che ci crediate o no
quando scio sono molto rilassato e poco propenso a litigare con altri, eppure l'ultimo giorno nel Sella Ronda ha portato a ben 3 situazioni da rissa (da me contenuta, tranne l'ultimo episodio che è il più epico
)
1) con i due zainoni belli pieni, io e il mio amico cerchiamo almeno di ritagliarci un posto in mezzo in seggiovia per poterli appoggiare e stare comodi. Non sempre ci siamo riusciti. A un certo punto prendiamo la seggiovia Biok che non ha poggiasci ma solo la barra bloccante. Non ci riesce di salire con un posto libero, e quindi l'unico modo per mettere gli zaini (già tolti dalle spalle) è sulle ginocchia. Saliamo con dei crucchi che ci parleranno in inglese. Non so se local o tedeschi. Facciamo scendere la barra bloccante ma non c'è spazio per farla bloccare, gli zaini non la fanno scendere abbastanza. La situazione è di assoluta sicurezza comunque, la barra sta comunque davanti alle pance di tutti. Le tizie più in là sulla seggiola cominciano a premere forte la barra, più volte, e questa ci schiaccia gli zaini che ci schiacciano le pance. Ma la barra non si blocca e non c'è nemmeno il modo di aprirla un secondo e appoggiare gli zaini sopra la barra (situazione peraltro si pericolosa). Urliamo di finirla (stop please!) e questi sclerano, come se li stessimo esponendo a pericolo mortale con la barra ferma 10 cm davanti al punto di blocco ("this is dangerous...... this is VERY dangerous" ). Poco dopo il crucco a fianco a me fà, in inglese "tornatevene al vostro paese"...... Mi sono limitato a dire che NOI siamo nel nostro paese, forse il tizio ci ha presi per polacchi visto che erano ovunque. Finita là, abbiamo lasciato correre una volta che han smesso di schiacciarci la pancia. E siamo tutti sopravvissuti dal pericolo mortale della barra non bloccata...
2) cabinovia Portados ad Arabba: un gruppo di 5-6 cinquantenni polacchi, uno con Go-Pro, entra prima di noi. Mentre sto mettendo lo sci nel portasci esterno in uno dei pochi posti rimanenti, uno dietro mi sposta la mano e infila lui lo sci. Li metto nell'altro lato e salgo anche io. Poi dentro il gruppo si avvinazza con le boccette di superalcolici. Non faccio nulla, nessuna storia, sono molto paziente e pacifico, quando scio sono quasi zen........
3) l'impianto successivo è la seggiovia Carpazza, dove avevamo lasciato gli zaini per un paio di giri. Li ricuperiamo, e stando a sinistra andiamo lenti cercando di salire insieme e con lo spazio per gli zaini. Non c'è casino allla seggiovia. Siamo a mezzo metro dal cancelletto sulla sinistra, davanti a noi due spazi vuoti, gli altri 4 posti a destra occupati DALLO STESSO GRUPPO di polacchi cinquantenni di prima. Ne manca uno, snowboarder, che dalla mia destra fa la bella pensata di SALTARE A TUTTO PESO verso sinistra sopra le punte dei miei sci nuovi, col suo snowboard e il suo sovrappeso. Lui si infila, io comincio a insultarlo e a urlare. Loro sono insieme davanti, ma il mio cancelletto poi si apre e riesco a tornargli vicino da dietro, e GLI MOLLO UNA FORTE RACCHETTATA di punta (ho la punta in tungsteno....) dietro il polpaccio. Ho pensato di avergli fatto un male cane, forse un buco nei muscoli, anche se se lo meritava tutto. Poi saliamo e comincio a discutere con l'amico e concordiamo con la strategia per l'arrivo in cima: "quando arriviamo scappiamo via, non fermiamoci a discutere con sti coglioni...".
Quando arriviamo in cima però, non riusciamo a sapere cosa avrebbero fatto sti tizi, perchè CASCANO IN TRE appena arrivati. Erano completamente ubriachi....