Rock in Roccaraso - 04/03/2023

misterces

Well-known member
Dice che che era un bell'uomo e veniva dal mare...ah no, la data evocativa mi suggerisce il ricordo di un illustre concittadino, ma qui ci troviamo in altre lande teoricamente assolate, ma non oggi.
Spinto da un amico ormai bolognese acquisito ma di origine abruzzese con appoggio a Pizzoferrato, decido di andare alla scoperta di quella che molti definiscono la Cortina del sud.
Il report sarà in stile Missouriano poiché purtroppo il meteo si è rivelato inclemente con pochissime aperture e nuvole basse ad impedire la buona visibilità.
Dopo essermi documentato traendo spunto dai miei predecessori decidiamo di partire dalla zona Pratello per comodità... Alle 8.28 effettuo il primo bip di giornata e salgo con la prima cabinovia e la successiva seggiovia pino solitario gustandomi le piste rosse e la bella nera del bosco
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La neve è buona, fresca e ci si appoggia bene. Di fatto però le condizioni meteo iniziano a peggiorare in breve tempo. Dalla pino solitario che si stava affollano, intorno alle 9.30 decidiamo di salire con il successivo skilift e di scendere nella zona del pizzalto. Interessanti le piste rosse e nere servite dalla veloce esposto (niente foto). In particolare la rossa che scende a sinistra. Dopo qualche discesa passiamo con la cabinovia trasversale nella zona Gravare e saliamo con la successiva cabina... Purtroppo la pista azzurra è totalmente invisibile.. Con la sola sensibilità dei piedi la scendiamo.. Riprendiamo la cabina e facciamo la rossa che ci porta in zona Aremogna. Da lì con la cabina Pallottieri scendiamo prima sulla azzurra e poi sulla divertente rossa (chiusa x gare fino alle 12)...il meteo non concede purtroppo tregua è decidiamo x una sosta ristoratrice.. Poi finalmente uno squarcio di luce ci appare e ci fiondiamo sulla caratteristica cabina che porta alla vetta del comprensorio. Toppe del tesoro.. 5' di squarcio in cielo e ci appare la meraviglia
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Galvanizzati scendiamo per la bella pista Valle verde con ripido muro nero sommitale. La neve è fantastica.
A questo punto, soddisfatti, torniamo sui nostri passi, prendiamo la seggiovia rete rosse per tornare al Pizzalto e di lì scendiamo con la 38/40 Monica al Pratello....ci manca però il pezzo clou di tutto il comprensorio... La pista delle piste, che da sola vale la giornata... La Direttissima.
Il cielo sembra dare un briciolo di clemenza e proviamo a salire... La pista è meravigliosa.. Larga, pendente, senza gente, con neve che ti tiene su bene..davvero appagante.
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Non ci resta che risalire ed affrontare le ultime due piste, esse super esse.. La rossa l'ho trovata meglio della nera che era parecchio rovinata... A seguire si ridiscende con una lunga azzurra nel bosco Defaticante. A questo punto il mio socio molla il colpo e io ne approfitto per fare nuovamente la direttissima e chiudere con una del Bosco così come avevo iniziato.
Conclusioni : nonostante il meteo disturbato il comprensorio è davvero valido con piste lunghe e larghe che poco hanno da invidiare a molti comprensori alpini. Studiando bene il giro si prendono per lo più impianti veloci ed anche qualche Cabinovia moderna.
Per quanto mi riguarda ne é valsa la pena del viaggio.
Voto 8

Ps: non ho incontrato il famoso maestro Luciano ma direi che anche gli altri sono su quella falsariga

Pps: nel parcheggio è apparsa una stele intitolata ad un noto avventore foresto che "quivi dimoro', facendo dell'auto la propria magione, con spavalderia e fierezza, in sprezzo a nordica riccanza"
 
Dico solo che in seggiovia ero accanto ad un maestro con un allievo il quale raccontava che la sera prima aveva preso il grintuss... Il maestro per tutta risposta gli ha detto che lui il grintuss non sapeva cosa fosse, ma che nei fine settimana prende spesso la scimmia... Che non da mal di gola ma ma spesso mal di testa!
 
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