Roberto1978
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L'uragano ha toccato la città, danni per 30 miliardi di dollari
Declassato da categoria 5 a categoria 1. Gli esperti: "Il peggio è passato"
Paura, macerie e allagamenti
ma New Orleans sopravvive a Katrina
Divelta parte del tetto del Superdome, rifugio per 9000 persone
Crollate alcune costruzioni, in alcune strade cumuli di detriti
NEW ORLEANS - New Orleans è riuscita a sopravvivere a Katrina. Chi ha potuto, è fuggito, l'ottanta per cento degli abitanti. Ma in tanti hanno atteso l'arrivo dell'uragano in città, cercando riparo nello stadio Superdome il cui tetto, invece, è stato parzialmente scoperchiato dalla furia dei venti. E invaso dell'acqua, che dal cielo e dalle fogne intasate ha fatto irruzione in alcuni quartieri della città, proveniente anche dagli argini, infranti, del sistema di dighe che protegge la città, quasi interamente sotto il livello del Mississippi. New Orleans, che per la prima volta in quarant'anni è stata colpita direttamente da un uragano, è sopravvissuta grazie anche a una 'sterzata' dell'ultimo minuto di Katrina, declassato fino alla categoria 1 (era partito dalla 5, la più alta) che ha scongiurato un impatto ancora più devastante sulla città.
"Il peggio è passato". Per gli esperti "il peggio è passato", anche se Katrina può ancora fare vittime e danni. La perturbazione ha solo sfiorato l'obiettivo più esposto, New Orleans. Poco prima di toccare terra, ha leggermente piegato verso Est, correggendo la rotta da Nord-Ovest a Nord-Est e lasciandosi a sinistra la capitale del jazz: quartieri allagati e strutture abbattute, ma il disastro non è stato totale. Insomma, non c'è stato il paventato milione di senzatetto. L'uragano, che ancora prima di toccare terra era sceso dalla categoria 5 (la massima) alla 4, è poi declinato fino alla categoria 1 con venti di poco al di sopra dei 150 chilometri orari.
Il persorso. L'occhio dell'uragano aveva toccato, verso le 6 locali (le 13 italiane) la Grand Isle, un'isola di fronte alla Louisiana. Tre ore dopo era sulla terraferma, con venti verso Nord-Est a 230 chilometri orari. Alle 5.02 locali è saltata la luce al SuperDome, lo stadio dove circa novemila persone hanno trovato rifugio, soprattutto poveri, homeless e quanti non potevano o non volevano lasciare la città. In azione i generatori.
Paura per il tetto. Momento di apprensione quando il vento ha fatto volare via tratti della copertura dello stadio: si sono creati grossi squarci nel soffitto, tra i cinque e i sette metri, dai quali è entrata la pioggia, con grandi disagi ma senza alcun rischio.
Katrina si sposta. Lasciate New Orleans e Gulfport - che a un certo punto ne è stato l'epicentro - Katrina s'è spostata su Mississippi ed Alabama. Nelle prossime ore avanzerà verso il Tennessee, a Nord, dove si temono trombe d'aria fino a 250 chilometri orari.
I danni. La furia dell'uragano è stata intensa, a tratti devastante: alberi abbattuti, case scoperchiate, imbarcazioni strappate agli ormeggi e sbattute sulla costa, semafori e insegne divelti. Sulla riva sinistra del Mississippi, all'altezza di New Orleans, è crollata una costruzione, ma si ignora se vi siano vittime. A Jackson Square, nel French Quarter, due querce sono cadute sulla St. Louis Cathedral, danneggiando una statua del Cristo. A Gulfport, alcune persone sono state soccorse in un appartamento travolto dal tetto di un palazzo vicino. Video amatoriali mostrano cumuli di macerie in alcune strade e centinaia di finestre infrante da vento, pioggia e sbalzi di pressione.
Il bilancio. Ci vorrà tempo per fare bilanci completi di vittime e danni e per ripristinare i servizi al cento per cento. Le stime, a fini assicurativi, sono intorno ai 30 miliardi di dollari. Katrina, che aveva già fatto almeno undici vittime al primo passaggio sulla terraferma, nel Sud della Florida, ha provocato vittime anche nella fase dell'evacuazione dalla costa sul Golfo del Messico, con oltre un milione di persone in movimento verso Nord e verso il Texas.
I soccorsi. Chiese, Croce rossa e protezione civile hanno allestito centri d'accoglienza. Circa cento turisti sono rimasti bloccati, al sicuro, all'aeroporto di New Orleans, il Louis Armstrong International: fra questi, almeno sei italiani, tre coppie provenienti da Milano, Livorno e dalla provincia di Caserta. Stanno bene e non sono in pericolo.
Gli interventi dell'amministrazione Usa. Il presidente americano George W. Bush sta valutando se sbloccare una parte delle riserve petrolifere, strategiche per attenuare l'impatto di Katrina sui prezzi della benzina. Bush è informato sull'andamento dell'uragano dal capo della protezione civile degli Stati Uniti, Michael Brown. E ha dichiarato lo stato di disastro in Louisiana e Mississippi, sbloccando l'esborso di fondi federali.
Declassato da categoria 5 a categoria 1. Gli esperti: "Il peggio è passato"
Paura, macerie e allagamenti
ma New Orleans sopravvive a Katrina
Divelta parte del tetto del Superdome, rifugio per 9000 persone
Crollate alcune costruzioni, in alcune strade cumuli di detriti
NEW ORLEANS - New Orleans è riuscita a sopravvivere a Katrina. Chi ha potuto, è fuggito, l'ottanta per cento degli abitanti. Ma in tanti hanno atteso l'arrivo dell'uragano in città, cercando riparo nello stadio Superdome il cui tetto, invece, è stato parzialmente scoperchiato dalla furia dei venti. E invaso dell'acqua, che dal cielo e dalle fogne intasate ha fatto irruzione in alcuni quartieri della città, proveniente anche dagli argini, infranti, del sistema di dighe che protegge la città, quasi interamente sotto il livello del Mississippi. New Orleans, che per la prima volta in quarant'anni è stata colpita direttamente da un uragano, è sopravvissuta grazie anche a una 'sterzata' dell'ultimo minuto di Katrina, declassato fino alla categoria 1 (era partito dalla 5, la più alta) che ha scongiurato un impatto ancora più devastante sulla città.
"Il peggio è passato". Per gli esperti "il peggio è passato", anche se Katrina può ancora fare vittime e danni. La perturbazione ha solo sfiorato l'obiettivo più esposto, New Orleans. Poco prima di toccare terra, ha leggermente piegato verso Est, correggendo la rotta da Nord-Ovest a Nord-Est e lasciandosi a sinistra la capitale del jazz: quartieri allagati e strutture abbattute, ma il disastro non è stato totale. Insomma, non c'è stato il paventato milione di senzatetto. L'uragano, che ancora prima di toccare terra era sceso dalla categoria 5 (la massima) alla 4, è poi declinato fino alla categoria 1 con venti di poco al di sopra dei 150 chilometri orari.
Il persorso. L'occhio dell'uragano aveva toccato, verso le 6 locali (le 13 italiane) la Grand Isle, un'isola di fronte alla Louisiana. Tre ore dopo era sulla terraferma, con venti verso Nord-Est a 230 chilometri orari. Alle 5.02 locali è saltata la luce al SuperDome, lo stadio dove circa novemila persone hanno trovato rifugio, soprattutto poveri, homeless e quanti non potevano o non volevano lasciare la città. In azione i generatori.
Paura per il tetto. Momento di apprensione quando il vento ha fatto volare via tratti della copertura dello stadio: si sono creati grossi squarci nel soffitto, tra i cinque e i sette metri, dai quali è entrata la pioggia, con grandi disagi ma senza alcun rischio.
Katrina si sposta. Lasciate New Orleans e Gulfport - che a un certo punto ne è stato l'epicentro - Katrina s'è spostata su Mississippi ed Alabama. Nelle prossime ore avanzerà verso il Tennessee, a Nord, dove si temono trombe d'aria fino a 250 chilometri orari.
I danni. La furia dell'uragano è stata intensa, a tratti devastante: alberi abbattuti, case scoperchiate, imbarcazioni strappate agli ormeggi e sbattute sulla costa, semafori e insegne divelti. Sulla riva sinistra del Mississippi, all'altezza di New Orleans, è crollata una costruzione, ma si ignora se vi siano vittime. A Jackson Square, nel French Quarter, due querce sono cadute sulla St. Louis Cathedral, danneggiando una statua del Cristo. A Gulfport, alcune persone sono state soccorse in un appartamento travolto dal tetto di un palazzo vicino. Video amatoriali mostrano cumuli di macerie in alcune strade e centinaia di finestre infrante da vento, pioggia e sbalzi di pressione.
Il bilancio. Ci vorrà tempo per fare bilanci completi di vittime e danni e per ripristinare i servizi al cento per cento. Le stime, a fini assicurativi, sono intorno ai 30 miliardi di dollari. Katrina, che aveva già fatto almeno undici vittime al primo passaggio sulla terraferma, nel Sud della Florida, ha provocato vittime anche nella fase dell'evacuazione dalla costa sul Golfo del Messico, con oltre un milione di persone in movimento verso Nord e verso il Texas.
I soccorsi. Chiese, Croce rossa e protezione civile hanno allestito centri d'accoglienza. Circa cento turisti sono rimasti bloccati, al sicuro, all'aeroporto di New Orleans, il Louis Armstrong International: fra questi, almeno sei italiani, tre coppie provenienti da Milano, Livorno e dalla provincia di Caserta. Stanno bene e non sono in pericolo.
Gli interventi dell'amministrazione Usa. Il presidente americano George W. Bush sta valutando se sbloccare una parte delle riserve petrolifere, strategiche per attenuare l'impatto di Katrina sui prezzi della benzina. Bush è informato sull'andamento dell'uragano dal capo della protezione civile degli Stati Uniti, Michael Brown. E ha dichiarato lo stato di disastro in Louisiana e Mississippi, sbloccando l'esborso di fondi federali.