Servizio Valanghe Italiano del CAI

dao ha detto:
bravo puccione... (dico sul serio ehh)..il fatto è che anche dopo un corso CAI secondo me non si è autorizzati a rischiare più del dovuto perchè al corso CAI t'insegnano la base..poi l'esperienza è quella che arrichisce. Ma quella va fatta per gradi senza forzare e sempre in compagnia...forse questo è il modo per limitare al massimo il fattore C di Acerri


D'accordo un tutto e per tutto
 
Fare un corso è solo l'inizio e la base per far si che il fatore C sia una fetta molto piccola delle componenti in gioco. A volte la non conoscienza ci fà fare delee ca**te basilari che portano il fattore C ad aumentare spaventosamente.
Poi ovvio che non si potrà mai annulare C perchè la sicurezza tot. fuori dagli ambiti controllati della montagna e impossibile, però sapere a cosa si va in contro aiuta non poco!!!


La divulagazione di info sulla sicurezza sono sempre troppo poche e perciò ben vengano in un luogo costruttivo e di scambio come il lo skiforum :clap: :clap:
Anche se poi bisogna mettere in pratica sul campo, e non fermarsi a legger i post. :D
Powder
 
powder ha detto:
Fare un corso è solo l'inizio e la base per far si che il fatore C sia una fetta molto piccola delle componenti in gioco. A volte la non conoscienza ci fà fare delee ca**te basilari che portano il fattore C ad aumentare spaventosamente.
Poi ovvio che non si potrà mai annulare C perchè la sicurezza tot. fuori dagli ambiti controllati della montagna e impossibile, però sapere a cosa si va in contro aiuta non poco!!!


La divulagazione di info sulla sicurezza sono sempre troppo poche e perciò ben vengano in un luogo costruttivo e di scambio come il lo skiforum :clap: :clap:
Anche se poi bisogna mettere in pratica sul campo, e non fermarsi a legger i post. :D
Powder

Condivido tutto quello che hai detto
 
luca ha detto:
Per quanto riguarda i corsi valanga, volevo ribadire alcuni concetti.
Se non sapete usare l'arva fateli, ti spiegano bene e sul campo le varie fasi della ricerca. Per quanto riguarda la meteorologia e la lettura di un bollettino io ho ricevute le stesse identiche informazioni contenute sui libri.

Sulla determinazione della pericolosità di un pendio sono rimasto parecchio deluso, perchè se uno mi dice che non si va su un pendio con pendenze superiori ai 30° e non aggiunge altro, mi sembra che sia un po' riduttivo.
Un buon Corso dovrebbe dirti di più, dovrebbe crearti una coscenza critica
e a volte 4-5 lezioni + 4-5 uscite non bastano

Poi capita che per mancanza di tempo in un corso si vogliano dare più imput possibili, ma questo non è facile ci vorrebbero molto più ore e poi la storia dei 30° l'hanno detta per pararsi il culo, pensando, sopra quella pendenza non andate e così non sbagliate (questo secondo me),,(il pendio critico non è sopra i trenta ma sopra i 27° e poi su un pendio anche meno ripido se vi è all'interno dello stesso un punto anche breve più ripido può bastare per far partire un movimento valanghivo).
il pendio critico non è sopra i trenta ma sopra i 27° e poi basta anche un pendio meno ripido se vi è all'interno dello stesso un punto anche breve ma più ripido dei 27°, questo può bastare per far partire un movimento valanghivo.
 
Già, io mi aspettavo qualcosa di più
forse come dici te il corso era troppo breve (tre giorni)
però erano tre giorni pieni visto che si dormiva in rifugio.
Poi il discorso dei 27° mi sta bene, conosco le statistiche, però onestamente
chi non ha mai sceso un pendio con pendenze superiori anche con neve fresca ?
Allora dammi le statistiche, però insegnami anche a scegliere una linea di discesa
o salita nel modo corretto.
Basta che guardi la marmolada, se dovessi stare sotto i 27°, praticamente non riusciresti a scendere da nessuna parte.
Poi ovviamente ognuno deve essere cosciente dei rischi che sta correndo.
 

.

powder ha detto:
luca ha detto:
Per quanto riguarda i corsi valanga, volevo ribadire alcuni concetti.
Se non sapete usare l'arva fateli, ti spiegano bene e sul campo le varie fasi della ricerca. Per quanto riguarda la meteorologia e la lettura di un bollettino io ho ricevute le stesse identiche informazioni contenute sui libri.

Sulla determinazione della pericolosità di un pendio sono rimasto parecchio deluso, perchè se uno mi dice che non si va su un pendio con pendenze superiori ai 30° e non aggiunge altro, mi sembra che sia un po' riduttivo.
Un buon Corso dovrebbe dirti di più, dovrebbe crearti una coscenza critica
e a volte 4-5 lezioni + 4-5 uscite non bastano

Poi capita che per mancanza di tempo in un corso si vogliano dare più imput possibili, ma questo non è facile ci vorrebbero molto più ore e poi la storia dei 30° l'hanno detta per pararsi il culo, pensando, sopra quella pendenza non andate e così non sbagliate (questo secondo me),,(il pendio critico non è sopra i trenta ma sopra i 27° e poi su un pendio anche meno ripido se vi è all'interno dello stesso un punto anche breve più ripido può bastare per far partire un movimento valanghivo).
il pendio critico non è sopra i trenta ma sopra i 27° e poi basta anche un pendio meno ripido se vi è all'interno dello stesso un punto anche breve ma più ripido dei 27°, questo può bastare per far partire un movimento valanghivo.

questo è molto importante! bravo powder....molti si diemnticano questa cosa....

io consiglio i corsi dello svi e del cai....appena ho un attimo allego una locandina del corso di scialpinsmo che facciamo a bologna

è aperto anche ai boarders

per lo svi ci sono corsi fatti in appennino da beppe "strudel" stauder e da giorgino benfenati...entrambi molto esperti e istruttori SVI
 
bribe79 ha detto:
Questo anno vorrei andare qui , ne sapete qualcosa ? :think:

http://www.lyskamm4000.com/fuoripista.htm

E' sicuramente interessante ma questi tipi di corso sono in proporzione molto costosi. Mi spiego meglio.

Io quest'anno ho deciso di fare un corso skialp CAI (in realtà l'avevo deciso il gennaio scorso ma mi sono svegliato tardi ed era appena cominciato il corso 2006, e a verona ne fanno solo 1 all'anno). Dunque: il corso prevede 7 lezioni teoriche e 9 giornate in montagna, i docenti sono vari (ognuno esperto in un aspetto specifico) tutti istruttori riconosciuti a livello nazionale ed internazionale. La quota di scrizione è 180 Euro e comprende -assicurazione, -materiale scuola (compreso ARVA), - manuale skialp del CAI, - attestato di frequenza.

Non so se siete d'accordo ma io trovo che il rapporto qualità/prezzo sia ottimo.

Inoltre per svariati WeekEnd hai compagnia assicurata (anche per dividere le spese del viaggio) e uscendo sempre con le guide/istruttori del cai già con il corso stesso conosci varie location.

Non vedo l'ora di cominciare!
 
Va bè , però i corsi del Lyskamm li fanno ad Alagna e sono più orientati ad un pubblico meno skialp , quindi , oltre all'uso della'arva correggono anche qualche errore nella sciata e ti danno modo di sgamare gli itinerari. Forse sono cari appunto per quello.
Vi prego di correggermi o di darmi qualche dritta se ritenete che un tale corso non possa insegnare nulla o poco.
I corsi del Cai possono farli anche a chi di skialp interessa poco o che non possiede i materiali idonei (tipo io che ho Volkl Gotama :think: )?
 
powder ha detto:
garmont2005 ha detto:
ma io son daccordissimo... scherzi... 8--) e' basilare, andare in giro per i monti d'inverno con gli sci senza saperne un minimo di base, 1 ti diverti meno, e' pericoloso... e parlo io che di esperienza ne ho ma molata meno di altra gente..
io fortunatamente ho avuto powder, che mi ha insegnato un milione di cose e tutt'ora lo fa.. lui ne sa parecchio.. uscendo con lui spesso imparo molto.. lui poi fa sempre + corsi... l'anno scorso ho fatto una gg intera iìcon guida in 15 persone a fare tutto il gg prova arva (una rottura) in un letto di un fiume in secca , innevato.. ma serve,,,

Guarda Andre, che io ti posso avere insegnato e spiegato diverse cose, anche giuste, ma conta, che io non è che ho tutta questa esperienza che tu credi, e che secondo me se ti facessi un bel corsetto non sarebbe male :D :wink:
, e poi se si dovesse fare uscite in ghiacciaio, sapresti come si va in cordata, come fare un recupero.
magari se ti trovi di fronte ad un bel salto di roccia sapresti improntare una doppia, e come affrontare una sosta su ghiaccio o neve.
e poi semplicemente inizieresti ad avere più confidenza con ramponi e comagnia bella!!!
Si inizia ad avere più indipendenza e più consapevolezza nelle diverse situazioni che ci si trova ad affrontare in quel magico mondo che è la montagna.
Powder


:wink: son daccordo andre, pienamente, ma io ne so meno di te.... dico che andando con gente che ha + esperienza, si impara molto... vedi holser e co.... l'anno scorso ho saltato sa2, figaro.. non potevo prendermi una settimana di vacanza al lavoro... quest'anno sarebbe stato un buon investimento, vediamo...
cqe concordo.. :D :D :D
 
Non vedo l'ora di fare uno di questi corsi.... non ci capisco gran che quindi... a parte scendere da incoscente fino a ieri !!!
Già lo scorso anno avevo in mente di farne uno ma poi ho lasciato stare perchè sono andato , purtroppo , poco a sciare.
lo ammetto non ho fatto gran che fino ad oggi, mi devo dare da fare , fino ad ora mi è andato sempre bene infatti solo quest'anno mi sono attrezzato di Arva , sarò pazzo , ma non ho mai avuto modo di comprarlo in passato forse per il prezzo chi lo sa , adesso cerco di allenarmi il più possibile perchè so che più mi alleno meglio è , solo che sono sicuro anche di un altra cosa, cioè che il giorno che mi troverò in una situazione critica saranno cazzi...
Solo che non avendo persone esperte a cui chiedere mi sono sempre dovuto arrangiare da solo , ma d'ora in poi è meglio darsi da fare perchè di pelle ne ho una sola.
 
Sarebbe giusto anche parlare di corsi che durano un week-end dato che purtroppo non tutti possono prendere una settimana sul lavoro.... :(
 
Ti dico al CAI qua da noi a Vicenza i corsi sono per le lez. teoriche il giovedì sera, mentre per le uscite le domeniche più due volte dove si fa pernottamnto fuori, e con l'SA2 si fa il bivacco di emergenza igloo o truna dove poi si dorme :D
Lo scorso anno è stata provata la formula di una settimana per vedere se funzionava perchè con quel sistema si sarebbero potute fare molte più cose e dal punto di vista didattico sarebbe stato più intenso anche se più faticoso visto che ogni giorno sui faceva gita e con buoni dislivelli.
Ovvio che poi per le persone è difficile prendersi una settimana di vacanzae ci son stati meno iscritti, infatti quest'anno si è tornati alla vecchia formula, che penso sia la prediletta dai vari corsi sez. del cai.
 
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