Perché i cannoni sparaneve non sono autorotanti?

Sì ma questo ripeto è valido SOLO per quelli mobili che una volta posizionati non hai modo di regolarli ma quelli su torre o braccio li muovi eccome... e su una macchina che ti consuma fino a 20 kW a regime non pesa molto l'energia utilizzata per muovere una tantum il generatore.

Esempio pratico sono quelle ventole posizionate al bivio tra due piste dove prima si inneva la pista A e poi la B, quindi finito il primo innevamento si fa ruotare il generatore. Così come più semplicemente le ventole su torre in caso di cambiamento della direzione del vento puoi ruotarle con facilità. Vedi le foto/webcam che ho postato prima.


Ad esempio nei TF10 su carrello il brandeggio è automatico: https://www.technoalpin.com/smc/bfc5c3d4e728a598ce49b09e70a5ea5e89dd2cc0.pdf
Mentre inclinazione della turbina e rotazione orizzontale possono essere automatici o manuali, un esempio con il Titan3.0 https://www.demaclenko.com/it/macchine-a-ventola/titan-3-0/41-1168.html
 
Grazie a tutti (e soprattutto a fla5, che è stato il più dettagliato ed esaustivo) per la valanga di risposte ;)

Se non ho capito male, i cannoni moderni potrebbero tranquillamente ruotare intorno all'asse verticale e regolare pure l'alzo in modo del tutto automatico, mentre stanno funzionando.

Mi rimane però ancora oscuro il motivo perché questa loro funzionalità non venga sfruttata appieno, per avere lo strato di neve già distribuito sulla pista e accelerare il successivo lavoro del gattista. Che poi è uno dei plus che la Technoalpin menziona nella brochure linkata da fla5: "La lunga gittata e la propagazione ad ampio raggio consentono di distribuire la neve in modo uniforme sulla pista, semplificandone così la preparazione"

Il rischio di ribaltamento del supporto del cannone, a causa della forza di reazione innescata dai getti d'acqua pressurizzata, poteva in effetti essere una spiegazione plausibile. La primissima foto della brochure di TA mostra però un cannone che sta lavorando ruotato di circa 45° e il carrellino a cui è vincolato non sembra fare una piega, nonostante le esili gambette-trivella con cui è ancorato al terreno :D

Non sapevo che l'acqua si depositasse a terra solo parzialmente ghiacciata e questo potrebbe essere un altro valido motivo per far riposare il monterozzo di quasi-neve, prima di spargerlo in giro. Però, riflettendo sulla conduzione termica, la massa di quasi-neve non può che cedere il calore rilasciato dalla propria solidificazione al terreno e all'aria che le stanno sotto e sopra (probabilmente più al primo che alla seconda, data la conducibilità nettamente superiore). A pari volume, un monterozzo compatto ha però poca superficie di scambio, mentre un "lenzuolo" sottile ne avrebbe molta di più e dunque completerebbe la propria cristallizzazione molto più velocemente.

Quindi la spiegazione che mi pare più plausibile (se il cannone lavora mentre la pista è aperta) è che i gestori del comprensorio siano terrorizzati dall'idea che gli sciatori di passaggio spazzolino verso valle o danneggino in qualche modo (pressandolo? liquefacendolo per attrito? ...) il manto uniforme che si sta accumulando, obbligando poi il gattista a lavorare comunque di pala, per riposizionare la neve dove serviva. Se le cose stanno effettivamente così, fare accumulare la neve in un monterozzo sbarrato o recintato in qualche modo potrebbe essere il minore dei danni, anche se poi c'è da fare una sacco di lavoro di sbancamento e spargimento ...

Buona notte a tutti!
 
quasi tutti i nuovi cannoni sono brandeggiabili a piacere, ad inizio stagione si fanno sempre mucchi grandi e circoscritti per dare meno esposizione possibile ad eventuali piovute o il sole se in posti particolarmente esposti, a stagione iniziata sono scelte degli innevatori, con un mucchio circoscritto oltre ad avere la possibilità di lasciarlo decantare se necessario perché ha lavorato a temperature marginali, (l'acqua scola in profondità anziché evaporare e creare ghiaccio in superfice) il gattista riesce a spargere lo spessore desiderato (20/30 cm ad esempio) con precisione su tutta la pista sapendo esattamente la quota del terreno circostante al mucchio. Su piste strette non usano mai il brandeggio per evitare che la neve finisca fuori pista
 
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