Val di Rhemes - Punta Galisia (scialp)

elvis

Polveriere di mezzo
Val di Rhemes - Punta Galisia

Esposizione: nord-nord ovest
Punto di appoggio: rifugio Benevolo - mt. 2287
Punta Galisia - mt. 3.346
Tempo di salita dal rifugio alla vetta: h. 4-4,30 (con nostra deviazione iniziale e passo moooolto "Zen")
Condizioni: innevamento piu' che abbondante, parecchie scariche sui vari versanti. Ghiacciao ben coperto, traccia di salita aperta la mattina stessa, seguendo la dorsale, da una guida con clienti.
Altre aree del ghiacciao ancora immacolate e stragonfie di neve, con accumuli ben visibili anche da lontano.
Discesa per la via di salita.

Telefonata nella serata di Pasqua: giretto di due giorni da qualche parte, vieni? ok, vengo.
Il "qualche parte" spaziava dall'alta Valtellina alla Valle d'Aosta; si decide per la Valle' e lunedi', dopo un paio di telefonate, si punta in direzione della Val di Rhemes, con pernottamento al rifugio Benevolo.
Si parte sci ai piedi sin dal posteggio di Notre Dame e ci si inoltra nella bellissima valle, dominata sullo sfondo dalla mole della Granta Parei. Un lungo tratto iniziale pianeggiante, poi una prima rampetta sul costone e poi ancora per sali-scendi e in un paio d'ore scarse si giunge al rifugio.
Al Benevolo abbiamo trovato un discreto numero di persone, di nazionalita' variegate: italiani (solo noi...) francesi, spagnoli, tedeschi/austriaci/svizzeri (insomma, parlavano tedesco), sci di tutti i tipi, tanti montati telemark. Da quel che ho capito molti dei presenti trascorrevano piu' giorni al rifugio in modo da girarsi la valle in lungo ed in largo. Comunque, dopo aver fatto queste interessantissime considerazioni e aver stabilito definitavemente la meta del giorno successivo , alle dieci (sic...) di sera arriva il momento che temo di piu' quando vado per rifugi: si va in branda. Come da programma: notte in bianco. Che palle.
Ore 06.00, la gente inizia ad alzarsi: Alleluja! il mio incubo e' finito, si parte.
Il tratto semi-pianeggiante che dal rifugio porta al ghiacciao fa si che l'itinerario abbia uno sviluppo piuttosto lungo, il dislivello lo si copre quasi tutto nella seconda parte, che sale molto decisa e non molla mai il colpo.
Discesa molto divertente, con neve che andava dalla "quasi" polvere in alto, alla trasformatissima ma sembre ben sciabile nelle vicinanze del rifugio; bagnatissima e di sopravvivenza scendendo verso il paese, ma sempre meglio che con gli sci in spalla.

Conclusioni: serve un po' di filosofia. Sciisticamente bella la parte alta della discesa, piu' sotto bisogna ingegnarsi per "ravanare" il meno possibile per raggiungere il rifugio e ancor piu' dal rifugio stesso al paese. In sostanza: un po' troppi, e verso il paese troppo lunghi, piani e saliscendi.
In compenso l'ambiente, soprattutto nelle condizioni attuali, e' da cartolina.

poco dopo la partenza dal paese, il lungo pianoro ed al centro la Granta Parei.
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salendo al Benevolo
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fuori dal rifugio all'alba
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la nostra meta
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c'è spazio in abbondanza...
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come i tre moschettieri
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ehm...valanghina...
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da qui la salita diventa sostenuta fino in vetta.
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in questi tratti il tempo si era fermato, nel senso che non finivano mai. per non cadere preda del delirio ho provato a dare un nome agli stati degli u.s.a. (fermandomi al settimo...concentrazione nulla). ho contato i passi fino alla curva ma mi sono distratto e ho perso il conto dopo il 250 e qualcosa...
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yeah!
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dalla vetta, il Gran Paradiso.
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pronti per la discesa
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per dare un'idea delle dimensioni della valanga
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tanti saluti da quattro babbei
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baciamo le mani...
 
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Spettacolo, Elia! Ecco dove eri finito!!!

Rimettiti fisicamente in tempo per il weekend, mi raccomando!
 
@ Dario: la salita era tosta per circa un paio d'ore, quelle finali. tutto il resto era molto soft, anche se alla lunga anche quello si fa sentire.

@Mac: spettacolo si. In vetta c'erano dei francesi che poi sono scesi dal versante della val d'isere e così ad occhio, deve essere una discesa davvero interessante.

se si combina qualcosa per domenica ci dovrei essere, sabato sono in forse.
 
"In compenso l'ambiente, soprattutto nelle condizioni attuali, e' da cartolina."
come ti capisco...e invidio..!!!
trovo personalmente la Val di Rhemes il luogo più bello che ci sia!
 

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Quando vi eravate su? A pasquetta noi (3, di cui io a tlmk) abbiamo fatto come unici Granta Parey, ma senza dormire al rifugio. Vedi qui.

E poi, una domanda tecnica: Ma perche' l' imbrago? Ho visto un sacco di gente riempita di moschettoni, rinvii ecc. ma non mi e' sembrato proprio il terreno a portare tutto cio'. Almeno, noi ne abbiam neanche lontanamente sentito il bisogno. Pure il ripido si saliva addirittura senza uso dei coltelli . . . :?:
 
qualche giono prima e avresti trovato macchia nera al Benevolo :)!
complimenti per la bella pellata!! posto davvero fantastico e poi vedere li davanti la granta non è poco!
 
ho fatto casino modificando il testo e ho tolto delle foto...adesso vedo come rimediare.

...fatto
 
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Quando vi eravate su? A pasquetta noi (3, di cui io a tlmk) abbiamo fatto come unici Granta Parey, ma senza dormire al rifugio. Vedi qui.

E poi, una domanda tecnica: Ma perche' l' imbrago? Ho visto un sacco di gente riempita di moschettoni, rinvii ecc. ma non mi e' sembrato proprio il terreno a portare tutto cio'. Almeno, noi ne abbiam neanche lontanamente sentito il bisogno. Pure il ripido si saliva addirittura senza uso dei coltelli . . . :?:
Noi siamo saliti a pasquetta al rifugio e ieri siamo andati su.
L'imbrago era giusto una precauzione per via del ghiacciao, anche se in effetti, una volta sul posto era evidente che non c'erano pericoli evidenti (tant'è che "l'anziano" del gruppo nemmeno lo ha indossato). I coltelli sono rimasti sul fondo dello zaino a far peso, vabbé almeno mi irrobustisco la schiena, oppure me la piego del tutto :D
Ieri abbiamo visto un po' di persone che salivano in direzione della Granta Parei, però non ti so dire se la loro meta fosse quella o qualcosa d'altro.
 
Noi siamo saliti a pasquetta al rifugio e ieri siamo andati su.
L'imbrago era giusto una precauzione per via del ghiacciao, anche se in effetti, una volta sul posto era evidente che non c'erano pericoli evidenti (tant'è che "l'anziano" del gruppo nemmeno lo ha indossato). I coltelli sono rimasti sul fondo dello zaino a far peso, vabbé almeno mi irrobustisco la schiena, oppure me la piego del tutto :D
Ieri abbiamo visto un po' di persone che salivano in direzione della Granta Parei, però non ti so dire se la loro meta fosse quella o qualcosa d'altro.

E vabbe', allora forse, ci siam incontrati mentre noi tornavamo alla macchina e voi salivate al rifugio. Noi siamo partito un poco dopo le sette da Rhemes-Notre-Dame e a mezzogiorno partivamo per la discesa. Discesa dal rifugio, dove abbiamo goduto il loro strudel, a valle sara' stata verso l' una e mezza o giu' di li'.

Comunque, abbiamo incontrato un folto gruppo (una dozzina) di telemarkettari di Engelberg che saliva.
 
E vabbe', allora forse, ci siam incontrati mentre noi tornavamo alla macchina e voi salivate al rifugio. Noi siamo partito un poco dopo le sette da Rhemes-Notre-Dame e a mezzogiorno partivamo per la discesa. Discesa dal rifugio, dove abbiamo goduto il loro strudel, a valle sara' stata verso l' una e mezza o giu' di li'.

Comunque, abbiamo incontrato un folto gruppo (una dozzina) di telemarkettari di Engelberg che saliva.
siamo saliti più tardi, abbiamo finito birra e panino al bar verso le tre, poi ci siamo messi in marcia...
Ho letto su fuorivia: ecco di chi erano le tracce che si vedevano in discesa dalla Granta. Eppure al rifugio ci avevano detto che non era salito ancora nessuno per via delle condizioni (ma forse si riferiva alla vetta), quindi abbiamo pensato che fossero di qualcuno che si era fatto un "giretto".
Due del nostro gruppetto, mio fratello ed un altro, hanno fatto la Granta fino in vetta tre anni fa e mi diceva che era stata un gran cima seguita da una bellissima discesa.
 
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