marcussiena
The count of Tuscany
Global warning o ciclicità?
Global warning o ciclicità?
...anche se la domanda corretta sarebbe: inquinamento o naturale ciclo climatico?
In effetti che siamo in una fase di riscaldamento è oramai dimostrato. Certo si può obbiettare che la precisione delle centrali meteo è diversa da quella di 20, 50 o 100 anni fa...certo si può obbiettare che le centraline meteo rilevano dati in condizioni diverse, prima in zone poco abitate e poi sepolte da acciaio e cemento. Ma tutte le obbiezioni, assolutamente lecite, sono comunque in gradi di giustificare in parte il Global warming. Magari sarà un aumento minore di quanto ci è dato come ufficiale, ma pur sempre un aumento ci sarà stato.
Inutile e stupido paragonare le temperature medie di fine ottocento con le odierne. Ciò lo si fa solo per enfatizzare il dato. In effetti prendere come riferimento di partenza i dati presi al termine della piccola era glaciale, che si concluse appunto a fine 800, è quantomeno ridicolo, a meno che non si voglia dire che la temperatura normale è quella registrata al termine di un era glaciale!!!
Piuttosto dovremo prendere come riferimento le termiche e le precipitazioni degli ultimi 50 anni o poco più. Questi sono i dati che ci interessano!
Ecco!! se noi consideriamo i dati degli ultimi 50 o 60 anni balza subito un'evidenza: termometro e pluviometro ha avuto fasi cicliche in cui acqua e secco, caldo e freddo si sono alternati.
Gli anni 40 e 50 tutt'altro che freddi e tutt'altro che piovosi. Gli anni 60 e 70 invece freddi e mediamente molto piovosi. Dalla metà degli anni 80 sembra che stiamo affrontando di nuovo una fase di termiche sempre crescenti e di acqua sempre di meno. Certo, tutto ciò alla Tv non si dice. Certo di tutto i ciò studiosi e giornali non ne parlano.
A qualche studioso invece è nel tempo sorto più di un dubbio: vuoi vedere-si domandò qualcuno- che tutto ciò fa parte di un normalissimo ciclo terrestre?
La risposta la trovarono due scienziati nel 2000: AMO o anche detto atlantic multidecadel oscillation. Cosa significa oscillazione dell'atlantico pluridecennale? I due studiosi hanno dimostrato che nella fascia di mare tra la fascia tropicale e la groenlandia si verificano delle variazioni di temperature individuabili in cicli. In ogni ciclo che ha appunto una durata tra i 15 e i 35 anni si hanno temperature del mare inferiore alla media o superiore alla media. Ci sono cioè fasi in cui la temperatura del mare sale e fasi in cui scende.
Nelle fasi in cui la temperature sale come ad esempio quella attuale, quindi AMO positiva, le precipitazioni tendono a concentrarsi nelle fasce tropicali e nelle zone del nordeuropa nonchè ad accentuare l'intensità degli uragani negli stati uniti. Una fase di AMO negativa invece coinvolge maggiormente stati uniti e europa meridionale da un punto di vista sia tetrmico che precipitativo.
Durante una fase di AMO positiva le piogge tropicali si intensificano, l'HP subtropicale affricana pertanto viene spinta più a nord verso le nostre terre e le piogge tendono a mantenersi alle alte latitudini europee. Si arriva poi alla fine del ciclo. Le grandi quantità di acqua dolce dovuta alle piogge tropicali desalinizza l'acqua e arrivati ad un punto critico fa invertire la rotta termica del mare.L'AMO tende allora a negativizzare. I fenomeni piovosi e di uragani diminuiscono intensità ( come negli anni 60 e 70), le fasce tropicali affricane vedono diminuire piogge e fasi cicloniche ( ITCZ negativo) e l'hp subtropicale tende a mantenersi in affrica cosicchè le piogge riescono a raggiungere meglio anche il mediterraneo.
Tutto ciò non è una storiella. Tutto ciò fa parte di studi e rilevazioni ufficiali.
L'aumento termico, la diminuizione delle piogge, l'intensificazione di uragani e fenomeni piovosi, tutto ciò può non essere conseguenza dell'uomo se si da una lettura agli indici complessiva e sganciata dai condizionamenti di media, studiosi ed ex-vicepresidenti americani.
Se il clima sta cambiando non è detto che non lo abbia mai fatto e non sia normale.
Il ciclo di AMO positiva potrebbe finire nel giro di 5 o 10 anni. Quando la tendenza verso maggiori precipitazioni e clima più freddo si invertirà qualcuno avrà nuovamente da gridare all'avvento dell'era glaciale anzichè del Global Warming.
La storia si ripete e l'uomo è lo stesso.
Global warning o ciclicità?
...anche se la domanda corretta sarebbe: inquinamento o naturale ciclo climatico?
In effetti che siamo in una fase di riscaldamento è oramai dimostrato. Certo si può obbiettare che la precisione delle centrali meteo è diversa da quella di 20, 50 o 100 anni fa...certo si può obbiettare che le centraline meteo rilevano dati in condizioni diverse, prima in zone poco abitate e poi sepolte da acciaio e cemento. Ma tutte le obbiezioni, assolutamente lecite, sono comunque in gradi di giustificare in parte il Global warming. Magari sarà un aumento minore di quanto ci è dato come ufficiale, ma pur sempre un aumento ci sarà stato.
Inutile e stupido paragonare le temperature medie di fine ottocento con le odierne. Ciò lo si fa solo per enfatizzare il dato. In effetti prendere come riferimento di partenza i dati presi al termine della piccola era glaciale, che si concluse appunto a fine 800, è quantomeno ridicolo, a meno che non si voglia dire che la temperatura normale è quella registrata al termine di un era glaciale!!!
Piuttosto dovremo prendere come riferimento le termiche e le precipitazioni degli ultimi 50 anni o poco più. Questi sono i dati che ci interessano!
Ecco!! se noi consideriamo i dati degli ultimi 50 o 60 anni balza subito un'evidenza: termometro e pluviometro ha avuto fasi cicliche in cui acqua e secco, caldo e freddo si sono alternati.
Gli anni 40 e 50 tutt'altro che freddi e tutt'altro che piovosi. Gli anni 60 e 70 invece freddi e mediamente molto piovosi. Dalla metà degli anni 80 sembra che stiamo affrontando di nuovo una fase di termiche sempre crescenti e di acqua sempre di meno. Certo, tutto ciò alla Tv non si dice. Certo di tutto i ciò studiosi e giornali non ne parlano.
A qualche studioso invece è nel tempo sorto più di un dubbio: vuoi vedere-si domandò qualcuno- che tutto ciò fa parte di un normalissimo ciclo terrestre?
La risposta la trovarono due scienziati nel 2000: AMO o anche detto atlantic multidecadel oscillation. Cosa significa oscillazione dell'atlantico pluridecennale? I due studiosi hanno dimostrato che nella fascia di mare tra la fascia tropicale e la groenlandia si verificano delle variazioni di temperature individuabili in cicli. In ogni ciclo che ha appunto una durata tra i 15 e i 35 anni si hanno temperature del mare inferiore alla media o superiore alla media. Ci sono cioè fasi in cui la temperatura del mare sale e fasi in cui scende.
Nelle fasi in cui la temperature sale come ad esempio quella attuale, quindi AMO positiva, le precipitazioni tendono a concentrarsi nelle fasce tropicali e nelle zone del nordeuropa nonchè ad accentuare l'intensità degli uragani negli stati uniti. Una fase di AMO negativa invece coinvolge maggiormente stati uniti e europa meridionale da un punto di vista sia tetrmico che precipitativo.
Durante una fase di AMO positiva le piogge tropicali si intensificano, l'HP subtropicale affricana pertanto viene spinta più a nord verso le nostre terre e le piogge tendono a mantenersi alle alte latitudini europee. Si arriva poi alla fine del ciclo. Le grandi quantità di acqua dolce dovuta alle piogge tropicali desalinizza l'acqua e arrivati ad un punto critico fa invertire la rotta termica del mare.L'AMO tende allora a negativizzare. I fenomeni piovosi e di uragani diminuiscono intensità ( come negli anni 60 e 70), le fasce tropicali affricane vedono diminuire piogge e fasi cicloniche ( ITCZ negativo) e l'hp subtropicale tende a mantenersi in affrica cosicchè le piogge riescono a raggiungere meglio anche il mediterraneo.
Tutto ciò non è una storiella. Tutto ciò fa parte di studi e rilevazioni ufficiali.
L'aumento termico, la diminuizione delle piogge, l'intensificazione di uragani e fenomeni piovosi, tutto ciò può non essere conseguenza dell'uomo se si da una lettura agli indici complessiva e sganciata dai condizionamenti di media, studiosi ed ex-vicepresidenti americani.
Se il clima sta cambiando non è detto che non lo abbia mai fatto e non sia normale.
Il ciclo di AMO positiva potrebbe finire nel giro di 5 o 10 anni. Quando la tendenza verso maggiori precipitazioni e clima più freddo si invertirà qualcuno avrà nuovamente da gridare all'avvento dell'era glaciale anzichè del Global Warming.
La storia si ripete e l'uomo è lo stesso.