Riscaldamento abitazioni

Qual'è la differenza con scambio sul posto?

Anche noi stiamo finendo un impianto come miabü, usando la casa solo il finesettimana ci converrebbe il ritiro dedicato piuttosto che scambio sul posto?
Cediamo tutto il prodotto e paghiamo il consumato?

Mentre invece con lo scambio sul posto immetto in rete e posso riprelevare quanto immesso e se consumo in piü pago la differenza?

Con 110% se obbligato al Ritiro Dedicato, non puoi fare scambio sul posto.

Lo scambio sul posto è un modo per "recuperare" l'energia in eccesso immessa in rete nei momenti in cui ne hai necessità. Immetti di giorno e recuperi di notte. È una sorta di compensazione, come se la rete fosse una "batteria virtuale". Ovviamente il costo di quella immessa non è uguale a quella prelevata, ma si va abbastanza in pareggio.

Il ritiro dedicato, invece, è il pagamento dell'energia immessa in rete, stop.
Quello che consumi dalla rete lo paghi normalmente, senza alcun incentivo.
Sul sito del GSE ci sono i prezzi al megawatt corrisposti ogni mese.
 
Con 110% se obbligato al Ritiro Dedicato, non puoi fare scambio sul posto.

Lo scambio sul posto è un modo per "recuperare" l'energia in eccesso immessa in rete nei momenti in cui ne hai necessità. Immetti di giorno e recuperi di notte. È una sorta di compensazione, come se la rete fosse una "batteria virtuale". Ovviamente il costo di quella immessa non è uguale a quella prelevata, ma si va abbastanza in pareggio.

Il ritiro dedicato, invece, è il pagamento dell'energia immessa in rete, stop.
Quello che consumi dalla rete lo paghi normalmente, senza alcun incentivo.
Sul sito del GSE ci sono i prezzi al megawatt corrisposti ogni mese.
Non si va in pareggio neppure lontanamente.
Ho un impianto FV con cui cedo parecchia energia alla rete, e la liquidazione eccedenze è una miseria rispetto al costo dell'energia.

Non so se questo sia legato al fatto che ho il 4° conto energia con cui comunque beneficio dell'incentivo (1 euro ogni 4kw prodotti), ma credo che la definizione assegnata al sistema "furto sul posto" sia la più corretta.

Prima, anni fa, tu avevi una vera e propria riserva di Kwh che ti venivano restituiti quando ne necessitavi, dopo questa cosa cessò, tutto a loro vantaggio.

L'impianto fa il suo dovere e non mi lamento, ma dovrebbe rendere molto di più in termini di vendita di energia.
 
Non si va in pareggio neppure lontanamente.
Ho un impianto FV con cui cedo parecchia energia alla rete, e la liquidazione eccedenze è una miseria rispetto al costo dell'energia.

Non so se questo sia legato al fatto che ho il 4° conto energia con cui comunque beneficio dell'incentivo (1 euro ogni 4kw prodotti), ma credo che la definizione assegnata al sistema "furto sul posto" sia la più corretta.

Prima, anni fa, tu avevi una vera e propria riserva di Kwh che ti venivano restituiti quando ne necessitavi, dopo questa cosa cessò, tutto a loro vantaggio.

L'impianto fa il suo dovere e non mi lamento, ma dovrebbe rendere molto di più in termini di vendita di energia.
Io sono piuttosto ignorante in materia, quindi ti chiedo, non ci sono oggi batterie tipo quella di tesla che accumulano, e ti slegano quindi in parte dalla rete? non ho mai capito bene come funzionano, ma mi verrebbe da pensare che i pannelli prima caricano la batteria, poi inviano alla rete, giusto?
 
Io sono piuttosto ignorante in materia, quindi ti chiedo, non ci sono oggi batterie tipo quella di tesla che accumulano, e ti slegano quindi in parte dalla rete? non ho mai capito bene come funzionano, ma mi verrebbe da pensare che i pannelli prima caricano la batteria, poi inviano alla rete, giusto?
Si giusto.
però è molto difficile (e non ne vale neanche la pena) staccarsi da tutto.
A dicembre (con il sole) è già molto difficile fare luce e riscaldamento solo con i pannelli e pompa di calore, figurati con una settimana di neve/pioggia.
 
Io ci sto molto bene con i miei 22/23...
Al lavoro se sono tutto il giorno in ufficio con 21° ho freddo davanti il computer.
Poi se devo sciare non mi infastidiscono i -15° ma se sono in casa mi piace godermi il calduccio.
 
Io sono piuttosto ignorante in materia, quindi ti chiedo, non ci sono oggi batterie tipo quella di tesla che accumulano, e ti slegano quindi in parte dalla rete? non ho mai capito bene come funzionano, ma mi verrebbe da pensare che i pannelli prima caricano la batteria, poi inviano alla rete, giusto?
io ho impianto da 5kw, fatto anni fa con IV conto energia. l'anno scorso avevo ottenuto finanziamento a fondo perduto regionale di 2.500 euro per acquisto batterie.
avevo un preventivo di circa 7500 euro, e considerando che non potevo usare la detrazione 50% in quanto gia incentivato col conto energia mi rimaneva un onere di 5000 euro.
forse recuperabile in 10 anni...tra l'altro la batteria non e' arrivata e all'ultimo (dicembre)mi hanno proposta alternativa tesla che costava 5000 euro in piu. ho lasciato perdere.
ora il mercato batterie e' drogato dal 110 e inoltre le batterie non ci sono o arrivano con tempi biblici. io attendo tempi migliori e calo dei costi per slacciarmi dallo scambio sul posto
 
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Io sono piuttosto ignorante in materia, quindi ti chiedo, non ci sono oggi batterie tipo quella di tesla che accumulano, e ti slegano quindi in parte dalla rete? non ho mai capito bene come funzionano, ma mi verrebbe da pensare che i pannelli prima caricano la batteria, poi inviano alla rete, giusto?

Ci sono alcuni inverter che , abbinati alla batteria, ti permettono di staccarti dalla rete.
In caso di blackout, la casa rimane comunque alimentata.

Tuttavia, non ho capito se questa cosa sia legale in Italia.
Perché se un operatore sta lavorando sulla rete, durante un blackout, potrebbe essere esposto a rischi dovuti all'immissione accidentale di energia in rete.
Almeno così la ho intesa.

Io l'unica cosa che ho fatto mettere, al momento, è una linea dedicata batteria-inverter-pompe ad immersione.
Così, in caso di blackout dovuti a temporali, la pompa può funzionare e non c'è rischio di eventuali allagamenti nella zona interrata.

Comunque Tesla come batteria è superata, essendo in AC (corrente alternata).
Le migliori batterie sono in DC (corrente continua): molto più performanti, longeve e con meno perdite di energia.
BYD e Huawei sono ottimi prodotti, così come gli inverter Fronius, Solaredge e Huawei.
 
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Io personalmente con le valvole termostatiche tengo a 20,5 soggiorno, cucina e studio... 22 i bagni e 18 la camera da letto.
Gli infissi sono fondamentali. Vivo in una mansarda e due anni fa ho messo tutti gli infissi e i velux a triplo vetro e ho visto un risparmio di almeno un terzo.
Adesso stiamo ristrutturando lo stabile, purtroppo essendo edificio storico non abbiamo potuto cappottare e usufruire del 110. Però rifaremo il tetto al 65% con una coibentazione seria (adesso c'è dispersione notevole) e autonomamente sto coibentando internamente le pareti esposte all'esterno e sul vano scale.
Onestamente a fine lavori credo/spero di scendere di un altro terzo.
Ho un impianto autonomo a metano con caldaia a condensazione con sonda esterna che lo fa girare alla temperatura di mandata minima per tenere le temperature impostate in casa. Sostanzialmente, tranne quando manco da casa per tanti giorni, gira sempre.
Due anni fa spendevo circa 800 euro di gas annui, con le modifiche ai serramenti sono sceso a 550, ora con i lavori speravo di scendere sotto i 400 anche se col rincaro del gas i conti dovrò iniziare a farli in metri cubi perché ormai i raffronti della spesa dall'anno scorso a questo non hanno più senso.
 
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Si giusto.
però è molto difficile (e non ne vale neanche la pena) staccarsi da tutto.
A dicembre (con il sole) è già molto difficile fare luce e riscaldamento solo con i pannelli e pompa di calore, figurati con una settimana di neve/pioggia.
Non hai capito il senso della mia domanda...
Non ho detto di staccarsi da tutto, ma di mettere una batteria tra pannello e rete per accumulare, così da non doverla sempre chiedere alla rete, ma solo quando serve
 
Ci sono alcuni inverter che , abbinati alla batteria, ti permettono di staccarti dalla rete.
In caso di blackout, la casa rimane comunque alimentata.

Tuttavia, non ho capito se questa cosa sia legale in Italia.
Perché se un operatore sta lavorando sulla rete, durante un blackout, potrebbe essere esposto a rischi dovuti all'immissione accidentale di energia in rete.
Almeno così la ho intesa.

Io l'unica cosa che ho fatto mettere, al momento, è una linea dedicata batteria-inverter-pompe ad immersione.
Così, in caso di blackout dovuti a temporali, la pompa può funzionare e non c'è rischio di eventuali allagamenti nell'interdato in caso di temporale.

Comunque Tesla come batteria è superata, essendo in AC (corrente alternata).
Le migliori batterie sono in DC (corrente continua): molto più performanti, longeve e con meno perdite di energia.
BYD e Huawei sono ottimi prodotti, così come gli inverter Fronius, Solaredge e Huawei.
Ho capito e ti ringrazio delle info...
Io l'unica esperienza che ho di pannello è in una baracca in collina che prima alimentavo a generatore, ma da 15 anni ormai ho un pannellino, una batteria al gel da 150A e un inverter, così da coprire le scarse necessità che ho quando vado la, ovvero un paio di luci e una presa per attaccare musica o telefoni, è un impianto ridicolo ma se penso che ha 15 anni solo quel che ho risparmiato di benzina del generatore me lo sono pagato 6 volte.
Capisco che in casa sia decisamente più complicato
 
Ho capito e ti ringrazio delle info...
Io l'unica esperienza che ho di pannello è in una baracca in collina che prima alimentavo a generatore, ma da 15 anni ormai ho un pannellino, una batteria al gel da 150A e un inverter, così da coprire le scarse necessità che ho quando vado la, ovvero un paio di luci e una presa per attaccare musica o telefoni, è un impianto ridicolo ma se penso che ha 15 anni solo quel che ho risparmiato di benzina del generatore me lo sono pagato 6 volte.
Capisco che in casa sia decisamente più complicato

Sisi è piuttosto complicato.
Anche perché non tutti gli inverter permettono di usare varie funzionalità.
Oggi ci sono gli inverter ibridi (fatti per gestire le batterie) che lavorano in sinergia con un meter, installato sul quadro principale di casa, che dialoga con l'inverter per distribuire i carichi.

Esempio: se sto producendo con i pannelli 2kW, ma la casa richiede 4kW, il meter lo comunica all'inverter che sfrutta la batteria per coprire i 2kW mancanti (sempre che la batteria sia carica).

Sono sistemi davvero interessanti dal punto di vista tecnico, tanto che me ne sono appassionato.
Se ben studiati, potrebbero garantire un'autonomia energetica del 100% per 8/9 mesi all'anno.
L'unico neo è il costo, speriamo che col tempo possano essere più accessibili.
 
Sono sistemi davvero interessanti dal punto di vista tecnico, tanto che me ne sono appassionato.
Se ben studiati, potrebbero garantire un'autonomia energetica del 100% per 8/9 mesi all'anno.
L'unico neo è il costo, speriamo che col tempo possano essere più accessibili.
Eh si, senza dubbio interessante, per i costi temo che col tempo e il trend del costo dell'elettricità, diventeranno più vantaggiosi senza per questo calare di prezzo.
 
A pochi mesi fa, con i preventivi che giravano, secondo me non valeva la pena la batteria.
Erano molto care.

Ora con il rincaro mostruoso dell'energia, bisognerebbe fare bene i calcoli.

Aggiungo tuttavia che per legge in Italia non puoi stare in isola, cioè far funzionare l'impianto se sulla rete non c'e' corrente.
E la legge prevedeva che se invece volevi stare in isola, quindi alimentato SOLo dai pannelli, non accedevi al conto energia.

La prima cosa è, come han detto, per motivi di sicurezza (almeno cosi' sapevo).
Ci aggiungerei che secondo me è per evitare che qualcuno faccia il furbo, ma questo è un mio pensiero.
 
Io personalmente con le valvole termostatiche tengo a 20,5 soggiorno, cucina e studio... 22 i bagni e 18 la camera da letto.
Gli infissi sono fondamentali. Vivo in una mansarda e due anni fa ho messo tutti gli infissi e i velux a triplo vetro e ho visto un risparmio di almeno un terzo.
Adesso stiamo ristrutturando lo stabile, purtroppo essendo edificio storico non abbiamo potuto cappottare e usufruire del 110. Però rifaremo il tetto al 65% con una coibentazione seria (adesso c'è dispersione notevole) e autonomamente sto coibentando internamente le pareti esposte all'esterno e sul vano scale.
Onestamente a fine lavori credo/spero di scendere di un altro terzo.
Ho un impianto autonomo a metano con caldaia a condensazione con sonda esterna che lo fa girare alla temperatura di mandata minima per tenere le temperature impostate in casa. Sostanzialmente, tranne quando manco da casa per tanti giorni, gira sempre.
Due anni fa spendevo circa 800 euro di gas annui, con le modifiche ai serramenti sono sceso a 550, ora con i lavori speravo di scendere sotto i 400 anche se col rincaro del gas i conti dovrò iniziare a farli in metri cubi perché ormai i raffronti della spesa dall'anno scorso a questo non hanno più senso.

Noi in casa non saliamo mai (o quasi) sopra i 19°.
E stiamo benissimo: la notte scende anche poco sopra i 17°.

Ma non ci saliamo per scelta, anche se l'edificio essendo anni '30 ha una forte dispersione, oltretutto siamo a tetto e quello disperde moltissimo.

Ora poi vista la situazione ci stiamo scaldando (grazie al bel tempo) solo con gli split alimentati dai pannelli FV, quindi a costo zero.

Pero' sinceramente fanno un tipo di caldo che niente ha a che vedere con il calore dei radiatori in ghisa.
Quest'ultimo è troppo migliore.

Negli anni '30 gli edifici non dovevano rispondere a canoni energetici stringenti, e quindi in questo senso fanno pena, ma ho un pavimento in cotto e un tetto in travi a vista che non sfarei neppure sotto tortura:)
 
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