ghiacci artici in deficit

mario

New member
Vi posto un link a un interessante articolo che sicuramente fa riflettere su quel che gia' sappiamo...o no

cito

"Se fino ad oggi si riteneva che i cambiamenti climatici in quest'area derivassero al 50% da cicli naturali e all'altro 50% dall'aumento di gas serra in atmosfera, ora si pensa che l'impatto dei gas serra sia prevalente"

http://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=15495
 
Anche l'estensione dei ghiacci durante il mese di marzo - periodo dell'anno nel quale sono più estesi - ha subìto una forte diminuzione, seppure ad un ritmo inferiore rispetto al mese di settembre, ed anche in questo caso è stata sottostimata dai modelli. Lo studio conclude che l'attuale decremento per decennio dell'1.8% sempre nel periodo 1953-2006, è tre volte superiore a quanto previsto dalla media dei modelli.
La relatà è peggiore anche sei modelli pessimistici :wall:
 
La cosa che sarebbe bello capire, e che non ho ancora capito, è come l'artico patisce così tanto mentre l'antartide è in grande spolvero! :think:
 
Puccio ha detto:
robbs ha detto:
La cosa che sarebbe bello capire, e che non ho ancora capito, è come l'artico patisce così tanto mentre l'antartide è in grande spolvero! :think:


Effettivamente :roll: :think: :think: :think:
probabilmente perchè i cambiamenti climatici hanno fatto si che l'aumento di precipitazioni nevose sull'antartide compensi ampiamente l'aumento di temperatura. probabilmente in artide la temperatura media è più elevata e magari non c'è nemmeno stato questo aumento delle precipitazioni.
sui ghiacciai di montagna ad esempio, quelli della regione del baltoro godono di ottima salute
 
l'antartide purtroppo non è in grande spolvero. i dati di luglio mostrano come negli ultimi 3 anni sono stati persi 300 mila km quadrati di superficie ghiacciata.
Il fatto che il polo sud patisca meno è dovuto essenzialmente a 2 cause:

1) lontananza dai continenti e pertanto minor incidenza durante la stagione estiva delle correnti calde provenienti ad esempio dall'affrica;

2) sotto il polo nord c'è l'acqua e basta: è sufficiente una minima variazione della temperatura dell'acqua a determinare un maggior scioglimento della superficie ghiacciata;


Il polo nord nel mese di giugno ha fatto segnare il peggior dato mai registrato con 8,1 milioni di km quadrati di ghiaccio.Rispetto all'anno scorso sono stati persi 600 mila km quadrati di ghiaccio!! Rispetto al 2000, 1,8 milioni di km quadrati!! e questo nonostante un Vp in grand espolvero. I dati dei mesi scorsi erano confortanti ma da giugno sono stati persi tutto di un botto 3,4 milioni di km quadrati di ghiaccio!
E' vero che questo è il mese più caldo ma è anche vero che negli anni scorsi la perdita tra giugno e luglio era in media di 2,5 milioni di km quadrati.

Il mio timore era forse giusto: oltre a guardare la superficie dobbiamo tener presente anche lo stato salute del ghiaccio misurati. Ed in effetti alla fine ci si rende conto che nonostante giugno avesse fatto segnare un dato migliore rispetto agli anni precedenti, poi in realtà si trattava di ghiaccio con concentrazione minore e pertanto di più facile sgelo.
 

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Sapete qual'è però il dato più preoccupante?
giugno 2004 9,6 milioni di km quadrati
giugno 2005 9,0 milioni di km quadrati
giugno 2006 8,7 milioni di km quadrati
giugno 2007 8,1 milioni di km quadrati

guardate questi dati così in sequenza...fateci una riflessione...

tutto estremamente macabro: nel giugno 2028 il polo nord potrebbe essere un isolotto poco più grande dell'elba.
 
moebius ha detto:
siamo ancora convinti che l'uomo non c'entri nulla?

personalmente credo che anche se l'uomo c'entrasse qualcosa oramai non potrebbe più fare nulla per evitare questa carneficina. Immaginatevi dove andrebbero tutti quegli orsi e quelle foche...

Sono dell'opinione che la terra sta facendo solo il suo gioco come lo sta facendo da milioni di anni. E coloro ( meteoman e climatologi) che pretendono di mantenere inalterato il clima, di non far variare le temperature nei secoli, di non assistere a mutamenti climatici...credo che tutta questa gente dovrebbe andare a zappare la terra. La cosa grave è che questi pseudoesperti dolosamente diffondo queste informazioni solo per accaparrarsi fondi di ricerca e soldi da stati che fomementati dalla piazza si trovano quasi costretti ad investire ancora più soldi. L'uomo inquina e siamo d'accordo. La terra però fa i cazzi suoi da milioni di anni.
 
siamo sempre al solito discorso...
certo che la terra e il sole fanno il loro, il problema è se quello che fa l'uomo possa alterare un EQUILIBRIO DINAMICO che dura da anni..
 
marcussiena ha detto:
moebius ha detto:
siamo ancora convinti che l'uomo non c'entri nulla?

personalmente credo che anche se l'uomo c'entrasse qualcosa oramai non potrebbe più fare nulla per evitare questa carneficina. Immaginatevi dove andrebbero tutti quegli orsi e quelle foche...

Sono dell'opinione che la terra sta facendo solo il suo gioco come lo sta facendo da milioni di anni. E coloro ( meteoman e climatologi) che pretendono di mantenere inalterato il clima, di non far variare le temperature nei secoli, di non assistere a mutamenti climatici...credo che tutta questa gente dovrebbe andare a zappare la terra. La cosa grave è che questi pseudoesperti dolosamente diffondo queste informazioni solo per accaparrarsi fondi di ricerca e soldi da stati che fomementati dalla piazza si trovano quasi costretti ad investire ancora più soldi. L'uomo inquina e siamo d'accordo. La terra però fa i cazzi suoi da milioni di anni.
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da un sondaggio sembra che il timore più diffuso fra gli italiani sia "il cambiamento climatico legato all'inquinamento".... e nonostante le continue bufale catastrofiche spacciate per previsioni puntualmente non si verifichino ,l'opinione pubblica è ipnotizzata da queste cose.
Il clima sta cambiando come è sempre cambiato nel passato, e non ci sono abbastanza dati scientifici per sostenere che il cambiamento climatico in atto sia dovuto all'inquinamento.
 
Sai moebius, a me c'è una cosa che mi fa veramente infuriare: indipendentemente dal fatto che l'uomo c'entri oppure no, com'è possibile che professionisti della meteo e del clima continuino a insistere su questo fatto del cambiamento climatico in corso come qualcosa di estraneo all'esperienza della terra. la terra ha sempre cambiato il proprio clima. E' da tutti noto che negli anni 60/70 c'è stato un irrigidimento del clima. Tanto è vero che già al tempo si grido, come molti filmati dell'epoca ci ricordano, al cambiamento climatico in corso e che si stava andando incontro ad un era glaciale nel giro di 20 anni. A distanza di 20 anni ci si è invece resi conto di due cose: non solo l'era glaciale è scongiurata; ma addirittura stiamo andando nella direzione opposta adesso!
Il fatto che è solo dal 1978 che avvengono misurazioni dei poli non può darci una corretta idea di ciò che sta avvenendo. Ho appena finito di dire che in quegli anni si ebbe un picco di freddo!! E' normale che dal 78 ci sia stata una perdita grande nel volume dei ghiacci polari e alpini!
Occorrerebbe sapere quanto erano estesi prima di quella data e soprattutto attraverso rilevazioni attendibili! Ora, proprio quest'ultima considerazione mi porta a sostenere l'idea che l'uomo con il clima non c'entri ché in misura marginale fino a prova contraria. E questo perchè? perchè sappiamo che storicamente, anche in tempi non troppo lontani, il polo si è sciolto completamente o in modo determinante. Quale ragione avrebbero avuto i vichinghi di appellare la groenlandia ( green land= terra verde!) una terra a nord tutta sepolta di ghiacci se non fosse altro per il fatto che quella terra era davvero verde e non ghiacciata? Il clima non sarà mai lo stesso! Il fatto che adesso ce ne accorgiamo è perchè le rilevazioni sono effettuate con strumenti precisi, in passato no!
 
Sempre il solito problema, le certezzze sono impossibili da avere..la climatologia è una scienza ancora più giovane della metereologia, si hanno pochi dati (40 anni di misurazione al polo sono una nullità per sapere veramente come funziona il polo) e ancora poche conoscenze delle dinamiche che agiscono..tutti quelli che appaiono in televisione con le loro certezze (qualunque esse siano) farebbeno bene a risparmiare il fiato e a spendere energia nella ricerca e nelo studio..prima delle ferie ho visto il documentario "La grande bufala del Global Warming"..un documento che fa davvero pensare e che fa sorgere tanti tanti dubbi..non mi ha dato certezze, ma mi ha semplicemente fatto capire che queste certezze sono ancora lontane miliardi di anni luce da noi!
 
Vorrei avere le competenze scientifiche e i dati per poter capire DA SOLO come funzionano REALMENTE le cose e non dover dipendere, magari, da scienziati negazionisti o allarmisti prezzolati da lobby che hanno interessi nell'una o nell'altra parte, e che magari finanziano certe ricerche in modo occulto per farle apparire al di sopra delle parti. Vi fidereste di un'inchiesta o una ricerca scientifica sul tumore al polmone pagata dalla Philip Morris? :roll:
 
Io non sono un climatologo, ma ho sentito diverse conferenze specialistiche a carattere scientifico, non divulgativo.

Quello che fa si che molti climatologi (ormai direi la stra grande maggioranza) pensiano che il riscaldamento è dovuto all'uomo non è tanto la temperatura in se, quella è stata molto più alta in tanti momenti del passato, quanto ALL' AUMENTO DI TEMPERATURA PER ANNO CORRELATO ALLE CAUSE.

Tutti i periodi di riscaldamento in passato son sempre stati causati da motivi astronomici (sole più vicino per esempio) o eventi particolari terrestri tipo esplosione di vulcani.
Oggi si assiste ad un aumento annuo di temperatura come mai è stato e per di più non motivato assolutamente da motivi astronomici (il sole non è nè particolarmente vicino, nè particolarmente attivo come potenza su mq).E' questo che fa pensare che sia l'inquinamento(in senso generale), non la temperatura alta!

P.S Poi non ho capito perchè prendersela tanto con chi va in televisione a dire la propria opinione, io lo ritengo giustissimo.Se uno ha un idea ed è convinto che sia esatta e che inoltre possa aiutare tutti ha il dovere di cercare di diffonderla e di spiegarla
 
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