Kaliningrad
Kayakçı-ı ekrem
Inizio la fotocronaca autocitandomi dal post "Dove sto sciando ...":
"Due considerazioni sulle Porte del Sole: per quanto attiene soprattutto ai due comprensori di Champéry e Avoriaz, il Creatore non poteva inventarsi nulla di più perfetto, di più adatto alla pratica dello sci.
Però, gli umani hanno fatto poi la loro per trasformare questi luoghi magnifici in formicai brulicanti di fiamminghi, danesi e metà della popolazione del Devonshire, senza considerare che non ho mai visto località sciistiche interamente invase da torme di principianti: oltre ai bambini delle scuole di sci, intendo.
Sto sciando quasi interamente in fuori e bordo pista, tritati quanto volete ma sempre meglio delle gobbe placcate vetro."
Direi che questo dice quasi tutto su ciò che c'era da dire su questo gettonatissimo megacomprensorio transfrontaliero.
Per il resto, segnalo di avere percorso praticamente tutti e quattro i comprensori di Champéry, dov'ero basato, Avoriaz, Châtel e Morgins, salvo il lato di quest'ultima stazione che confina con Châtel in quanto interamente privo di neve. Essendo stato solo tre giorni in quelle zone, inizialmente mi era dispiaciuto di non avere avuto il tempo di visitare anche Morzine e Les Gets, anch'esse facenti parti delle Portes du Soleil. Col senno di poi, invece, tornato a casa ho parlato con amici che la settimana prima erano stati proprio a Les Gets e ho appreso che questi prendevano tutti i giorni la macchina fino ad Avoriaz per sciare praticamente nelle stesse zone dove ho sciato io. Alla domanda: "perché l'avete fatto?", questi hanno replicato: "perché Les Gets e Morzine sono brutti" (e con "brutti" intendevano "brutti come luoghi in cui sciare non come luoghi in cui soggiornare"). Premesso che non ricordo fotocronache relative a queste due ultime località, motivo per cui non ho altri elementi per giudicare la bontà (sciistica) o meno delle stesse, mi è parso strano che due stazioni così famose in campo sciatorio venissero bellamente snobbate e saltate via a piè pari da chi soggiornava proprio là. Potrei un giorno voler tornare nelle Porte del Sole per provare anche le due stazioni rimaste orfane della mia visita? Chi sa, vedremo, ma per ora è più un no che un sì, tanto più che la ricerca di sempre nuovi bassifondi prende un bel po' di tempo e mi appare sempre più come prioritaria ai fini del mio curriculum.
^ Plan des pistes
^ La velocissima (5 min) e capiente (125 posti) funivia che porta gli sciatori ai 1936 m di quota della Croix-de-Culet (costruita nel 1987 da Garaventa,- trentasette anni e non li dimostra - portata oraria 1000 p/h, dislivello 899 m). Da notare che non vi sono piste che scendono in paese. In alternativa, dalla stazione inferiore della funivia si può prendere un bus navetta che in dieci minuti porta gli sciatori alla base della seggiovia Grand Paradis: con quella e una seconda seggiovia si arriva esattamente dove arriva anche la funivia. I vantaggi delle seggiovia sono due: (1) se c'è neve si può scendere fino a valle con gli sci (quando ci sono stato io non c'era neve) (2) se ci sono epidemie (c'erano) si rischia meno che stando inscatolati nella va' e vieni.
^ La stazione superiore della funivia
^ Il trenino su gomma che fa il giro del paese con sosta anche alla stazione della funivia
^ Panorama dal paese
^ Panorama dalla Croix-de-Culet
^ La seggiovia di collegamento tra la bassa Grand Paradis e la Croix-de-Culet
^ La sciovia svizzera Cuboré si trova nel versante fisicamente francese di Avoriaz
"La frontiera tra la Svizzera e la Francia, nel Cantone del Vallese e specialmente nel comprensorio sciistico delle Portes du Soleil, non sempre segue la linea dello spartiacque ma, per motivi a me per ora ignoti, in alcuni punti se ne diparte. Un'aberrazione del genere salta facilmente all'occhio quando lo spartiacque corre su una cresta d'alta montagna, come nel caso della zona tra Champéry e Avoriaz, dove esso traccia un confine fisico netto e ben definito. È sorprendente, quindi, trovarsi a sciare nel versante di Avoriaz ben al di sotto delle vette che verosimilmente separano la Francia dall'Elvezia e vedere a un certo punto, segnatamente alla stazione inferiore della sciovia Cuboré, una bandiera rossocrociata e un cartello "Benvenuti in Svizzera".
^ La cresta di confine (fisico) tra Francia e Svizzera
^ Piccolo esempio delle gobbe francesi
^ Avoriaz. Passandoci in mezzo (nel mio caso: prima con una seggiovia, poi anche cogli sci) ci si accorge che il rivestimento degli edifici che da lontano, come in un miraggio, sembrava legno ... è effettivamente legno.
^ La prima sciovia alla francese avvistata. Purtroppo non sono in tante da queste parti (un po' meglio a Châtel ma in zona principianti)
^ Il famoso "muro svizzero" dall'alto. È vero che le gobbe sono "importanti", è vero che la ripidità c'è tutta (anche se non si percepisce bene dalle foto) ma è anche vero che passando dai lati (nel mio caso a sinistra guardando giù) la discesa è più agevolmente sciabile in quanto la neve è più sfatta (cioè non straghiacciata) e le gobbe assomigliano meno a un mare in burrasca.
^ Il muro svizzero veduto dal basso, cioè dalla Svizzera
^ Piste a Champéry
^ A Champéry arriva anche un treno vero: la stazione è contigua a quella della funivia
^ Piste nel settore Morgins. Per la prima volta un po' di firn, ma tanto, troppo caldo
^ Belle montagne color miele al tramonto
"Due considerazioni sulle Porte del Sole: per quanto attiene soprattutto ai due comprensori di Champéry e Avoriaz, il Creatore non poteva inventarsi nulla di più perfetto, di più adatto alla pratica dello sci.
Però, gli umani hanno fatto poi la loro per trasformare questi luoghi magnifici in formicai brulicanti di fiamminghi, danesi e metà della popolazione del Devonshire, senza considerare che non ho mai visto località sciistiche interamente invase da torme di principianti: oltre ai bambini delle scuole di sci, intendo.
Sto sciando quasi interamente in fuori e bordo pista, tritati quanto volete ma sempre meglio delle gobbe placcate vetro."
Direi che questo dice quasi tutto su ciò che c'era da dire su questo gettonatissimo megacomprensorio transfrontaliero.
Per il resto, segnalo di avere percorso praticamente tutti e quattro i comprensori di Champéry, dov'ero basato, Avoriaz, Châtel e Morgins, salvo il lato di quest'ultima stazione che confina con Châtel in quanto interamente privo di neve. Essendo stato solo tre giorni in quelle zone, inizialmente mi era dispiaciuto di non avere avuto il tempo di visitare anche Morzine e Les Gets, anch'esse facenti parti delle Portes du Soleil. Col senno di poi, invece, tornato a casa ho parlato con amici che la settimana prima erano stati proprio a Les Gets e ho appreso che questi prendevano tutti i giorni la macchina fino ad Avoriaz per sciare praticamente nelle stesse zone dove ho sciato io. Alla domanda: "perché l'avete fatto?", questi hanno replicato: "perché Les Gets e Morzine sono brutti" (e con "brutti" intendevano "brutti come luoghi in cui sciare non come luoghi in cui soggiornare"). Premesso che non ricordo fotocronache relative a queste due ultime località, motivo per cui non ho altri elementi per giudicare la bontà (sciistica) o meno delle stesse, mi è parso strano che due stazioni così famose in campo sciatorio venissero bellamente snobbate e saltate via a piè pari da chi soggiornava proprio là. Potrei un giorno voler tornare nelle Porte del Sole per provare anche le due stazioni rimaste orfane della mia visita? Chi sa, vedremo, ma per ora è più un no che un sì, tanto più che la ricerca di sempre nuovi bassifondi prende un bel po' di tempo e mi appare sempre più come prioritaria ai fini del mio curriculum.
^ Plan des pistes
^ La velocissima (5 min) e capiente (125 posti) funivia che porta gli sciatori ai 1936 m di quota della Croix-de-Culet (costruita nel 1987 da Garaventa,- trentasette anni e non li dimostra - portata oraria 1000 p/h, dislivello 899 m). Da notare che non vi sono piste che scendono in paese. In alternativa, dalla stazione inferiore della funivia si può prendere un bus navetta che in dieci minuti porta gli sciatori alla base della seggiovia Grand Paradis: con quella e una seconda seggiovia si arriva esattamente dove arriva anche la funivia. I vantaggi delle seggiovia sono due: (1) se c'è neve si può scendere fino a valle con gli sci (quando ci sono stato io non c'era neve) (2) se ci sono epidemie (c'erano) si rischia meno che stando inscatolati nella va' e vieni.
^ La stazione superiore della funivia
^ Il trenino su gomma che fa il giro del paese con sosta anche alla stazione della funivia
^ Panorama dal paese
^ Panorama dalla Croix-de-Culet
^ La seggiovia di collegamento tra la bassa Grand Paradis e la Croix-de-Culet
^ La sciovia svizzera Cuboré si trova nel versante fisicamente francese di Avoriaz
"La frontiera tra la Svizzera e la Francia, nel Cantone del Vallese e specialmente nel comprensorio sciistico delle Portes du Soleil, non sempre segue la linea dello spartiacque ma, per motivi a me per ora ignoti, in alcuni punti se ne diparte. Un'aberrazione del genere salta facilmente all'occhio quando lo spartiacque corre su una cresta d'alta montagna, come nel caso della zona tra Champéry e Avoriaz, dove esso traccia un confine fisico netto e ben definito. È sorprendente, quindi, trovarsi a sciare nel versante di Avoriaz ben al di sotto delle vette che verosimilmente separano la Francia dall'Elvezia e vedere a un certo punto, segnatamente alla stazione inferiore della sciovia Cuboré, una bandiera rossocrociata e un cartello "Benvenuti in Svizzera".
Curiosità geografiche naturali e antropiche - O vero come si divertono i Nerd skifosi
Interessante la prima foto, che mostra la distribuzione delle montagne più alte dell' Etna sulle alpi. Si nota quanto i gruppi montani siano predominanti in questa distribuzione, 50 - 100 kilometri di nulla e poi un gruppo con 15 cime. Noto che frequento una delle poche zone in cui questa...
www.skiforum.it
^ La cresta di confine (fisico) tra Francia e Svizzera
^ Piccolo esempio delle gobbe francesi
^ Avoriaz. Passandoci in mezzo (nel mio caso: prima con una seggiovia, poi anche cogli sci) ci si accorge che il rivestimento degli edifici che da lontano, come in un miraggio, sembrava legno ... è effettivamente legno.
^ La prima sciovia alla francese avvistata. Purtroppo non sono in tante da queste parti (un po' meglio a Châtel ma in zona principianti)
^ Il famoso "muro svizzero" dall'alto. È vero che le gobbe sono "importanti", è vero che la ripidità c'è tutta (anche se non si percepisce bene dalle foto) ma è anche vero che passando dai lati (nel mio caso a sinistra guardando giù) la discesa è più agevolmente sciabile in quanto la neve è più sfatta (cioè non straghiacciata) e le gobbe assomigliano meno a un mare in burrasca.
^ Il muro svizzero veduto dal basso, cioè dalla Svizzera
^ Piste a Champéry
^ A Champéry arriva anche un treno vero: la stazione è contigua a quella della funivia
^ Piste nel settore Morgins. Per la prima volta un po' di firn, ma tanto, troppo caldo
^ Belle montagne color miele al tramonto
Ultima modifica: