31 OTTOBRE 2007
PROLOGO
E' notte fonda ormai.
Sono ormai quasi le 02.00 di notte ed io sono ancora qui a cercare di preparare la roba da portare via. La famiglia dorme ed io mi arrabatto nel cercare i pile e la roba da sci da infilare nella valigia. Sembra facile, forse per voi che abitate al nord è semplice, ma io vivo a Firenze, alcuni di voi lo sanno da tempo, e vivere in una delle più belle città del mondo, se vuoi andare a sciare, comporta dei problemi: "dove diavolo ho messo i mutandoni da sbarco stile normandia, perbacco, il meteo segnala -5 ed io non riesco a trovare nemmeno un paio di calzini per affrontare il freddo"
Sto moccolando, in silenzio, per non disturbare la famiglia, non posso svegliarla, già il partire ha creato non pochi problemi al tran tran del quieto vivere.
Sono un appassionato di montagna, lo ammetto, penso di essere in colpa a lasciare per 5 giorni madre e figlio ed andare a divertirmi; la logistica è contro di me. Possessori di una sola macchina, ho dovuto noleggiare un auto per permettere alla moglie di non essere reclusa in casa, giustamente anche loro hanno le loro esigenze ma...lasciamo perdere e ritorniamo alla nostra valigia.
Infilo quello che trovo in una borsa, tanto sono sicuro che qualcosa lascio di sicuro, ma il morale è alle stelle, vorrà dire che mi scalderò con quello!!!
La voglia di rivedere alcuni miei amici conosciuti sulla neve e la gioia di conoscerne altri mi crea uno stato di euforia, adrenalina che scorre e che ti permette anche di passare la notte in bianco a pensare alla prima sciata della stagione, al picco di montagna irradiato dal sole, alla compagnia di persone piacevoli, alla stanchezza che la sera, dopo una giornata sugli sci, ti pervade...sono tante le immagini che ti stordiscono ed ognuna di loro è piacevole.
In un topic di skiforum si parla "perchè ti piace la montagna": non ho mai inserito una mia risposta, forse perchè la troverei incompleta. Non sono più giovane e conosco la montagna da diverso tempo, in molteplici aspetti: adesso mi diverto a sciare, prima, da giovane, mi divertivo a viverci, inverno ed estate, conoscendola nei suoi molteplici aspetti, arrampicavo, scalavo, camminavo insieme a lei, cercando di comprenderla ed assecondarla; quando ho capito che lei, la montagna, non ama essere conquistata ho smesso di "performarla" ma ho cercato di integrarmi in lei, assaporando quello che lei riesce a darti, in ogni momento ed in ogni luogo.
Ma stiamo divagando, ritorniamo alla partenza.
Perbacco, è ormai mattina (questa storia dell'ora solare non mi hai mai convinto), devo andare a riposare, domani mi aspetta un lungo viaggio, di diverse ore e completamente da solo.
Infinitosci ha mandato a tutti noi delle indicazioni di percorso, ma io non ho il navigatore in macchina e sulla cartina ripasso il percorso: ho solo capito che ad Innsbruck devo stare sulla destra per prendere la autobahn giusta, dopo uscita 39. Spero di non sbagliare.
Continuo a moccolare; abitando a Firenze, è più facile trovare una maglietta sbracciata che la tuta da sci, e la notte è ormai arrivata, le streghe sono già in viaggio ed i vampiri stanno azzannando le loro prede: mi devo sbrigare, l'alba è prossima ormai e devo mettere sci e scarponi in macchina: almeno quelli mi serviranno.
Sono ormai le 3.15 di notte e sta piovendo di brutto: mi sorge un dubbio: non è che il meteo ha sbagliato ?
PROLOGO
E' notte fonda ormai.
Sono ormai quasi le 02.00 di notte ed io sono ancora qui a cercare di preparare la roba da portare via. La famiglia dorme ed io mi arrabatto nel cercare i pile e la roba da sci da infilare nella valigia. Sembra facile, forse per voi che abitate al nord è semplice, ma io vivo a Firenze, alcuni di voi lo sanno da tempo, e vivere in una delle più belle città del mondo, se vuoi andare a sciare, comporta dei problemi: "dove diavolo ho messo i mutandoni da sbarco stile normandia, perbacco, il meteo segnala -5 ed io non riesco a trovare nemmeno un paio di calzini per affrontare il freddo"
Sto moccolando, in silenzio, per non disturbare la famiglia, non posso svegliarla, già il partire ha creato non pochi problemi al tran tran del quieto vivere.
Sono un appassionato di montagna, lo ammetto, penso di essere in colpa a lasciare per 5 giorni madre e figlio ed andare a divertirmi; la logistica è contro di me. Possessori di una sola macchina, ho dovuto noleggiare un auto per permettere alla moglie di non essere reclusa in casa, giustamente anche loro hanno le loro esigenze ma...lasciamo perdere e ritorniamo alla nostra valigia.
Infilo quello che trovo in una borsa, tanto sono sicuro che qualcosa lascio di sicuro, ma il morale è alle stelle, vorrà dire che mi scalderò con quello!!!
La voglia di rivedere alcuni miei amici conosciuti sulla neve e la gioia di conoscerne altri mi crea uno stato di euforia, adrenalina che scorre e che ti permette anche di passare la notte in bianco a pensare alla prima sciata della stagione, al picco di montagna irradiato dal sole, alla compagnia di persone piacevoli, alla stanchezza che la sera, dopo una giornata sugli sci, ti pervade...sono tante le immagini che ti stordiscono ed ognuna di loro è piacevole.
In un topic di skiforum si parla "perchè ti piace la montagna": non ho mai inserito una mia risposta, forse perchè la troverei incompleta. Non sono più giovane e conosco la montagna da diverso tempo, in molteplici aspetti: adesso mi diverto a sciare, prima, da giovane, mi divertivo a viverci, inverno ed estate, conoscendola nei suoi molteplici aspetti, arrampicavo, scalavo, camminavo insieme a lei, cercando di comprenderla ed assecondarla; quando ho capito che lei, la montagna, non ama essere conquistata ho smesso di "performarla" ma ho cercato di integrarmi in lei, assaporando quello che lei riesce a darti, in ogni momento ed in ogni luogo.
Ma stiamo divagando, ritorniamo alla partenza.
Perbacco, è ormai mattina (questa storia dell'ora solare non mi hai mai convinto), devo andare a riposare, domani mi aspetta un lungo viaggio, di diverse ore e completamente da solo.
Infinitosci ha mandato a tutti noi delle indicazioni di percorso, ma io non ho il navigatore in macchina e sulla cartina ripasso il percorso: ho solo capito che ad Innsbruck devo stare sulla destra per prendere la autobahn giusta, dopo uscita 39. Spero di non sbagliare.
Continuo a moccolare; abitando a Firenze, è più facile trovare una maglietta sbracciata che la tuta da sci, e la notte è ormai arrivata, le streghe sono già in viaggio ed i vampiri stanno azzannando le loro prede: mi devo sbrigare, l'alba è prossima ormai e devo mettere sci e scarponi in macchina: almeno quelli mi serviranno.
Sono ormai le 3.15 di notte e sta piovendo di brutto: mi sorge un dubbio: non è che il meteo ha sbagliato ?