Ma anche basta che tanti errori che si pagano ora sono il frutto della miopia di lungo periodo di Massimiliano. Dispiace per la morte prematura di un padre di famiglia ma dal punto di vista imprenditoriale ci sono tante pecche che ora stanno uscendo fuori, e c’era chi lo faceva notare ma veniva subito tacciato perché tutti andavano a ruota dell’abile comunicatore che era.
gli errori negli investimenti andando incontro a periodi di aumento dei costi e crisi, con annesse difficoltà climatiche si pagheranno assai piu del previsto...
Sono d’ accordo con tutti i punti indicati ed anche con quanto dice gio, purtroppo, negli anni passati, sono stati fatti errori che hanno gravemente limitato le possibilita’ di sviluppo, uno su tutti : l’inutile seggiovia fontefredda, che ha drenato molta liquidita’ che poteva essere investita in altri progetti.
A me piacerebbe molto che si facesse un secondo rientro a valle, diretto alla dolce vita, per decongestionare il canalone.
Hanno investito su un settore di nere "olimpioniche", che commercialmente non son adatte a clientela di livello tecnico centro sud, manco fossimo a cortina o in Austria, piste nere che hanno un terreno esposto e sassoso che richiede un metro di neve per essere ben sciabile, infatti saranno aperte in buone condizioni forse 2 settimane a stagione, ma nelle stagioni buone.
L'errato investimento con impianto super dimensionato, li bastava un triposto, ha lasciato penalizzata la parte altra anfiteatro e capanna brinn, dove si riversa la maggior parte degli sciatori con file enormi, impianti vetusti ed innevamento non adeguato, proprio li dove la neve durerebbe a lungo. Li sarebbero serviti i soldi spesi inutilmente altrove.
Aggiungerei avere investito in cannoni "che annaffiano" solo pochi anni fa anche è stato errore non da poco. meglio poche ventole ma buone che tanti pali che lavorano solo con condizioni favorevoli, problemi di mantenimento, consumi elevati e scarsa qualità di neve prodottaò
Sarebbe eccezionale un'alternativa per rendere evitabile il canalone, pista troppo stretta per il numero dei sciatori e morfologicamente difficilissima da gestire, con la forma a conca e le pietraie ai lati che scaricano serci sulla pista (andrebbero fatti lavori enormi di contenimento e inerbimento ce dubito vengano fatti); le varie vetrine e varianti sono aperte tanto spesso quanto le nere di fontefredda.
Il rientro sulla dolce vita sarebbe strategico anche perchè unico parcheggio ora ammodernato e funzionale, ma penso di difficile realizzazione.
Molto bene ampliamenti dove c'è neve e pendii facili adatti agli sciatori appenninici, ben esposti, secondo me le seggiovie sopra devono comunque essere aggiornate per valorizzare "il mini comprensoiro" in quota che garantisce sciabilità tutta la stagione, mentre tutti i percorsi di rientro alla base, seppur sopportati da ottimi impianti sono piuttosto critici come sciabilità, innevamento, sassosità, al momento a parte un ipotetico inerbimento (ma vedete in estate che diavolo di terreno c'è, veramente ostico) per ora vedo pochi sviluppi possibili.
Con adeguati investimenti e razionalizzazioni ovindolo, che ha anche una sua ricettività alberghiera si consoliderebbe come seconda stazione abruzzese alle spalle (con enorme distacco) di altosangro.