppo rilassato, o perché sottoposto a uno sforzo troppo elevato).
Pur rientrando in tutte e tre le condizioni, e aggiungendo una buona dose di sfiga al tutto, la gravità dell’incidente risulta comunque abbastanza inspiegabile anche dal chirurgo stesso, che dice che su 300 ginocchia all’anno che opera come il mio ne vede 3-4. In realtà questo lo ha detto dopo la risonanza, quando non si era ancora accorto che anche menisco interno e legamento posteriore erano andati. Le statistiche aggiornate non gliele ho più chieste.
A due mesi dall’incidente e uno dall’operazione nemmeno cammino ancora, quindi so che pensare allo sci è decisamente prematuro, e so anche che la valutazione se, quando e come potrò tornare sciare dipenderà dalla valutazione del medico e non dai pareri del forum.
Però ecco vorrei sapere se qualcuno è passato per un infortunio simile e come ne è uscito (fisicamente e psicologicamente) e soprattutto come è successo.
Ok che andavo piano, ma l’attacco non avrebbe comunque dovuto aprirsi? Io peso sui 64, i miei attacchi (nuovi) sono regolati sui 5 DIN: è il setting che ho sempre avuto su tutti i miei sci. Mi sono sempre trovata bene con questa regolazione, si sono sempre staccati a dovere. Se e quando riprenderò a sciare, è il caso che li faccia esaminare/che li cambi?
Il tipo di sci può avere influito? Ho degli Stockli Storm rider 95 “snaturati” nel senso che, presi per la mia altezza (157), potrebbero essere “troppo” larghi, sciancrati (r13) e pesanti.
Potrei essermi lesionata senza accorgermene in un momento precedente, tipo una distorsione da discesa dalla seggiovia (9 anni fa) per cui non mi ero fatta vedere ma che dopo 10 giorni si era risolta da sola e non mi ha mai più dato problemi. Oppure sul cammino di Santiago che ho fatto a ottobre, 900km con 10 kg di zaino sulle spalle non deve essere proprio salutare per le articolazioni, ma non ho mai mai avuto male alle ginocchia. Il medico non esclude del tutto queste possibilità ma pensa sia improbabile.
Altri fattori non me ne vengono in mente.
Chissà. Attendo con ansia i racconti dei vostri incidenti.
Scusate la prolissità ma come potrete ben immaginare non ho molto da fare in questo periodo. A dire la verità sono anche riuscita a beccarmi una zecca rimanendo sul divano. Ma questa è un’altra storia.
Il tutto in modo abbastanza stupido: un pezzo di pista piatta di collegamento, in cui non stavo facendo nulla, semplicemente andavo dritto a bassissima velocità. Sono caduta (neve molto pesante, forse un sasso in pista? non so) e uno degli attacchi non si è aperto.
Il chirurgo che mi ha operato mi ha detto che questo tipo di incidenti sono frequenti proprio a velocità (a) basse perché l’attacco non si apre (questo lo sapevo), (b) nell’ultima pista e (c) quando il muscolo non ha il controllo del legamento e quindi non può fare da freno (o perché troppo rilassato, o perché sottoposto a uno sforzo troppo elevato).
Pur rientrando in tutte e tre le condizioni, e aggiungendo una buona dose di sfiga al tutto, la gravità dell’incidente risulta comunque abbastanza inspiegabile anche dal chirurgo stesso, che dice che su 300 ginocchia all’anno che opera come il mio ne vede 3-4. In realtà questo lo ha detto dopo la risonanza, quando non si era ancora accorto che anche menisco interno e legamento posteriore erano andati. Le statistiche aggiornate non gliele ho più chieste.
A due mesi dall’incidente e uno dall’operazione nemmeno cammino ancora, quindi so che pensare allo sci è decisamente prematuro, e so anche che la valutazione se, quando e come potrò tornare sciare dipenderà dalla valutazione del medico e non dai pareri del forum.
Però ecco vorrei sapere se qualcuno è passato per un infortunio simile e come ne è uscito (fisicamente e psicologicamente) e soprattutto come è successo.
Ok che andavo piano, ma l’attacco non avrebbe comunque dovuto aprirsi? Io peso sui 64, i miei attacchi (nuovi) sono regolati sui 5 DIN: è il setting che ho sempre avuto su tutti i miei sci. Mi sono sempre trovata bene con questa regolazione, si sono sempre staccati a dovere. Se e quando riprenderò a sciare, è il caso che li faccia esaminare/che li cambi?
Il tipo di sci può avere influito? Ho degli Stockli Storm rider 95 “snaturati” nel senso che, presi per la mia altezza (157), potrebbero essere “troppo” larghi, sciancrati (r13) e pesanti.
Potrei essermi lesionata senza accorgermene in un momento precedente, tipo una distorsione da discesa dalla seggiovia (9 anni fa) per cui non mi ero fatta vedere ma che dopo 10 giorni si era risolta da sola e non mi ha mai più dato problemi. Oppure sul cammino di Santiago che ho fatto a ottobre, 900km con 10 kg di zaino sulle spalle non deve essere proprio salutare per le articolazioni, ma non ho mai mai avuto male alle ginocchia. Il medico non esclude del tutto queste possibilità ma pensa sia improbabile.
Altri fattori non me ne vengono in mente.
Chissà. Attendo con ansia i racconti dei vostri incidenti.
Scusate la prolissità ma come potrete ben immaginare non ho molto da fare in questo periodo. A dire la verità sono anche riuscita a beccarmi una zecca rimanendo sul divano. Ma questa è un’altra storia.