Aloha!
Procedono le uscite stallonate, e sento di aver già imboccato per certi versi la "via del non ritorno"...
Patemi d'animo a parte (alla fine non credo in queste cose ci debba necessariamente essere un aut-aut), mi godo il momento e le sensazioni che queste uscite mi stanno trasmettendo.
Prali è sempre il teatro delle mie scorribande, vuoi perchè aperta e ancora in forma (vedere report di Dudino, che ha appena trascorso con noi l'ultimo wend), vuoi perchè sta di fatto divenendo un "fulcro" un luogo di incontro tra telemarkers incalliti (ricordo che siamo a metà Maggio)!
Ieri credo si sia raggiunto un piccolo record, con la presenza di almeno 15 telemarkers! Un mini-raduno casuale, molto pittoresco nonchè educativo (almeno per me, che "sbirciavo" vari stili e movimenti).
L'esperienza a tele si sta svolgendo quindi come nella migliore tradizione per il sottoscritto: ambiente ideale ma allo stesso tempo non tra i più facili per iniziare (pendenze, morfologia varia), attrezzatura subito da "pro" e setup a dir poco futuristici (audaces fortuna iuvat), e pazienza pari a quella di un grillo sotto anfetamine.
Tutto questo semplicemente per innescare il diabolico meccanismo del "problema esterno": vado male ma la colpa è del pendio, dello sci più difficile, della molla dura, della neve smossa, del vento laterale, del global warming.
In realtà, con molta umiltà cerco di trovare la mia via, anche se indubbiamente alcuni elementi come ad es. non cambiare uno sci ogni discesa, potrebbero giovare al mio iter di apprendimento.
I passi avanti li percepisco eccome comunque: questo wend direi che il risultato più grosso è l'aver migliorato percettibilmente la famigerata (n.d.r. con voce fuoricampo fantozziana) "curva a sinistra", ed in generale avere spostato maggior attenzione allo sci esterno, che in alcuni casi comincio a riuscire a portare come sci "guida" rispetto al posteriore, che peraltro sento caricare un pò meglio (complice il "sedere sul tallone").
Le spalle restano ancora mediamente in controrotazione e non seguono lo sci esterno: quello è il prossimo obiettivo.
Tutto sommato, le sensazioni ad oggi sono di maggiore controllo in generale, ed il fatto di aver praticamente azzerato i "cappottoni" mi suggerisce che anche i pesi sono nettamente meglio distribuiti.. la strada è ancora lunga ovviamente, ma anche i risultati visivi cominciano ad appagarmi e farmi dimenticare i dolori muscolari...
Vedremo ora il prossimo wend, per la Parte III di questa tragicommedia stallonata.
Altre foto del wend, giusto per darvi l'idea dei protagonisti e delle splendide condizioni niveo-metereologiche!
ancora powder!
NeuroticFish dans les bois:
Ema-Carving!
Paulin:
siamo a Maggio?
P.s. Quel vigliacco del Brigno apprende troppo in fretta, toccherà sabotare un cavo o una molla...
Procedono le uscite stallonate, e sento di aver già imboccato per certi versi la "via del non ritorno"...
Patemi d'animo a parte (alla fine non credo in queste cose ci debba necessariamente essere un aut-aut), mi godo il momento e le sensazioni che queste uscite mi stanno trasmettendo.
Prali è sempre il teatro delle mie scorribande, vuoi perchè aperta e ancora in forma (vedere report di Dudino, che ha appena trascorso con noi l'ultimo wend), vuoi perchè sta di fatto divenendo un "fulcro" un luogo di incontro tra telemarkers incalliti (ricordo che siamo a metà Maggio)!
Ieri credo si sia raggiunto un piccolo record, con la presenza di almeno 15 telemarkers! Un mini-raduno casuale, molto pittoresco nonchè educativo (almeno per me, che "sbirciavo" vari stili e movimenti).
L'esperienza a tele si sta svolgendo quindi come nella migliore tradizione per il sottoscritto: ambiente ideale ma allo stesso tempo non tra i più facili per iniziare (pendenze, morfologia varia), attrezzatura subito da "pro" e setup a dir poco futuristici (audaces fortuna iuvat), e pazienza pari a quella di un grillo sotto anfetamine.
Tutto questo semplicemente per innescare il diabolico meccanismo del "problema esterno": vado male ma la colpa è del pendio, dello sci più difficile, della molla dura, della neve smossa, del vento laterale, del global warming.
In realtà, con molta umiltà cerco di trovare la mia via, anche se indubbiamente alcuni elementi come ad es. non cambiare uno sci ogni discesa, potrebbero giovare al mio iter di apprendimento.
I passi avanti li percepisco eccome comunque: questo wend direi che il risultato più grosso è l'aver migliorato percettibilmente la famigerata (n.d.r. con voce fuoricampo fantozziana) "curva a sinistra", ed in generale avere spostato maggior attenzione allo sci esterno, che in alcuni casi comincio a riuscire a portare come sci "guida" rispetto al posteriore, che peraltro sento caricare un pò meglio (complice il "sedere sul tallone").
Le spalle restano ancora mediamente in controrotazione e non seguono lo sci esterno: quello è il prossimo obiettivo.
Tutto sommato, le sensazioni ad oggi sono di maggiore controllo in generale, ed il fatto di aver praticamente azzerato i "cappottoni" mi suggerisce che anche i pesi sono nettamente meglio distribuiti.. la strada è ancora lunga ovviamente, ma anche i risultati visivi cominciano ad appagarmi e farmi dimenticare i dolori muscolari...
Vedremo ora il prossimo wend, per la Parte III di questa tragicommedia stallonata.
Altre foto del wend, giusto per darvi l'idea dei protagonisti e delle splendide condizioni niveo-metereologiche!
ancora powder!
NeuroticFish dans les bois:
Ema-Carving!
Paulin:
siamo a Maggio?
P.s. Quel vigliacco del Brigno apprende troppo in fretta, toccherà sabotare un cavo o una molla...