Domenica 6 maggio, classica chiusura di fine stagione con il gruppo di Skiforum. L'obiettivo principale è ovviamente la merenda a fine giornata a base vegana accompagnata da ottima acqua di sorgente TTTT), ma la giornata è lunga e c'è tempo per fare un giretto in quota.
Mi sento con Alex sabato per sapere se vuole fare solo impianti o se vuole farsi un giretto al Breithorn Occidentale come l'anno scorso e ci sta. Ma la discussione non finisce li: vengono proposte anche altre due alternative:
- Porta Nera
- Kasper Mooser
La prima la escludo perché non conosco la discesa e il meteo sembra peggiorare nel corso della giornata (in realtà rimarrà bellissimo tutto il giorno). Inoltre non sappiamo come sono le condizioni per rientrare a Furi.
La seconda...Urca urca, è anni che la sento nominare. Ho provato a cercare su internet maggiori informazioni sulla discesa trovando solo un paio di relazioni (tutte le altre sono di alpinismo). Immagino sia una via poco frequentata visto tutto quello che c'è attorno.
Si tratta di una bella linea che scende dritta per dritta verso l'Italia dalla vetta del Breithorn Centrale. Il tutto ripido (almeno per noi, per altri sicuramente è una passeggiata), ma non esposto e senza particolari rischi oggettivi, al di fuori del ghiacciaio. Una relazione parla di pendenza tra 40°/45°, l'altra tra 45°/50°: la verità starà nel mezzo?
Kasper Mooser (foto scattata al ritorno)
Insomma, la valutiamo fattibile con buona neve. Decidiamo quindi di puntare alla Kaspar Mooser, quantomeno di arrivarci sotto. Qualora non la reputassimo fattibile, teniamo l'Occidentale come meta alternativa.
Ritrovo alle 6.30 a Vicolungo io Alex e Mell (che si unirà al resto del gruppo SF). Arrivati a Cervinia il meteo è ottimo: grand blue, come direbbero i francesi. Becchiamo già qualche altro skifoso al parcheggio ma tiriamo dritti a caccia della prima benna.
Alle 9.10 siamo in cammino verso il Piccolo Cervino per le piste deserte (ancore ancora chiuse, idem la funivia del Piccolo Cervino). In totale una ventina di persone pelli-muniti: considerato l'affollamento medio del Breithorn Occidentale, oggi non c'è in giro nessuno
In poco meno di un'ora siamo svalichiamo al colle in direzione del Plateau sotto i Breithorn. Il panorama...E' sempre un gran bel panorama! E' già visibile la nostra meta: da lontano, sembra messa bene. Quantomeno non si vede ghiaccio a vista. Piccola pausa ristoratrice e puntiamo alla base della nostra parete, seguendo la traccia dapprima in comune con il Breithorn Occidentale e successivamente che porta verso la Porta Nera.
Breithorn Occidentale
Alex in marcia (via Kasper Mooser a sinistra, Breithorn Orientale in centro, a destra si intravedono Roccia Nera e Lyskamm Occidentale)
Arriviamo alla base della parete: che dire, la pendenza a vederla c'è tutta! La terminale sembra ben chiusa: si intravede un po' solamente verso il grosso seracco che la delimita. Ramponi, sci in spalla, picca e via, cominciamo la salita. Neve dapprima sfondosa prima della terminale (penso subito che se è così giriamo i tacchi dopo 50m), ma per fortuna la situazione cambia subito e la neve migliora, permettendo una buona progressione.
Il primo pezzo dalla terminale a superare i seracchi la parete è bella in piedi.
Passato il seracco la pendenza molla un po'.
Fatica...
Per poi riprendere ancora a crescere nuovamente e rimanere costante fino in cima. Non ho grande esperienza di ripido, quindi non saprei dire la reale pendenza. Mi limito a dire che per me (e penso anche per Alex ) era ripido!
Arriviamo a 50metri dalla vetta ma la situazione cambia drasticamente da un passo all'altro: si sfonda fino quasi alla coscia, neve riportata. Stop immediato e ci prepariamo per la discesa. Pazienza per la vetta, ma assolutamente impensabile continuare.
Questa una foto di repertorio (luglio 2012, Breithorn Occidentale) del panorama che ci avrebbe atteso.
Riusciamo a ricavare un piazzola comoda per mettere sci e tavola e siam pronti per la discesa.
Relax (si far per dire) pre-discesa (Alex, recupera un casco però )
Siamo consapevoli che la neve è ottima, ma c'è comunque sempre un po' di tensione per le prime curve "psicologiche".
Vado io o vai te?
3, 2, 1...
Go!
Ma poi la paura passa e ci godiamo una bellissima discesa in un ambiente da favola!
Unica nota dolente: una piccola colata umida staccata dal nostro passaggio in uscita poco sopra la terminale, senza conseguenze per fortuna.
Ci ha fatto comunque riflettere che forse siamo scesi un po' tardi per il periodo (12.30 inizio discesa). Vista l'esposizione della parete, penso che in questo periodo sia da anticipare di un paio d'ore. Una piccola lezione, cercheremo di farne buon uso.
Si rimettono le pelli e si ritorna verso il Piccolo Cervino, con il mal di testa martellante che incalza (due litri d'acqua finiti in 4 ore: questa cosa la devo risolvere in qualche modo ). Ma con un panorama di tutto rispetto!
E' finita? Certo che no! Discesona dal Piccolo Cervino fino a Plain Maison. Se in alto la neve tiene ancora, man mano che si scende si fa sci nautico
Ci ricongiungiamo con il resto del gruppone SF, birrone, torniamo a Plateau e via per l'ultima discesa della giornata fino a Cervinia paese (il rientro ha messo a dure prova le mia gambe HIHI).
Ed ecco il vero obiettivo della giornata (con un bel po' di facce conosciute del forum).
Ed è solo inizio maggio
Mi sento con Alex sabato per sapere se vuole fare solo impianti o se vuole farsi un giretto al Breithorn Occidentale come l'anno scorso e ci sta. Ma la discussione non finisce li: vengono proposte anche altre due alternative:
- Porta Nera
- Kasper Mooser
La prima la escludo perché non conosco la discesa e il meteo sembra peggiorare nel corso della giornata (in realtà rimarrà bellissimo tutto il giorno). Inoltre non sappiamo come sono le condizioni per rientrare a Furi.
La seconda...Urca urca, è anni che la sento nominare. Ho provato a cercare su internet maggiori informazioni sulla discesa trovando solo un paio di relazioni (tutte le altre sono di alpinismo). Immagino sia una via poco frequentata visto tutto quello che c'è attorno.
Si tratta di una bella linea che scende dritta per dritta verso l'Italia dalla vetta del Breithorn Centrale. Il tutto ripido (almeno per noi, per altri sicuramente è una passeggiata), ma non esposto e senza particolari rischi oggettivi, al di fuori del ghiacciaio. Una relazione parla di pendenza tra 40°/45°, l'altra tra 45°/50°: la verità starà nel mezzo?
Kasper Mooser (foto scattata al ritorno)
Insomma, la valutiamo fattibile con buona neve. Decidiamo quindi di puntare alla Kaspar Mooser, quantomeno di arrivarci sotto. Qualora non la reputassimo fattibile, teniamo l'Occidentale come meta alternativa.
Ritrovo alle 6.30 a Vicolungo io Alex e Mell (che si unirà al resto del gruppo SF). Arrivati a Cervinia il meteo è ottimo: grand blue, come direbbero i francesi. Becchiamo già qualche altro skifoso al parcheggio ma tiriamo dritti a caccia della prima benna.
Alle 9.10 siamo in cammino verso il Piccolo Cervino per le piste deserte (ancore ancora chiuse, idem la funivia del Piccolo Cervino). In totale una ventina di persone pelli-muniti: considerato l'affollamento medio del Breithorn Occidentale, oggi non c'è in giro nessuno
In poco meno di un'ora siamo svalichiamo al colle in direzione del Plateau sotto i Breithorn. Il panorama...E' sempre un gran bel panorama! E' già visibile la nostra meta: da lontano, sembra messa bene. Quantomeno non si vede ghiaccio a vista. Piccola pausa ristoratrice e puntiamo alla base della nostra parete, seguendo la traccia dapprima in comune con il Breithorn Occidentale e successivamente che porta verso la Porta Nera.
Breithorn Occidentale
Alex in marcia (via Kasper Mooser a sinistra, Breithorn Orientale in centro, a destra si intravedono Roccia Nera e Lyskamm Occidentale)
Arriviamo alla base della parete: che dire, la pendenza a vederla c'è tutta! La terminale sembra ben chiusa: si intravede un po' solamente verso il grosso seracco che la delimita. Ramponi, sci in spalla, picca e via, cominciamo la salita. Neve dapprima sfondosa prima della terminale (penso subito che se è così giriamo i tacchi dopo 50m), ma per fortuna la situazione cambia subito e la neve migliora, permettendo una buona progressione.
Il primo pezzo dalla terminale a superare i seracchi la parete è bella in piedi.
Passato il seracco la pendenza molla un po'.
Fatica...
Per poi riprendere ancora a crescere nuovamente e rimanere costante fino in cima. Non ho grande esperienza di ripido, quindi non saprei dire la reale pendenza. Mi limito a dire che per me (e penso anche per Alex ) era ripido!
Arriviamo a 50metri dalla vetta ma la situazione cambia drasticamente da un passo all'altro: si sfonda fino quasi alla coscia, neve riportata. Stop immediato e ci prepariamo per la discesa. Pazienza per la vetta, ma assolutamente impensabile continuare.
Questa una foto di repertorio (luglio 2012, Breithorn Occidentale) del panorama che ci avrebbe atteso.
Riusciamo a ricavare un piazzola comoda per mettere sci e tavola e siam pronti per la discesa.
Relax (si far per dire) pre-discesa (Alex, recupera un casco però )
Siamo consapevoli che la neve è ottima, ma c'è comunque sempre un po' di tensione per le prime curve "psicologiche".
Vado io o vai te?
3, 2, 1...
Go!
Ma poi la paura passa e ci godiamo una bellissima discesa in un ambiente da favola!
Unica nota dolente: una piccola colata umida staccata dal nostro passaggio in uscita poco sopra la terminale, senza conseguenze per fortuna.
Ci ha fatto comunque riflettere che forse siamo scesi un po' tardi per il periodo (12.30 inizio discesa). Vista l'esposizione della parete, penso che in questo periodo sia da anticipare di un paio d'ore. Una piccola lezione, cercheremo di farne buon uso.
Si rimettono le pelli e si ritorna verso il Piccolo Cervino, con il mal di testa martellante che incalza (due litri d'acqua finiti in 4 ore: questa cosa la devo risolvere in qualche modo ). Ma con un panorama di tutto rispetto!
E' finita? Certo che no! Discesona dal Piccolo Cervino fino a Plain Maison. Se in alto la neve tiene ancora, man mano che si scende si fa sci nautico
Ci ricongiungiamo con il resto del gruppone SF, birrone, torniamo a Plateau e via per l'ultima discesa della giornata fino a Cervinia paese (il rientro ha messo a dure prova le mia gambe HIHI).
Ed ecco il vero obiettivo della giornata (con un bel po' di facce conosciute del forum).
Ed è solo inizio maggio