Camper

Perchè questa convinzione?
E' abbastanza noto che le amministrazioni locali non sono esattamente, diciamo, amichevoli verso i camper...
Perché è evidente che è ridicolo obbligare un mezzo come un camper a rinunciare all'efficienza del motore diesel. D'altro canto, ha perfettamente senso vietare la circolazione all'interno dei centri urbani. Poi ribadisco che questa è solo la mia opinione su cosa sarebbe più sensato fare ;)
 
Do ragione ad entrambi nel senso che spesso leggo di multe assurde: tipo gente che viene multata perchè ha lasciato la finestra aperta quando, prove fotografiche alla mano, non è vero; senza scomodare i parcheggi perchè con quelli si aprirebbe un mondo.
Dall'altra parte mi rendo conto che vietare la circolazione nei centri urbani, specie per bussolotti come i camper, specie nei nostri centri urbani spesso angusti, ha un suo senso.

Comunque il discorso ne concatena anche altri.
Per esempio che con il gasolio ridotto ad un numero molto basso di utenze (per lo più professionali) i distributori con il diesel caleranno drasticamente.
Recentemente ho letto un articolo che coinvolge momentaneamente solo la Norvegia ma che in futuro coinvolgerà anche il resto dell'Europa: negli ultimi 2 anni il numero di immatricolazioni di auto elettriche ha superato tutte le altre messe insieme.
Questo sta comportando una progressiva dimunizione delle pompe di gasolio e il trend non può che essere al ribasso.
Organizzare un viaggio di migliaia di km con l'incognita dei distributori è un handicap non da poco.
Sarà necessario pianificare attentamente le fermate, sperando di essere assistiti con precisione da Google Maps et simila; trovarsi con un distributore chiuso e/o sguarnito di diesel potrebbe rappresentare un ostacolo insormontabile.

Ciao
 
Do ragione ad entrambi nel senso che spesso leggo di multe assurde: tipo gente che viene multata perchè ha lasciato la finestra aperta quando, prove fotografiche alla mano, non è vero; senza scomodare i parcheggi perchè con quelli si aprirebbe un mondo.
Dall'altra parte mi rendo conto che vietare la circolazione nei centri urbani, specie per bussolotti come i camper, specie nei nostri centri urbani spesso angusti, ha un suo senso.

Comunque il discorso ne concatena anche altri.
Per esempio che con il gasolio ridotto ad un numero molto basso di utenze (per lo più professionali) i distributori con il diesel caleranno drasticamente.
Recentemente ho letto un articolo che coinvolge momentaneamente solo la Norvegia ma che in futuro coinvolgerà anche il resto dell'Europa: negli ultimi 2 anni il numero di immatricolazioni di auto elettriche ha superato tutte le altre messe insieme.
Questo sta comportando una progressiva dimunizione delle pompe di gasolio e il trend non può che essere al ribasso.
Organizzare un viaggio di migliaia di km con l'incognita dei distributori è un handicap non da poco.
Sarà necessario pianificare attentamente le fermate, sperando di essere assistiti con precisione da Google Maps et simila; trovarsi con un distributore chiuso e/o sguarnito di diesel potrebbe rappresentare un ostacolo insormontabile.

Ciao

Un appunto su un unico punto: non prendere il Nord Europa come modello in questo caso, in quanto:

- il circolante e' storicamente basso con kilometraggi medi bassissimi
- gli incentivi per le auto elettriche in Norvegia sono stati micidialmente alte
- il trasporto su gomma ha un tasso bassissimo, non minimamente comparabile con Italia, Francia e Germania

Non userei quei paesi come "benchmark"

Per il resto, leggo con molto interesse.
 
Grazie Max.
Sono consapevole che in Norvegia sono più avanti rispetto a noi ma lo scenario scandinavo va preso, più che come esempio attuale, come una visione (non certo esatta ma verosimile al 90%) sul futuro del resto d'Europa.

Ciao
 
VW ha presentato il nuovo Caddy, compreso il nuovo California.

Hanno dismesso la versione a metano. Solo diesel e benzina.

Quindi... Boh, un po' controcorrente
 

.

Ritornando al discorso Norvegia ... come ebbi già a dire in un' altra discussione, non va presa a modello.
La Norvegia ha sempre avuto (a partire dall' inzio del '900) un enorme surplus elettrico, per cui la loro industria è finalizzata a utilizzare l' energia elettrica.
Non per altro la Norsk Hydro è uno dei leader mondiali nella produzione di alluminio e in altri settori industriali dove la richiesta di energia è altissima, tutte le case sono riscaldate e in tutte le case si cucina con l' energia elettrica. Le distese di serre illuminate che si vedono atterrando in un qualche aeroporto fanno poi impressione ...
Olio e gas prodotti dai giacimenti nel Mare del Nord li vendono e parte dei proventi finiscono nel "fondo per le future generazioni", che è uno dei global funds più attivi.

In Italia, con la produzione di olio è qualche punto percentuale del fabbisogno, di gas non arriva al 20% del fabbisogno, l' idroelettrico confinato alle regioni alpine e impossibilitato a crescere per questioni ambientali (e meno male, dico io), per cui le scelte non possono che essere diverse.
:D

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...Hanno dismesso la versione a metano. Solo diesel e benzina.

Quindi... Boh, un po' controcorrente

C'è stato questo ripensamento del gruppo VAG sul metano ...
Da quanto mi è stato raccontato, produrre un' auto che va anche a metano costa di più che una che va solo a benzina o gasolio (e non si vende ad un prezzo sufficentemente maggiorato). Ma soprattutto non riduce la quantità di CO2 emessa, per cui la totalità emessa dalla gamma non cala e non permette di rispettare le normative europee cui i costruttori devono/dovranno sottostare. Anche l' idea di comprare diritti da chi produce biogas non sembra cambiare la prospettiva.
:D

P.S. Mio genero quest' autunno aveva comprato usato in Germania un Caddy con la traformazione a camper (letto matrimoniale, Webasto, frigo, impianto 220V ...). Lo ha rimesso a nuovo e venduto prima ancora di finirlo.
 
Questo sta comportando una progressiva dimunizione delle pompe di gasolio e il trend non può che essere al ribasso.
Organizzare un viaggio di migliaia di km con l'incognita dei distributori è un handicap non da poco.
Sarà necessario pianificare attentamente le fermate, sperando di essere assistiti con precisione da Google Maps et simila; trovarsi con un distributore chiuso e/o sguarnito di diesel potrebbe rappresentare un ostacolo insormontabile.
Mi sembra un discorso inverosimile: perché mai dovrebbe addirittura sparire il gasolio alla pompa? E i camion non viaggiano più, fosse anche che le auto non lo utilizzeranno (mi auguro tra molti anni)?

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- il circolante e' storicamente basso con kilometraggi medi bassissimi

- il trasporto su gomma ha un tasso bassissimo, non minimamente comparabile con Italia, Francia e Germania

Da cosa si può dedurre che il chilometraggio medio in Norvegia (hai scritto nord Europa, ma vabbè) è bassissimo?
Quando ci sono stato ho visto un gran traffico ed in Norvegia senza auto non si va da nessuna parte. Poi sono "quattro gatti" loro, quindi forse sì che è per questo che in tante zone c'è poco traffico.

Il governo spingerà anche sull'acquisto di auto elettriche ma è cosa comune, lungo tutta l'estensione del paese, notare che le "modeste" casette norvegesi avranno sì anche un'auto elettrica intestata al proprietario ma direi che quasi la metà di esse ha un camper lungo oltre sette metri parcheggiato davanti a casa, camper che immagino non vada né a benzina né a corrente.

Infatti in tutti i paesi scandinavi c'è un traffico di camper con targa locale incredibile e non sono tutti noleggiati da turisti: può darsi che magari facciano pochi chilometri in macchina ma appena c'è il weekend mettono in moto in camper e si tolgono di casa, camper che negli ultimi anni hanno un po' rimpiazzato anche lassù le tradizionali roulotte.
 
Il concetto di usato automobilistico è molto diverso dal concetto di usato camper.
Prendendo oggi una macchina da 70000€ fra 10 anni, se la tieni bene, te ne danno forse 10000.
Prendendo oggi un camper da 70000€ fra 10 anni, se lo tieni bene, te ne danno anche più di 30000.
Da questo puoi capire che un camper ha vita molto più lunga.
Non sono infrequenti gli incontri con camper di oltre 20 anni.
Fra 20 anni sono certo che il diesel non sarà sparito ma il circolante sarà talmente basso che temo i distributori saranno davvero pochi.
Ovviamente è un mio ragionamento, sarei ben felice di essere smentito.

Ciao
 
Sabato pomeriggio ho posto la questione ad un venditore di una concessionaria camper del padovano ottenendo risposte elusive e poco rassicuranti, ho comunque apprezzato la serietà e l'onestà nel ammettere di non sapere come comportarsi verso un futuro rientro di un usato bloccato da eventuali normative poco permissive.

Ho comunque commesso un errore.
Avrei potuto proporgli di assicurarmi il prezzo di un suo riacquisto dell'usato a x anni.

Ammetto candidamente che il mezzo proposto, l'allestimento, gli optional e l'offerta economica erano allettanti.
Se non ci fosse l'incognita futura sul diesel probabilmente avremmo firmato.

Ciao

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Mi sembra un discorso inverosimile: perché mai dovrebbe addirittura sparire il gasolio alla pompa? E i camion non viaggiano più, fosse anche che le auto non lo utilizzeranno (mi auguro tra molti anni)?

Infatti il mio ragionamento si complica proprio in prospettiva futura e il futuro è (ingiustamente) targato diesel free; in un mondo bislacco dove ovviamente le pompe di gasolio saranno pochine.
Quando compro un macchina nuova valuto se la prevedo di tenerla molti anni o no (ovviamente il ragionamento è fatto fuori da eventuali imprevisti).
Se la devo tenere per molti anni la personalizzo ben bene e non guardo cosa ne sarà di lei sul lungo perchè so che comunque il suo mercato sarà di pochi soldi.
Diversamente se credo di doverla tenere pochi anni mi adeguo all'assenza di optional "superflui" e soprattutto controllo il suo valore usato in rapporto agli anni.
Un camper lo tieni tanti anni più di un'automobile ma se un vettura dopo 10-15 anni ha un valore irrisorio rispetto all'acquisto di un nuovo, un camper è diverso.
Se spendi oggi 70000€, fra 10-15 anni (trattandolo bene) non ne prendi meno di 30000€.
Quindi è un "investimento" abbastanza resistente e il futuro acquisto di un nuovo è certamente meno gravoso.
Se l'usato in questione viene penalizzato dalle normative il suo valore scende, c'è il rischio di ritrovarsi con un pugno di mosche e un mezzo che non può circolare in molte più zone.

Ciao
 
Mi sembra un discorso inverosimile: perché mai dovrebbe addirittura sparire il gasolio alla pompa? E i camion non viaggiano più, fosse anche che le auto non lo utilizzeranno (mi auguro tra molti anni)?

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Da cosa si può dedurre che il chilometraggio medio in Norvegia (hai scritto nord Europa, ma vabbè) è bassissimo?
Quando ci sono stato ho visto un gran traffico ed in Norvegia senza auto non si va da nessuna parte. Poi sono "quattro gatti" loro, quindi forse sì che è per questo che in tante zone c'è poco traffico.

Il governo spingerà anche sull'acquisto di auto elettriche ma è cosa comune, lungo tutta l'estensione del paese, notare che le "modeste" casette norvegesi avranno sì anche un'auto elettrica intestata al proprietario ma direi che quasi la metà di esse ha un camper lungo oltre sette metri parcheggiato davanti a casa, camper che immagino non vada né a benzina né a corrente.

Infatti in tutti i paesi scandinavi c'è un traffico di camper con targa locale incredibile e non sono tutti noleggiati da turisti: può darsi che magari facciano pochi chilometri in macchina ma appena c'è il weekend mettono in moto in camper e si tolgono di casa, camper che negli ultimi anni hanno un po' rimpiazzato anche lassù le tradizionali roulotte.

Lavoro nell'automotive e lavoriamo tantissimo con i dati relativi al circolante europeo, i criteri fondamentali per noi sono:

- eta' del circolante
- chilometraggio medio

Ci sono aziende che forniscono questi dati - facendoseli pagare a caro prezzo - e quindi da quello traggo questa che non e' farina del mio sacco, riporto solo analisi fatte da altri.

Il chilometraggio medio, l'eta' del circolante, e il numero di mezzi per abitante (sotto le 3,5 tons) e' totalmente diverso tra i paesi nordici e il resto d'Europa.
 
Ciao a tutti appassionati di sci; come voi, anche io ho una immensa passione per questo sport ma, ancor prima, per la montagna e la neve in generale; come voi, scio da quando ero bambino e faccio le mie belle settimane bianche annualmente; purtroppo abitando in città (Roma) ed avendo una certa età (46 anni) inizio a fare dei progetti per evadere dalla vita ripetitiva (soprattutto in era covid) e pensare a soluzioni per investire quel poco che uno riesce a mettere da parte e, piuttosto che tenerli in banca, vorrei investirli o in una seconda casa (molto piccola, tipo monolocale o bilocale) in montagna (trentino principalmente) o in un camper. Stiamo parlando di cifre non elevate, massimo 50-60 mila euro, quindi si parla di 30-40 mq in zone di appoggio, vicine a località famose (ad esempio ho individuato zone come la val di sole, non congestionata, ma vicina a Campiglio, Tonale, ecc.) oppure di un camper da 30-40 mila euro.
Considerando che si tratta di due tipi di investimento completamente diversi (un immobile è un investimento, una casa su ruote, non penso) voi (in modo impulsivo ma anche facendo qualche considerazione prativa) cosa scegliereste???
Premetto che non ho esperienza nel mondo dei camper, mi sono fatto una cultura negli ultimi due anni sulle varie tipologie, ma non l'ho mai affittato ed usato; provengo da decenni di vacanze in hotel/residence, non so se sarei adatto ad una vita in camper, anche se l'idea mi stuzzica parecchio (non per andare solo in campeggio, ma, se si può, fare libera).
L'appartamentino invece sarebbe una soluzione più comoda, lo affitterei quando non lo uso e, appena posso (considerando la distanza da dove abito io), lo uso in inverno e in estate.
Entrambe le soluzioni (seconda casa e camper) non me le posso permettere (e anche se potessi, non lo farei), voi cosa ne dite? In base alle vostre esperienze sia di seconde case in montagna e sia di camper.
Grazie e un saluto a tutti.
Andrea

PS: ovviamente questo discorso è legato ad una situazione post-covid (speriamo il prima possibile)
 
Come hai, giustamente, evidenziato un appartamento e’ un investimento che potrebbe garantirti anche un certo ritorno economico, il camper no.
Devi considerare anche il fatto che una seconda casa distante 700/800 km la sfrutti molto poco, il camper lo potresti utilizzare di piu’, anche per finesettimana sciistici vicino Roma.
Per capire se la vita da camper ti piace puoi affittarlo alcune volte e vedere che succede e poi potresti considerare una terza possibilita’, una seconda casa vicino a Roma ( ad es. in Abruzzo ), che useresti molto di piu’ sia per sciare sia per il resto dell’ anno e quando vuoi andare sulle alpi vai in hotel o residence, oltretutto, considerando i prezzi, vicino Roma prenderesti una casa piu’ grande.
 
Se non compri un appartamento in una stazione rinomata, non investì e non affitti. Quindi la spesa vale solo se ti innamori del posto. Per quanto riguarda il camper, sei rinchiuso in pochi metri quadri con il resto della famiglia, con poca acqua e un bagno “provvisorio” inoltre il campeggio libero non è così semplice come sembra.

Ciao
 
Concordo con ace, con quel budget nessuna delle due opzioni mi sembra un grande investimento. Fra le due ha sicuramente più senso il camper, ma devi essere sicuro che quel tipo di vacanza faccia per te. Prova ad affittarlo e vedere se ti trovi bene anche per andare a sciare
 
Mi accodo all'opinione di luca66.
700-800km di distanza per andare in una 2a casa sono tanti, troppi.
Alla fine ti stanchi e ci vai talmente poche volte che l'investimento fatto, al posto di essere una valvola di sfogo, diventa una palla al piede.
E te lo dice un tuo coetaneo, con le tue stesse idee ma con un chilometraggio oscillante tra 1/4 e 1/6 del chilometraggio che dovresti fare tu per arrivare sulle Dolomiti.

Ciao
 
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