Freeride e valanghe

afratton

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Girando in rete ,tra Youtube e siti specializzati, ho trovato molti video e foto di valanghe provocate da sciatori e snowboardisti . Ora apro questa discussione in quanto mi sorgono alcuni dubbi sulla "tecnica del fuoripista " usata attualmente.

Dunque ,io ho iniziato a sciare a 3 anni ( anno 1980 ) grazie ad uno zio guida alpina e membro del soccorso alpino . Tra i primi concetti base mi ha insegnato che non si taglia mai il pendio per lunghi tratti, anzi sia la salita che la discesa vanno fatte con strette serpentine ,possibilmente passando vicino a punti dove la neve ha buona presa .

Ora guardando questi video si vedono sti simpaticoni che scendono con ampi e allegri curvoni ,nel bel mezzo del pendio smuovendo metri cubi di neve ad ogni curva.
Poi si lamentano che restano sotto ....
 
Girando in rete ,tra Youtube e siti specializzati, ho trovato molti video e foto di valanghe provocate da sciatori e snowboardisti . Ora apro questa discussione in quanto mi sorgono alcuni dubbi sulla "tecnica del fuoripista " usata attualmente.

Dunque ,io ho iniziato a sciare a 3 anni ( anno 1980 ) grazie ad uno zio guida alpina e membro del soccorso alpino . Tra i primi concetti base mi ha insegnato che non si taglia mai il pendio per lunghi tratti, anzi sia la salita che la discesa vanno fatte con strette serpentine ,possibilmente passando vicino a punti dove la neve ha buona presa .

Ora guardando questi video si vedono sti simpaticoni che scendono con ampi e allegri curvoni ,nel bel mezzo del pendio smuovendo metri cubi di neve ad ogni curva.
Poi si lamentano che restano sotto ....

Guarda, su quello della salita sarebbe anche da litigare molto. Noi diciamo le tracce della salita con poca diagonale e molte conversioni son "francesi" (mentre gli svizzeri tenderebbero a sfruttare di piu' il terreno cioe' diagonali lunghi e - relativamente - poche conversioni).

Se avessi il dubbio riguardo la stabilita' del pendio che stai salendo, poco cambia se la sali a molte conversioni e poca diagonale o vice versa; anzi, la conversione quasi certamente e' il punto di massima incisione sul manto nevoso. Quindi, teoricamente, rischieresti anche di piu'. Non considerando manco il fatto poi che con poca diagonale distanza di sicurezza nada . . .

Ma non e' questo il punto: Se hai il dubbio, allora la traccia di salita e' semplicemente quella sbagliata qualsivoglia sia la tua tecnica di salita!

In discesa curvoni o curvette non fanno granche' di differenza. Anche qui vale che bisogna scegliere giusto!
 
Secondo te ,tagliare da parte a parte un pendio di 300 metri di larghezza per poi ripassare 50 metri sotto al nostro precedente taglio non è differente dallo scendere diretti con una serpentina molto stretta ,diciamo tenendo una larghezza di un paio di metri ?
Io pratico esclusivamente sci alpinismo ,e certe linee che si vedono in giro non le farei mai ..
 
Secondo te ,tagliare da parte a parte un pendio di 300 metri di larghezza per poi ripassare 50 metri sotto al nostro precedente taglio non è differente dallo scendere diretti con una serpentina molto stretta ,diciamo tenendo una larghezza di un paio di metri ?
Io pratico esclusivamente sci alpinismo ,e certe linee che si vedono in giro non le farei mai ..

Se il pendio e' sicuro, no. Se non lo e' e' sbagliato comunque salirlo. Poi come detto, in teoria la conversione e' piu' critica della diagonale perche' l'impatto e' maggiore. Fai te . . .
 
Boh guarda ,a me scialpinisti esperti han sempre detto di non far tagli simili .
Io sto parlando di scendere eh ,non di salire . Nel salire si cerca sempre la linea con meno carico a monte ( se possibilie ) . Se trovo una foto adatta provo a postarla con indicate le tracce che intendo
 

.

Al corso di nivologia mi hanno detto che un pendio innevato è come un vetro puoi tagliarlo dove e come vuoi (in verticale, di traverso o in obliquo) "senza problemi" se però tocchi il punto debole del manto parte tutto.
Mi hanno detto che i carichi sono più alti in salita che in discesa (salvo cadute).
E comunque bisogna anche dire che molti video di FR vengono fatti in Alaska dove la nostra conoscenza serve a poco.
 
Non intendevo i video FR Pro ,ma quelli amatoriali . Ce ne sono alcuni che appena li vedi dici "ma che caxxo passano di lì ? è logico che parte la valanga " . You Tube ne è pieno .
 
Boh guarda ,a me scialpinisti esperti han sempre detto di non far tagli simili .
Io sto parlando di scendere eh ,non di salire . Nel salire si cerca sempre la linea con meno carico a monte ( se possibilie ) . Se trovo una foto adatta provo a postarla con indicate le tracce che intendo

Ma non eri te a dire
Tra i primi concetti base mi ha insegnato che non si taglia mai il pendio per lunghi tratti, anzi sia la salita che la discesa vanno fatte con strette serpentine ,possibilmente passando vicino a punti dove la neve ha buona presa .
????
 
Si ,hai ragione,ho scritto anche la salita ma il mio discorso riguarda piu la tecnica di discesa visto quello che molti riescono a tirarsi dietro quando scendono da un pendio .
Per avere degli esempi basta scrivere "valanga "o Avalanche" .
 
dubbi sulla tattica di discesa

in sostanza la domanda è:
in discesa è meglio veloce leggero fluido aperto oppure lento pesante saltato controllato?

trattasi forse di questione meramente filosofica (scuole di pensiero)....
oppure (come credo) la tecnica di discesa da adottare dipende dalla specifica situazione qui-ora?

:Y
 
in sostanza la domanda è:
in discesa è meglio veloce leggero fluido aperto oppure lento pesante saltato controllato?

trattasi forse di questione meramente filosofica (scuole di pensiero)....
oppure (come credo) la tecnica di discesa da adottare dipende dalla specifica situazione qui-ora?

:Y

:shock:



mamma mia....stai proprio peggiorando....(vedi discorso fatto in funivia....) :D
 
Il concetto espresso da Zenbo qui sotto, spiega perfettamente il problema e risponde a tutti i dubbi degli utenti.

Al corso di nivologia mi hanno detto che un pendio innevato è come un vetro puoi tagliarlo dove e come vuoi (in verticale, di traverso o in obliquo) "senza problemi" se però tocchi il punto debole del manto parte tutto.

In effetti, un pendio innevato e sovraccaricato è proprio come una superficie di vetro, se uno sciatore imprime il proprio peso su punti forti non accade nulla, se invece si taglia (in qualsiasi direzione) la superficie passando velocemente arrivando al punto debole, si stacca tutto come fosse uno vetro.
La sezione di pendio soggetta a distaccamento è gia ben delineata, naturalmente non ai nostri occhi ma sotto il manto nevoso, esistono dei punti critici come se fossero proprio delle microfratture, questi, delineano gia la porzione soggetta a distaccamento.
In discesa non si può far nulla, è inutile cercare delle linee potenzialmente migliori e paradossalmente, risulterà migliore effettuare una discesa diretta e stretta (pur imprimendo più pressione) che una ampia, questo perchè il campo di discesa sarà più circoscritto e piccolo diminuendo la possibilità di andare a toccare i vari punti critici posti sul pendio. Per la salita vale lo stesso discorso, più si prendono linee lunghe e tagliate e più si ha la possibilità di passare sui punti critici soggetti a distaccamento.

Naturalmente rimangono sempre le stesse regole:
Attenzione agli sbalzi di temperatura;
Attenzione sui pendii sovraccaricati;
Attenzione sui pendii molti ripidi;
Attenzione sui pendii esposti ad un maggior irraggiamento solare;
Controllare sempre il tipo di manto nevoso su cui si scia;
Controllare il pendio e la sua conformazione;
Attenzione sui pendii molto larghi ed ampi perchè la neve può non riuscire a legarsi in grosse zone;
Attenzione anche ai pendii stretti e chiusi dove, effetti di vento tipo venturi possono causare o agevolare il distaccamento.
 
Il concetto espresso da Zenbo qui sotto, spiega perfettamente il problema e risponde a tutti i dubbi degli utenti.

Originariamente inviata da zenbo77
Al corso di nivologia mi hanno detto che un pendio innevato è come un vetro puoi tagliarlo dove e come vuoi (in verticale, di traverso o in obliquo) "senza problemi" se però tocchi il punto debole del manto parte tutto.
. . . .

E cosa ho cercato di spiegare disperatamente a polvo polvo ed altri? A proposito di hot spot ???????????
 
secondo me la velocità e fluidità in discesa sono un bene

sovraccarichi di meno il pendio perchè freni di meno....e poi in casi di distacco se vai forte è più facile uscirne....non sempre riesce ma se scendi a curvette non esci sicuro
 
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