san primo (co)

Qualche foto, nell' ordine
Skilift Baby partenza
Cannone e partenza skilift Terrabiotta
Skilift Forcella
Piste del Forcella e ristoro (chiuso) Alpe Borgo
Pendii del Terrabiotta visti dal Forcella
Stazione di arrivo del Terrabiotta con il mitico triplo pilone di appoggio. IMG_20190316_163305.jpegIMG_20190316_163358.jpegIMG_20190316_161446.jpegIMG_20190316_164009.jpegIMG_20190316_161013.jpegIMG_20190316_135917.jpeg
 
La sensazione è che la località stia morendo definitivamente...

Purtroppo vi sono altri interessi. Nei mesi estivi/autunnali nei weekend la gente sale con le macchine ma più per andare a mangiare al rifugio Martina che a farsi una passeggiata od ad andare in bici.

Gli unici con le bici sono quelli che si fanno la Dorsale, ma anche li le discese che conducono a Bellagio non dico che siano abbandonate ma poco ci manca.
 
Ma gli impianti hanno ancora un gestore ? Ho letto su vecchi articoli che il contratto con la comunità Montana e la società sciovie San primo, stando all'accordo originario sarebbe scaduto nel 2018
 
Non so a livello di gestione come siano messi attualmente e nemmeno del bike park so niente anche se credevo fosse ancora, almeno in estate , funzionante,
lo skilift baby-Pianone sarebbe quello che ha maggior possibilità di lavorare, anche se ha il problema di essere lontano dal parcheggio soprattutto perché è rivolta a famiglie con bambini e armamentario vario al seguito,
purtroppo credo anch'io che quest'anno non abbia mai aperto.
Il ristoro dell'Alpe Borgo dovrebbe essere di proprietà pubblica (Comunità Montana o Comune) e già un paio di anni fa era in ballo un bando per darlo in gestione, a quanto pare per ora nulla di fatto,
nel frattempo avevano fatto un piccolo bar di fianco al baby ma credo particolarmente "minimal".
 
Bellagio (Como), 1 febbraio 2020 - Chissà se a dissuadere gli imprenditori chiamati a investire al San Primo è stato l’entità dell’impegno economico oppure il fatto che negli ultimi anni, soprattutto per effetto del cambiamento climatico, di neve in quota se né vista davvero poca. Qualunque sia la ragione il risultato, almeno per la Comunità per Montana del Triangolo Lariano che aveva predisposto l’appalto ed era pronta ad affidare la montagna e tutti i suoi impianti per i prossimi trent’anni, non cambia: alle 12 di ieri nessuno si è fatto avanti per presentare un’offerta e così il bando è andato deserto. Non poteva iniziare peggio il 2020 per la montagna cara a tanti erbesi che proprio sui suoi pendii hanno messo per la prima volta gli sci ai piedi, quando di neve sulla montagna simbolo del Triangolo Lariano ce n’era tanta e soprattutto rimaneva per tutto l’inverno. Da anni ormai non è più così e anche in questi giorni i prati del San Primo sono irrimediabilmente pelati.

Viste le premesse difficile trovare qualcuno disposto a investire qualche decina di milioni di euro per rimettere a nuovo la montagna e tutti i suoi impianti trasformandola in una stazione sciistica degna di questo nome. Fondi impossibili da trovare per un ente pubblico come la Comunità Montana del Triangolo Lariano, ma non per dei privati disposti a rimettere a nuovo gli impianti di risalita ormai obsoleti, alla Forcella e al Pianone, attrezzare il percorso con bar e biglietterie, sistemare l’edificio Alpe del Borgo dotandolo di una nuova centrale termica, una sala ristorante più ampia e risistemare le stalle per riprendere le attività dell’agriturismo. Tra opere da fare e personale da pagare un investimento da oltre una trentina di milioni di euro che secondo l’ente si sarebbero potuti ripagare attraverso un contratto di gestione trentennale della montagna. I privati però l’hanno pensata diversamente e alla fine nessuno si è fatto avanti per il San Primo.


investimento da 30 milioni di euri???
mi pare leggermente esagerato...

non mi ricordo l'anno preciso, ma mi pare fosse il 2012 ero riuscito a sciarci,
aperto il baby e tra l'altro sparavano pure e metà forcella...

fino a due anni fa, lavoravano molto bene con la mtb
ora anche li tutto fermo...
 
30 milioni...non sarebbe nemmeno il caso di commentare, anche 30 mila all'anno sarebbero difficili da ammortizzare:skifrusta:
Anni di battaglie legali (anni in cui c'era neve oltretuttoHIHIHI) tra Comunità montana e vecchia proprietà per poi arrivare a questo punto, non so cosa scrivere di quello che penso.
 
Certo che la dicotomia tra la "view" del soggetto istituzionale e quella del potenziale soggetto privato è imbarazzante...a qualcuno manca il senso della realtà.
 
Nel bando ci sono molti investimenti da fare ma mancano quelli davvero indispensabili:
Seggiovia Terrabiotta (unico impianto che può avere una redditività autonoma allo sci, che per me potrebbe essere anche buona)
Innevamento programmato per garantire almeno una pista da Terrabiotta a valle in pochi giorni di freddo
Punto di ristoro all'Alpe Terrabiotta raggiungibile in seggiovia tutto l'anno recuperando alcuni edifici rurali
 
Top