Dopo aver tanto aspettato, apposta (), per poter dare modo ad altri , fuori dalla cerchia dei noti indovinatori seriali che già avevano indovinato, la risoluzione del Wlf, ormai nel dimenticatoio, che riguardava questa località , è ora di farne il report.
La giornata farebbe parte di una breve vacanza di inizio anno in Savoia con base a Saint-Jean-de-Maurienne, non certo un paese di montagna (oltretutto pure "peggio" di quel poco che mi aspettassi) ma in posizione baricentrica per visitare, oltre a questo, anche altri comprensori (Orelle, Valmeinier, Val Cenis), dicevo farebbe perchè il maltempo ha limitato le sciate, riducendo a questa l'unica degna di essere reportata;
il giorno prima durante il viaggio di andata decisi di fermarmi a Bardonecchia, oltreconfine c'era brutto e vento, dove ho fatto la peggior sciata degli ultimi decenni (ne ho scritto nella discussione sulla situazione neve della località ), il giorno successivo non ho sciato e quello di ritorno ho sciato a Val Cenis in mezzo alle nuvole; a dire il vero avevo prenotato con un certo anticipo (non usuale per me che decido spesso all'ultimo) ma potevo disdire gratuitamente fino al 31 dicembre, quando era già abbastanza palese un periodo di meteo non buono, ma ormai non sarei riuscito a cambiare meta, molto probabilmente, e quindi sono andato.
Il comprensorio Les Sybelles, che si definisce, con i suoi 300 km di piste, direi probabilmente molto ottimistici, il quarto per estensione in Francia, è composto da più località collegate, Le Corbier, La Toussuire (sostanzialmente sullo stesso versante seppur divise da una valletta) e Saint-Sorlin-D'Arves le principali a cui si aggiungono ST-Jean-D'Arves, ST-Colombain-des-Villards e Les Bottières; poco si può leggere qui sul forum del posto (al di fuori di un un report completo ed uno più datato e più sintetico, ovviamente del Vate delle località francesi) ed anche io devo ammettere che praticamente ne ignoravo l'esistenza.
Purtroppo eranoaperte solo metà delle piste e due terzi degli impianti, principalmente per mancanza di neve, ma il comprensorio risulta quasi totalmente fruibile ad eccezione di un paio di zone periferiche.
La sera precedente, avendo tempo, ero salito a Le Corbier, per sondare la situazione parcheggi e distanze varie per non trovarmi impreparato la mattina, e mi trovai al cospetto di quella che, fra nevicata e fari, sembrava più un'astronave in fase di allunaggio che un complesso immobiliare in una località turistica
Ritornato la mattina seguente parto dalla prima seggiovia che si incontra, la Voie Lactee, trovo un posto quasi per caso sotto il primo palazzo, mi è parso fossero tutti occupati da stanziali e vi fossero pochissimi giornalieri, e infilo il tornello giusto prima di una sfilza di maestre con code di nanetti al seguito, non ero riuscito a trovare gli orari di apertura e avevo pensato fosse alle 9, come spesso accade all'Ovest, ma alle 8.45 quando sono arrivato le seggiole già caricavano gente.
Da qui una prima discesa sullo stesso lato per andare a prendere la seggiovia Sybelle Express che porta in alto dov'è possibile svalicare, l'idea è quella di dirigermi verso Saint-Sorlin-D'Arves in quanto zona più lontana (non mi ero programmato un percorso preciso quindi non conoscendo i tempi avevvo preferito non rischiare di rimanere nella località sbagliata alla sera), la neve, seppur poca fuori dalle piste, è discreta con il tocco di qualche centimetro freso fatto la notte.
Risalendo con la seconda seggiovia si può ammirare l'altra località , La Toussuire, limitrofa e abbastanza simile a Le Corbier
In cima però trovo una discreta fila, d'altronde durante la vacanze natalizie non si può pretendere di essere soli, ma qui sembra abbiano problemi gli skilift, soprattutto perchè tanta gente prosegue a piedi, per evitare di perdere tempo prendo, con disappunto dell'addetto per il taglio che debbo fare, lo skilift che riporta indietro (che girava, quello nell'altro senso e quello utilizzato in entrambi i sensi sembravano fermi) e faccio un'altra discesa verso il front de neige di Le Corbier, su una bella pista, in parte vecchio stile, che lambisce la seggiovia triposto, chiusa, che fungeva da unico collegamento in precedenza.
E già che ci ripasso accanto non posso che fare un giro anche sul corto skilift, a normale avvolgitore come quelli in cima
Risalito punto verso ST-Jean-D'Arves dove si arriva tramite l'unica pista aperta, devo dire poco interessante, e dove c'è molta meno neve rispetto alle altre parti, carino il paese, con chalet più o meno grandi e probabilmente recenti ma nessun palazzo, risalita con una recente esaposto (come le altre prese finora) con traversata del lago per l'innevamento artificiale.
A questo punto alla seggiovia Mont Corbier per poter risalire in cima e proseguire verso ST Sorlin che altrimenti potrebbe iniziare ad essere tardi
Agli skilift c'è ancora un poco di fila ma scorre velocemente, curiosi questi skilift per il collegamento, se due si utilizzano in modo normale, un altro , quello centrale, viene utilizzato non solo nei due versi ma bensì anche nello stesso verso ma su due tratte differenti divise da un tratto da percorrere sulla pista, in discesa accanto all'impianto, oltretutto ha i sostegni regolabili in altezza, non essendo su un ghiacciaio potrei immaginare perchè si utilizza a volte solo in una delle tre tratte
Altra fila , comunque scorrevole sulla successiva seggiovia, la Gaston, esaposto anch'essa per il collegamento tra i versanti, che ha sostituito recentemente un altro skilift (con due curve fra l'altro)
A questo punto ci si trova a L'Ouillon, il punto di "smistamento" per tutte le varie direzioni, da qui tramite la Longe Combe si può scendere verso il Col de la Croix, passo stradale chiuso in inverno (e noto per le gare ciclistiche, credo), la discesa diretta verso ST Sorlin D'Arves tramite le piste Edelweiss e Panoramique non è possibile.
Col de la Croix
Più in basso incrocio di flussi, maggiore quello in senso opposto, alle partenze delle seggiovie Petit Perron, direzione ST Sorlin e Eau D'Olle direzione L'Ouillon,
la pista nera che riporta alla base della seggiovia è chiusa, anche se probabilmente era percorribile in fuoripista
Dalla cima della Petit Perron, da dove si può vedere la valle di ST Solrin e le famose e particolari Auguilles D'Arves ( le tre cime scure sulla destra, per chi non conoscesse) si può quindi solo scendere dalla pista Blanchons e arrivare alla partenza della seggiovia Le Rouet dove c'è un bel codone...fra l'altro le piste che da lì, poco sopra, portano direttamente in paese sono chiuse (forse percorribili, ma non conoscendo il posto...)
Fortunatamente viene particolarmente utile lo skilift li vicino, da dove ho scattato la foto sopra, che serve fra l'altro una bella pista facile, da grandi carvate
Arrivato in questa zona, anzi già dal passaggio sul Col de la Croix, l'ambiente cambia, se prima la zona sciistica era su due grandi panettoni, qui ci si trova in un ambiente nettamente più bello, anche la neve, soprattutto lì nella zona sopra a destra dello skilift in foto, diventa totalmente invernale.
Da qui scendo agli "Chalets de la Balme" (o almeno credo si chiamino così, dalla cartina non si capisce molto) due rifugi dove posso finalmente, è quasi mezzogiorno, bere un caffè, in tutto il tragitto già fatto non ne ho praticamente incontrati, ed anche nel pomeriggio noterò che lungo le piste di posti di ristoro ce ne sono davvero pochi, il contrario di quanto si può trovare nelle località medio grandi nostrane.
Salito poi con l'omonima seggiovia noto che questa serve anche il versante opposto, ma io ridiscendo per lo stesso da cui son salito e proseguo per ST Sorlin dalla, piuttosto trafficata, pista Combe Balme
Arrivato a Saint-Sorlin-D'Arves, paesino carino, proseguo fino alla seggiovia Moulin Express che serve vari tracciati, anche non battuti, dove faccio alcuni giri
Moulin Express, da cui si possono vedere piste battute, non battute e semplici fuoripista
Poco oltre c'è anche la partenza della seggiovia che saliva anche dall'altro versante, serve la parte alta della zona servita anche dalla Moulin, evito quindi di prenderla essendo piuttosto lenta
Arrivato a questo punto...è finita la possibilità di inserire ulteriori foto, inizio quindi ad inviare questa parte di report (prima che mi si cancelli, come già successo), continuando con il resto prossimamente...
La giornata farebbe parte di una breve vacanza di inizio anno in Savoia con base a Saint-Jean-de-Maurienne, non certo un paese di montagna (oltretutto pure "peggio" di quel poco che mi aspettassi) ma in posizione baricentrica per visitare, oltre a questo, anche altri comprensori (Orelle, Valmeinier, Val Cenis), dicevo farebbe perchè il maltempo ha limitato le sciate, riducendo a questa l'unica degna di essere reportata;
il giorno prima durante il viaggio di andata decisi di fermarmi a Bardonecchia, oltreconfine c'era brutto e vento, dove ho fatto la peggior sciata degli ultimi decenni (ne ho scritto nella discussione sulla situazione neve della località ), il giorno successivo non ho sciato e quello di ritorno ho sciato a Val Cenis in mezzo alle nuvole; a dire il vero avevo prenotato con un certo anticipo (non usuale per me che decido spesso all'ultimo) ma potevo disdire gratuitamente fino al 31 dicembre, quando era già abbastanza palese un periodo di meteo non buono, ma ormai non sarei riuscito a cambiare meta, molto probabilmente, e quindi sono andato.
Il comprensorio Les Sybelles, che si definisce, con i suoi 300 km di piste, direi probabilmente molto ottimistici, il quarto per estensione in Francia, è composto da più località collegate, Le Corbier, La Toussuire (sostanzialmente sullo stesso versante seppur divise da una valletta) e Saint-Sorlin-D'Arves le principali a cui si aggiungono ST-Jean-D'Arves, ST-Colombain-des-Villards e Les Bottières; poco si può leggere qui sul forum del posto (al di fuori di un un report completo ed uno più datato e più sintetico, ovviamente del Vate delle località francesi) ed anche io devo ammettere che praticamente ne ignoravo l'esistenza.
Purtroppo eranoaperte solo metà delle piste e due terzi degli impianti, principalmente per mancanza di neve, ma il comprensorio risulta quasi totalmente fruibile ad eccezione di un paio di zone periferiche.
La sera precedente, avendo tempo, ero salito a Le Corbier, per sondare la situazione parcheggi e distanze varie per non trovarmi impreparato la mattina, e mi trovai al cospetto di quella che, fra nevicata e fari, sembrava più un'astronave in fase di allunaggio che un complesso immobiliare in una località turistica
Ritornato la mattina seguente parto dalla prima seggiovia che si incontra, la Voie Lactee, trovo un posto quasi per caso sotto il primo palazzo, mi è parso fossero tutti occupati da stanziali e vi fossero pochissimi giornalieri, e infilo il tornello giusto prima di una sfilza di maestre con code di nanetti al seguito, non ero riuscito a trovare gli orari di apertura e avevo pensato fosse alle 9, come spesso accade all'Ovest, ma alle 8.45 quando sono arrivato le seggiole già caricavano gente.
Da qui una prima discesa sullo stesso lato per andare a prendere la seggiovia Sybelle Express che porta in alto dov'è possibile svalicare, l'idea è quella di dirigermi verso Saint-Sorlin-D'Arves in quanto zona più lontana (non mi ero programmato un percorso preciso quindi non conoscendo i tempi avevvo preferito non rischiare di rimanere nella località sbagliata alla sera), la neve, seppur poca fuori dalle piste, è discreta con il tocco di qualche centimetro freso fatto la notte.
Risalendo con la seconda seggiovia si può ammirare l'altra località , La Toussuire, limitrofa e abbastanza simile a Le Corbier
In cima però trovo una discreta fila, d'altronde durante la vacanze natalizie non si può pretendere di essere soli, ma qui sembra abbiano problemi gli skilift, soprattutto perchè tanta gente prosegue a piedi, per evitare di perdere tempo prendo, con disappunto dell'addetto per il taglio che debbo fare, lo skilift che riporta indietro (che girava, quello nell'altro senso e quello utilizzato in entrambi i sensi sembravano fermi) e faccio un'altra discesa verso il front de neige di Le Corbier, su una bella pista, in parte vecchio stile, che lambisce la seggiovia triposto, chiusa, che fungeva da unico collegamento in precedenza.
E già che ci ripasso accanto non posso che fare un giro anche sul corto skilift, a normale avvolgitore come quelli in cima
Risalito punto verso ST-Jean-D'Arves dove si arriva tramite l'unica pista aperta, devo dire poco interessante, e dove c'è molta meno neve rispetto alle altre parti, carino il paese, con chalet più o meno grandi e probabilmente recenti ma nessun palazzo, risalita con una recente esaposto (come le altre prese finora) con traversata del lago per l'innevamento artificiale.
A questo punto alla seggiovia Mont Corbier per poter risalire in cima e proseguire verso ST Sorlin che altrimenti potrebbe iniziare ad essere tardi
Agli skilift c'è ancora un poco di fila ma scorre velocemente, curiosi questi skilift per il collegamento, se due si utilizzano in modo normale, un altro , quello centrale, viene utilizzato non solo nei due versi ma bensì anche nello stesso verso ma su due tratte differenti divise da un tratto da percorrere sulla pista, in discesa accanto all'impianto, oltretutto ha i sostegni regolabili in altezza, non essendo su un ghiacciaio potrei immaginare perchè si utilizza a volte solo in una delle tre tratte
Altra fila , comunque scorrevole sulla successiva seggiovia, la Gaston, esaposto anch'essa per il collegamento tra i versanti, che ha sostituito recentemente un altro skilift (con due curve fra l'altro)
A questo punto ci si trova a L'Ouillon, il punto di "smistamento" per tutte le varie direzioni, da qui tramite la Longe Combe si può scendere verso il Col de la Croix, passo stradale chiuso in inverno (e noto per le gare ciclistiche, credo), la discesa diretta verso ST Sorlin D'Arves tramite le piste Edelweiss e Panoramique non è possibile.
Col de la Croix
Più in basso incrocio di flussi, maggiore quello in senso opposto, alle partenze delle seggiovie Petit Perron, direzione ST Sorlin e Eau D'Olle direzione L'Ouillon,
la pista nera che riporta alla base della seggiovia è chiusa, anche se probabilmente era percorribile in fuoripista
Dalla cima della Petit Perron, da dove si può vedere la valle di ST Solrin e le famose e particolari Auguilles D'Arves ( le tre cime scure sulla destra, per chi non conoscesse) si può quindi solo scendere dalla pista Blanchons e arrivare alla partenza della seggiovia Le Rouet dove c'è un bel codone...fra l'altro le piste che da lì, poco sopra, portano direttamente in paese sono chiuse (forse percorribili, ma non conoscendo il posto...)
Fortunatamente viene particolarmente utile lo skilift li vicino, da dove ho scattato la foto sopra, che serve fra l'altro una bella pista facile, da grandi carvate
Arrivato in questa zona, anzi già dal passaggio sul Col de la Croix, l'ambiente cambia, se prima la zona sciistica era su due grandi panettoni, qui ci si trova in un ambiente nettamente più bello, anche la neve, soprattutto lì nella zona sopra a destra dello skilift in foto, diventa totalmente invernale.
Da qui scendo agli "Chalets de la Balme" (o almeno credo si chiamino così, dalla cartina non si capisce molto) due rifugi dove posso finalmente, è quasi mezzogiorno, bere un caffè, in tutto il tragitto già fatto non ne ho praticamente incontrati, ed anche nel pomeriggio noterò che lungo le piste di posti di ristoro ce ne sono davvero pochi, il contrario di quanto si può trovare nelle località medio grandi nostrane.
Salito poi con l'omonima seggiovia noto che questa serve anche il versante opposto, ma io ridiscendo per lo stesso da cui son salito e proseguo per ST Sorlin dalla, piuttosto trafficata, pista Combe Balme
Arrivato a Saint-Sorlin-D'Arves, paesino carino, proseguo fino alla seggiovia Moulin Express che serve vari tracciati, anche non battuti, dove faccio alcuni giri
Moulin Express, da cui si possono vedere piste battute, non battute e semplici fuoripista
Poco oltre c'è anche la partenza della seggiovia che saliva anche dall'altro versante, serve la parte alta della zona servita anche dalla Moulin, evito quindi di prenderla essendo piuttosto lenta
Arrivato a questo punto...è finita la possibilità di inserire ulteriori foto, inizio quindi ad inviare questa parte di report (prima che mi si cancelli, come già successo), continuando con il resto prossimamente...