Ieri durante una gita skialp sui monti di casa mi sono imbattuto in un questo spettacolo:
La montagna in questione è l'Alpe di Succiso, compresa nel Parco Nazionale dell'Appennino tosco emiliano. Nel vallone dove la motoslitta ha scorrazzato sabato in pieno giorno passa la via normale, uno degli itinerari più remunerativi dell'Appennino in inverno sia per escursionisti che per scialpinisti, con possibilità anche di sci ripido e salite su ghiaccio/misto. In estate nel vallone si incontrano o si sentono fischiare di frequente le marmotte. E' un posto molto selvaggio ed affascinante ma pure pericoloso in certe condizioni: molti su quei pendii sono scivolati sulla neve ghiacciata lasciandoci le penne, due ragazzi nel 2014 sono rimasti sotto una grande valanga che si è staccata dal versante nord. Sui sentieri di questa montagna, come in tutto il Parco, non si può passare in estate coi mezzi motorizzati senza autorizzazione, e la cosa vale anche in inverno. Vedere quelle linee assurde sui pendii e sotto le pareti dove ho cominciato a fare alpinismo invernale e scialpinismo, mi ha dato fastidio come se me le avessero fatte su una fiancata dell'auto! Non avevo mai visto nulla del genere sul nostro Appennino, magari qualche traccia qua e là vicino alle piste o nel bosco ma mai uno scempio di pendii come questo. Credo che se mi fossi trovato sul posto il giorno prima durante "l'opera", avrei fatto fatica a non usare la piccozza (o la sonda).
Il pericolo valanghe sabato era 3 marcato, dato che aveva nevicato sia la domenica e il lunedì precedente con vento forte sia il mercoledì. Forse col senno di poi la situazione non era così pericolosa, ma comunque tale da farsi due domande prima di salire e scendere pendii sottovento a 35° andando a curvare proprio sotto la cornice, domande che evidentemente non si è fatto il motoslittaro. L'episodio è stato segnalato - per quel che può valere - a carabinieri forestali ed ente Parco, ma pare che questa moda delle motoslitte che girano a cazzo sul crinale dopo le nevicate stia prendendo piede anche in altre zone dell'Appennino settentrionale comprese nel Parco, guarda caso proprio le più interessanti per gli scialpinisti.
Anche a voi è capitato di vedere scene simili? Dalle vostre parti ci sono forse aree apposite dove questi motoslittari si possono sfogare liberamente, oppure girano dove gli pare come hanno fatto qui? Mi piacerebbe raccogliere un po' di pareri, anche diversi dal mio, e magari alcune foto.