Cortina 2021 - monitoriamo i lavori in corso

Però a questo punto, concordo con Pierr, perché non provare a fare una pista di neve a Livigno, chiamando le maestranze di St. Moritz? Se poi funziona e attrae atleti, si possono formare delle maestranze locali per gli anni a venire.

E mi domando, siccome è uno sport moribondo, perché non provare ad aumentare gli appassionati, facendo dove possibile dei tracciati di neve minori e a bassa velocità adatti anche ai turisti?

Non ha senso se si fa con piste refrigerate, ma se si preparano tracciati nella neve, perché no?
 
Però a questo punto, concordo con Pierr, perché non provare a fare una pista di neve a Livigno, chiamando le maestranze di St. Moritz? Se poi funziona e attrae atleti, si possono formare delle maestranze locali per gli anni a venire.

E mi domando, siccome è uno sport moribondo, perché non provare ad aumentare gli appassionati, facendo dove possibile dei tracciati di neve minori e a bassa velocità adatti anche ai turisti?

Non ha senso se si fa con piste refrigerate, ma se si preparano tracciati nella neve, perché no?

Diciamoci la verità. Oramai gli sport invernali in un mondo che si sta riscaldando sempre di più interessano sempre meno a livello mondiale.
Ho pure sentito dei comici indiani dire che le olimpiadi invernali se le sono inventati i bianchi perché i neri dominavano nelle olimpiadi regolari… insomma alla fine in queste discipline costose e molto particolari come il bob e il skeleton che appassionano solo pochi paesi europei ed eventualmente i canadesi i giapponesi, pochi vedono che vale la pena investire..
 
Diciamoci la verità. Oramai gli sport invernali in un mondo che si sta riscaldando sempre di più interessano sempre meno a livello mondiale.
Ho pure sentito dei comici indiani dire che le olimpiadi invernali se le sono inventati i bianchi perché i neri dominavano nelle olimpiadi regolari… insomma alla fine in queste discipline costose e molto particolari come il bob e il skeleton che appassionano solo pochi paesi europei ed eventualmente i canadesi i giapponesi, pochi vedono che vale la pena investire..
Dillo ai Sauditi...
 
Per quanto riguarda la "variante" di Longarone, vivo e lavoro in Valle del Piave e non esiterò ad unirmi ad eventuali proteste specialmente se viene confermato il cantiere per far passare il tutto a Fortogna.

Parafrasando un passaggio dell'orazione di Paolini sul vajont sto evento del cazzo "andè a farlo da n'altra parte" (e ci siamo quasi, a Cortina rimane lo sci femminile e il lancio del viadotto).
Trovo legittimissimo che molte persone nel 3d manifestino determinati auspici in quanto cittadini italiani e frequentatori di certi luoghi. Trovo altrettanto legittimo che se piazzano un cantiere per un'opera che non serve a una beata sega in una delle poche valli che non vive del gitante e del turista ma di industria (peraltro sana) qualcuno si incazzi.

Le priorità sono altre e lo hanno già detto altri utenti- peraltro veneti- in questo 3d.

Per il resto NIMBYismo sempre e comunque.
 
Per quanto riguarda la "variante" di Longarone, vivo e lavoro in Valle del Piave e non esiterò ad unirmi ad eventuali proteste specialmente se viene confermato il cantiere per fare passare il tutto a Fortogna.

Parafrasando un passaggio dell'orazione di Paolini sul vajont sto evento del cazzo "andè a farlo da n'altra parte" (e ci siamo quasi, a Cortina rimane lo sci femminile e il lancio del viadotto).
Trovo legittimissimo che molte persone nel 3d manifestino determinati auspici in quanto cittadini italiani e frequentatori di certi luoghi. Trovo altrettanto legittimo che se piazzano un cantiere per un'opera che non serve a una beata sega in una delle poche valli che non vive del gitante e del turista ma di industria (peraltro sana) qualcuno si incazzi.

Le priorità sono altre e lo hanno già detto altri utenti- peraltro veneti- in questo 3d.

Per il resto NIMBYismo sempre e comunque.

Da trevigiano e da veneto sono assolutamente d'accordo con te.

Purtroppo le priorità in questa regione sono 2: il cemento e il prosecco. Stop.
 
da corrieredellealpi.it

Le opere olimpiche, cantiere per cantiere. Cosa resta, tolta la pista da bob? Un lungo programma di opere, quasi interamente finanziato (unica eccezione: il secondo lotto della variante di Cortina, la galleria per la quale mancano 260 milioni), ma con un calendario destinato ad andare oltre il 2026.

Villaggio Olimpico​

L’ultimo Dpcm, del 9 settembre, fissa il villaggio olimpico a Fiames. Costerà 39 milioni di euro. Sarà removibile. Sarà realizzato in villette che verranno montate in una decina di mesi, per essere smontate dopo le Paralimpiadi, in un tempo di poco inferiore. Ospiterà 1300 atleti, che, però senza le 16 gare di bob, skeleton e slittino scenderanno probabilmente a 800-900. La progettazione da parte di Simico è già conclusa. L’installazione avverrà il prossimo anno perché l’accoglienza dovrà essere pronta per le pre-olimpiadi del febbraio 2025.

Subito dopo l’annuncio dello stop alla pista da parte del presidente del Coni Giovanni Malagò, Flavio Roda, a capo della Fisi, aveva dichiarato – catturato dall’amarezza – che a questo punto per l’accoglienza olimpica a Cortina sarebbero stati sufficienti alcuni alberghi. «Capisco i sentimenti di amarezza e delusione – commenta il sindaco Gianluca Lorenzi –, ma il villaggio è indispensabile anche per ospitare gli atleti paralimpici e con le nuove venue, che sicuramente verranno redistribuite».

Olympic Stadium​

Simico si prepara a cantierare un progetto da 20 milioni e 415 mila euro (di cui 6 milioni della Regione) per rigenerare gli spogliatoi, ampliandoli, in modo da consentirne l’uso anche agli atleti paralimpici. In questo senso ne sarà migliorata l’accessibilità. Altri interventi in programma: upgrade tecnologico ed impiantistico e manutenzione straordinaria della copertura.

Curling​

Il Comune di Cortina conferma che il curling si farà. C’erano, infatti, dei dubbi. Il progetto di fattibilità economica è stato approvato ancora il 19 marzo 2021 e ammonta a 3.500.000 euro (1.500.000 di fondi comuni confinanti, 2.000.000 con fondi comunali). La firma è del Comune.

Trampolino di Zuel​

La Medal Plaza di Cortina sarà l’ex Trampolino di Zuel, che risale al 1956, e che verrà ristrutturato, compreso il braciere. Il progetto – da 10 milioni di euro, di fonte regionale – è in corso da parte di Infrastrutture Milano Cortina, che realizzerà anche collegamenti tecnologici e sottoservizi. Il presidente Zaia ha sempre detto che la Regione vorrebbe fare di questo sito un’arena naturale per grandi eventi.

Pista Olimpya delle Tofane​

La Regione Veneto mette a disposizione un milione e 380 mila euro per l’Upgrade delle strutture e delle dotazioni della Pista Olimpia in modo da aggiornarle alle nuove tecnologie e adeguarle alle competizioni paralimpiche. La progettazione è di Simico. Il cantiere è in programma la prossima estate.

Arena di Verona​

Il Comune di Verona ha in programma di migliorare l’accessibilità dell’Arena agli atleti paralimpici e a tutte le persone con disabilità. Di sua competenza la riqualificazione dei servizi igienici dell’anfiteatro, grazie ad un finanziamento di un milione e 624 mila euro, di cui un milione della Regione. Il cantiere tra il 2024 ed il 2025. L’Arena, come si ricorderà, ospiterà la cerimonia conclusiva delle Olimpiadi e quella inaugurale delle Paralimpiadi. Ma l’opera più importante – da 18 milioni e 969 mila euro – sarà a carico di Simico e riguarderà l’accessibilità complessiva dell’Arena.

Mobilità intermodale​

Ben 127 milioni e 484 mila euro sono messi in conto a Cortina per il Partenariato pubblico privato per un nuovo sistema integrato di mobilità intermodale, che dovrà materializzarsi con Simico. A carico del privato la quota più importante: 95 milioni e 696 mila euro. La Regione interviene con poco meno di 7 milioni. È stata svolta, ancora nel giugno scorso, la Conferenza dei Servizi Decisoria.

Data la complessità dell’opera, i tempi saranno lunghi e la conclusione del cantiere è traguardata dopo i Giochi. Queste comunque le opere attese: collegamento pedonale veloce lungo 665 metri, con tappeti mobili, che collegherà il parcheggio col centro città, anche attraverso una galleria di 545 metri con uscite intermedie su Corso italia, Largo Poste e ex Stazione. Il parcheggio pubblico per autovetture sarà di 743 posto a rotazione, articolato su 3 livelli ciascuno con proprio ingresso; è prevista anche una zona di 114 box privati con accesso indipendente. In programma pure un piazzale dedicato ai trasporti pubblici. Un edificio per servizi ed attività commerciali sarà realizzato alla stazione di partenza dell’impianto di risale a fune Apollonio-Socrepes; si tratta di una cabinovia che avrà una portata di 2400 persone l’ora.

Riqualificazione di immobili​

Con 7 milioni di euro, Simico rigenererà l’immobile ex Panificio a Cortina, di proprietà del Comune, mettendo a disposizione degli alloggi residenziali per le figure professionali che operano in città. Altri immobili saranno riqualificati, sempre da Simico, con analoghi scopi; l’intervento sarà limitato a mezzo milione. Sette milioni e mezzo saranno invece investiti da Simico nella sistemazione della piazza ex Mercato. Tutti lavori in programma per il prossimo anno ed il 2025.

Stazioni ferroviarie​

Simico ha il compito anche di migliorare l’accessibilità e la velocizzazione degli itinerari presso la stazione ferroviaria di Longarone, per una spesa di 13 milioni e 201 mila euro. Nessun lavoro iniziato. Avanti, invece, con i cantieri nella stazione di Ponte nelle Alpi, per 17 milioni e 341 mila euro. A Belluno si investiranno 23 milioni per il rinnovo di parte della stazione e la costruzione di parcheggi di scambio. Si è già all’opera. Pure Feltre ha in corso lavori; qui verranno spesi 3 milioni e 273 mila euro per parcheggi di scambio.

Varianti di Cortina​

Il Dpcm del 9 settembre prevede la realizzazione entro febbraio 2026 del Lotto 0 della Variante di Cortina, da 29 milioni e 138 mila euro. Si tratta della sistemazione di Lungo Boite e del Corpo Stradale, del raddoppio del Ponte Corona e della riqualificazione di via Cesare Battisti.

Come ha sempre sostenuto l’Amministrazione comunale, si tratta di interventi urgenti, oltre che indispensabili, ma devono ancora partire. Poi c’è il lotto 1 che riguarda la bretella di penetrazione a sud di Cortina. Si tratta di un intervento da 51 milioni e 862 mila euro. Simico firma il cantiere, ritenuto anch’esso indispensabile dal Comune. Il progetto comprende anche una galleria artificiale. Si sta andando all’appalto. L’impegno è di costruire l’opera in 23 mesi. Ma siamo ormai agli sgoccioli.

Infine c’è il secondo lotto della Variante, con le canne stradali, quindi le gallerie e le opere di difesa della statale 51 Alemagna. La copertura finanziaria è già 223 milioni e 346 mila euro, ma il progetto scivola a dopo le Olimpiadi, perché Fiames è occupata dal villaggio olimpico. L’opera, tuttavia, abbisogna di altri 259 milioni e 861 mila euro, che saranno stanziati con la prossima legge di bilancio. I progetti sono ancora in bozza, d’altra parte mancano tre anni alla cantierizzazione.

Variante di Longarone​

È in Valutazione d’impatto ambientale il progetto della Variante di Longarone, da Pian di Vedoia (innesto con l’A27) e la galleria di Termine di Cadore. L’importo è davvero importante, di 395 milioni e 928 mila euro. La regione, il Comune di Cortina e la Fiera di Longarone hanno chiesto a Simico di fare l’impossibile per arrivare, entro le Olimpiadi, almeno alla Fiera di Longarone (7 km di nastro d’asfalto). I lavori potrebbero partire la prossima primavera.

Varianti del Cadore​

Attese per i Mondiali di sci del 2021, le tre Varianti alla statale Alemagna di Tai di Cadore, di Valle di Cadore e di San Vito di Cadore stanno registrando proprio in queste settimane le prime movimentazioni cantieristiche. Sono opere dell’Anas.

La galleria di Valle ha un valore di 52.659.000 euro. L’attraversamento dell’abitato di San Vito vale un importo totale di 43.416.000 euro. Il traforo di Tai è il più costoso: 72.423.000 euro.

Si procede celermente a Tai, mentre l’intervento in cantiere a Valle ha dovuto fare i conti con scoperte archeologiche. San Vito sta accelerando proprio in queste settimane. Tutte e tre le opere saranno pronte a ridosso delle Olimpiadi. Però bisogna incrociare le dita, perché si contano i giorni di disponibilità, non le settimane.
 
Da trevigiano e da veneto sono assolutamente d'accordo con te.

Purtroppo le priorità in questa regione sono 2: il cemento e il prosecco. Stop.
Derivati dai due problemi del Veneto : il lpopolo veneto ( ignorante ) e la classe politica da repubblica delle banane ( da sempre ).
 
Per quanto riguarda la "variante" di Longarone, vivo e lavoro in Valle del Piave e non esiterò ad unirmi ad eventuali proteste specialmente se viene confermato il cantiere per far passare il tutto a Fortogna.

Parafrasando un passaggio dell'orazione di Paolini sul vajont sto evento del cazzo "andè a farlo da n'altra parte" (e ci siamo quasi, a Cortina rimane lo sci femminile e il lancio del viadotto).
Trovo legittimissimo che molte persone nel 3d manifestino determinati auspici in quanto cittadini italiani e frequentatori di certi luoghi. Trovo altrettanto legittimo che se piazzano un cantiere per un'opera che non serve a una beata sega in una delle poche valli che non vive del gitante e del turista ma di industria (peraltro sana) qualcuno si incazzi.

Le priorità sono altre e lo hanno già detto altri utenti- peraltro veneti- in questo 3d.

Per il resto NIMBYismo sempre e comunque.
Vuoi dire che la variante di Longarone non è una priorità? non serve ad una beata sega? :oops:
Forse ho capito male
 
Parlavo dell'opera in funzione di ste olimpiadi.

Ora che la finiscono la variante la coda in Alemagna continueranno a farla anche i pronipoti dei malcapitati che rimangono invischiati dentro oggigiorno. Potevano pensarci prima i druidi del turismo nostrano quando han deciso di proporre un evento che dovesse gravitare (per fortuna marginalmente) su una località che è servita da una statale come unica infrastruttura logistica.

Migliorare l'Alemagna sarebbe già stato fatto se non fosse un casino da ogni punto di vista (morfologico, geologico, economico). Ogni volta che scavano trovano impedimenti (vedi cantieri a Castellavazzo negli ultimi anni). Ora hanno deciso che per collegare la iper nevralgica Fiera (fiore all'occhiello delle eccellenze nostrane) serve questa striscia di 7 km.

L'unico vero ente nevralgico che da da mangiare a questa valle e anche alle altre due che gravitano su di essa (Zoldana e Valcellina) è più a sud della fiera. È la zona industriale.

L'unica sfiga di longarone è avere un sindaco che è anche presidente della provincia.
 
Parlate così male di Zaia, che sembrerebbe votato dal 10% dei veneti. Invece è stato eletto con un quasi plebiscito e lo stesso succederà quando ci saranno le nuove elezioni, infatti nessun della sx vuole andare contro Zaia. Mi sembrate tutti del vorrei ma non posso, invidia per la popolarità e le capacità, anche se non vi piacciono le ha, di Zaia
 
Parlate così male di Zaia, che sembrerebbe votato dal 10% dei veneti. Invece è stato eletto con un quasi plebiscito e lo stesso succederà quando ci saranno le nuove elezioni, infatti nessun della sx vuole andare contro Zaia. Mi sembrate tutti del vorrei ma non posso, invidia per la popolarità e le capacità, anche se non vi piacciono le ha, di Zaia
Hai perfettamente ragione nel dire che Zaia ha avuto quasi un plebiscito, difatti è l’incarnazione perfetta del veneto medio, fa parte di quella maggioranza , purtroppo, ignorante che è il popolo veneto. Quelli che si salvano, pochi, siano di destra o di sinistra od insieme in Veneto non potranno mai andare a governare a meno che non si cambi tendenza; questo cambiamento potrebbe essere fatto con le nuove generazioni, quelli che oggi hanno 4/5 anni…..quindi prima del 2050 si andrà, purtroppo, avanti così.
 
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