Cortina 2021 - monitoriamo i lavori in corso

Cortina mi rende sempre bipolare. Un primo me la maledice, per la scomoditá della zona, per il collegamento inesistente tra i vari suoi comprensori, e la difficolta´per arrivarci dal giro del Sella.
Peró é un´oasi, e come tale é affascinante proprio perché lí da sola, bella, immersa forse nello scenario dolomitico piú affascinante.

Da una parte vorrei tanto che lavorassero per renderla piú accessibile, dall´altra mi auguro che non la tocchino mai.
 
Ma se la nuova cabinovia dovesse sostituire sia la funivia sia la seggiovia Colfiere, 1800 p/h non sono un po' pochine? I giorni delle gare dovrebbe portare su sia gli atleti, sia gli spettatori, sia i normali sciatori che inizieranno la giornata dal centro di Cortina. Anche dopo i mondiali, con le piste rifatte e con la comodità del nuovo impianto, non si rischiano code soprattutto nei momenti di punta di accesso al comprensorio (leggesi tra le 10 e le 11.30 di mattina)?
 
Sì che sarebbero pochine però considera che la funivia attuale non arriva a 700 p/h.
Normalmente quella portata andrebbe bene. Probabilmente la predispongono per una portata superiore aumentabile successivamente.

Si tratterebbe di portare su la gente solo per lo slalom, perché per le altre discipline si arriverebbe in bus fino Piè Tofana (o al limite con la seggiovia Roncato, che andrebbe potenziata a prescindere).
 
Ma se la nuova cabinovia dovesse sostituire sia la funivia sia la seggiovia Colfiere, 1800 p/h non sono un po' pochine? I giorni delle gare dovrebbe portare su sia gli atleti, sia gli spettatori, sia i normali sciatori che inizieranno la giornata dal centro di Cortina. Anche dopo i mondiali, con le piste rifatte e con la comodità del nuovo impianto, non si rischiano code soprattutto nei momenti di punta di accesso al comprensorio (leggesi tra le 10 e le 11.30 di mattina)?

Ben pochi salgono da lì la mattina (tra l'altro da quest'anno il parcheggio è a pagamento, essendo un parcheggio 'cittadino', mentre tutti gli altri di quel versante sono gratuiti) e la pista che scende a valle non è pista da ripetute (nè mai lo sarà neanche se la potenzieranno, più che 'buffa' non potrà mai essere).

I veri flussi saranno all'intermedia di Colfiere, forse lì si potrebbe creare qualche coda (ma solo pochi giorni all'anno).
 
Le priorità dell’Anas tra circonvallazioni e difesa dalle frane

Oggi il presidente nazionale sarà a Cortina e a Belluno Salta la direttrice Rivalgo - Venas con i relativi trafori

CORTINA. Prima la messa in sicurezza della statale Alemagna, in località Acquabona, poi un primo lotto della circonvallazione di Cortina, quindi un’altra circonvallazione, a San Vito di Cadore, il superamento della stretta di Valle e lo snodo di Tai. Queste le priorità che l’Anas ha focalizzato in vista dei mondiali di sci del 2021, in base ai 100 milioni che il Governo metterà a disposizione, come prima tranche.

«Caro Roger, sono troppo pochi, il piano previsto dalla Provincia e che la Regione Veneto ha fatto proprio, presentandolo all’Anas e al Governo, mette in conto un finanziamento di 600 milioni» si è sentito rimproverare, ma amichevolmente, Roger De Menech, parlamentare del Pd, ieri mattina a Cortina, dall’assessore bellunese Gianpaolo Bottacin. «Gianpaolo – gli ha risposto il deputato bellunese -, le risorse sono quelle che sono, il sottosegretario Lotti mi ha assicurato che questa è la base di partenza, per poi salire».

De Menech si è proposto come sentinella per questo finanziamento iniziale. Osserva che in tempi di stretta, come questi, anche 100 milioni non sono pochi, e quindi sarà il caso – avverte – che tutte le istituzioni facciano squadra perché effettivamente arrivino sulle terre alte le risorse oggi necessarie, quelle realmente indispensabili per recuperare i punti neri della viabilità.

Gianni Vittorio Armani, presidente dell’Anas, a sentire sarà oggi a Cortina e Belluno per incontrare le istituzioni interessate e cercare di far quadrare il cerchio. Impresa improba. Le opere più costose non verranno stralciate dal programma, ma rinviate a tempi (finanziari) migliori.

Sono la direttrice Rivalgo Venas, con traforo della montagna e pone ai piedi del monte Rite, un’opera da oltre 200 milioni, e la circonvallazione di Longarone, sponsorizzata con forza dagli automobilisti che s’imbottigliano nei giorni di ressa, ma tenuta in città, perchè svuoterebbe il centro.

«Mi permetto solo ricordare – fa memoria l’assessore Bottacin – che Provincia e Regione hanno messo al primo posto proprio la Rivalgo Venas, quindi San Vito, e al terzo Longarone. I soldi non bastano. Si proceda, intanto, con i lavori più urgenti, perché ai mondiali mancano soltanto 5 anni. Ma queste risorse, tante o poche che siano, le vogliamo vedere. Invece – ricorda, amareggiato, Bottacin – dopo la tragedia di San Vito il sottosegretario Bressa aveva garantito che i 130 milioni richiesti per sanare quella ferita si sarebbero presto materializzati. Ma chi li ha visti?».

«Con i precedenti che abbiamo, è importante intanto partire» consiglia, anzi sollecita De Menech. «Io so, come ha garantito il sottosegretario Lotti, che il Governo vuol vincere la partita dei Mondiali, come ha vinto quella dell’Expo, e che è disponibile a spendersi. Vediamo, intanto, quali sono le priorità puntuali sulle quali incominciare a lavorare».

Andrea Franceschi, sindaco di Cortina, ha sollevato anche ieri, per l’ennesima volta, la necessità, anzi l’urgenza di trovare una soluzione definitiva per Acquabona. Da una parte c’è chi dovrà prendersi cura di contenere le frane dalla montagna, dall’altra chi dovrà mettere al riparo l’Alemagna; oggi si saprà se con una galleria paramassi o con una sopraelevata che permetta ai sassi e al fango di fare il loro percorso naturale.

De Menech e Bottacin condividono, insieme al sindaco, che proprio questo è il problema da affrontare per primo. Magari approfittando della costruzione di almeno un lotto della circonvallazione.
http://corrierealpi.gelocal.it/bell...convallazioni-e-difesa-dalle-frane-1.12833729
 

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Qualcuno ha una mappa del tracciato di questo fantomatico primo lotto che vorrebbero costruire? Fin dove arriverebbe e da dove partirebbe?
 
Mondiali, Anas e Fs pianificano i lavori

Entro un mese l’elenco delle opere stradali e il cronoprogramma dell’elettrificazione della ferrovia

CORTINA. Entro un mese l’Anas fisserà le opere necessarie per arrivare a Cortina con tranquillità in occasione dei Mondiali di sci del 2021. Ed entro un mese le Ferrovie, specificatamente Rfi, spiegheranno quale sarà il cronoprogramma dell’elettrificazione della linea esistente e quanto costerà.
Lo confermano Roger De Menech, che tiene i contatti con il Governo, l’assessore regionale Elisa De Berti che si raccordo quotidianamente con Ferrovie ed Anas, il vicepresidente della Provincia, Roberto Padrin.
«De Berti e De Menech lavorano all’unisono molto efficacemente ed i risultati si vedranno senz’altro nel corso di marzo», anticipa Padrin, confermando il calendario che prevede, per la seconda settimana di marzo, i primi incontri con Anas ed Rfi.
La Provincia ha presentato all’Anas una scaletta di opere, per Cortina, da 600 milioni di investimenti; la più importante, e più costosa (200 milioni), è la direttrice Rivalgo Venas. Bisognerà accontentarsi di alcune priorità, fa intendere De Menech, a partire probabilmente da un primo finanziamento di 100 milioni. In testa Acquabona, a seguire la circonvallazione di San Vito e il superamento di Valle, in stretto collegamento con lo sbottigliamento di Tai. In aprile, definito il programma, si procederà con la progettazione.
Intanto la società ferroviaria Rfi sta ultimando lo studio dell’elettrificazione, a partire da Castelfranco e da Conegliano. Da Castelfranco fino a Montebelluna e, da qui, verso Feltre, Belluno, Ponte nelle Alpi. Da Conegliano verso Vittorio Veneto e Ponte nelle Alpi. Un investimento, secondo indiscrezioni, da 70 milioni di euro.
Ma lo studio di Rfi arriva fino a Calalzo e, secondo le cifre che anche la Regione azzarda, attraverso l’assessore De Berti, non dovrebbe spingersi oltre i 100 milioni di euro. «È evidente che il Governo non ha le risorse per fare tutto subito – mette le mani avanti De Menech – ma, insieme alla Regione, fisseremo delle tappe, comunque per arrivare al 2021, come ha assicurato anche il presidente Zaia, fino a Calalzo».

I tempi non sono troppo stretti? Risponde De Berti: «I tecnici ci hanno detto che bastano 3 anni di lavoro». E qui s’intromette di nuovo De Menech per ricordare anche il collegamento tra Feltre e Primolano, quindi con Trento. Con il prossimo programma presentato da Rfi, De Menech si presenterò dal ministro Del Rio, altrettanto farà la Regione e sia il parlamentare del Pd che De Berti assicurano che da Roma la risposta arriverà già in aprile, al più tardi in maggio. Nel frattempo scatta la progettazione del collegamento da Calalzo a Dobbiaco, con la contemporanea ricerca delle risorse: un miliardo per progettare e realizzare. Un miliardo e 200 milioni se il treno devierà per Auronzo, anziché puntare diritto su Cortina.

Intanto Federico d’Incà, parlamentare del Movimento 5 Stelle, invita a sfruttare ogni possibile opportunità di finanziamento. «Voglio sapere se la giunta regionale ha partecipato al primo bando sui trasporti Cef la cui scadenza era fissata per il 16 febbraio – chiede il parlamentare bellunese, che ha invitato i suoi colleghi in consiglio regionale a chiedere direttamente spiegazioni, con un’interrogazione. «Questa è tra le occasioni più importanti sia per migliorare ed elettrificare la tratta ferroviaria esistente nel Bellunese, che per realizzare la nuova linea ferroviaria Calalzo-Dobbiaco e Feltre-Primolano, chiudendo il cosiddetto anello delle Dolomiti. Sono soldi che non possiamo perdere».
http://corrierealpi.gelocal.it/bell...ali-anas-e-fs-pianificano-i-lavori-1.13019183
 
Approvata la variante per la “A” del Col Drusciè

La pista sarà allargata per accogliere due tracciati destinati allo slalom speciale Modificato il perimetro dell’area per salvaguardare un biotopo a Spones

CORTINA. Arrivare a giugno con i progetti approvati e partire con i lavori in estate. Questo l'obiettivo che gli uffici comunali e provinciali si sono prefissi in vista dell'assegnazione dei Mondiali di sci 2021, in programma il 9 giugno a Cancùn con Cortina candidata unica. Il dossier è stato presentato ed inoltrato alla Fis. Gli uffici sono al lavoro per arrivare al congresso con i progetti approvati. Le modifiche principali al dossier riguardano i tracciati di gara. Abbandonato il progetto della pista Anton Sailer, che si voleva scavare sul fianco meridionale del Col Drusciè, con arrivo a Rumerlo, si è tornati all’ipotesi iniziale, di recupero del tracciato storico, degli anni Trenta, utilizzato nel 1956 per i VII Giochi invernali. Proprio su quella pista l’austriaco Sailer vinse una delle sue tre medaglie d’oro, il primo sciatore a ottenere questo risultato in una stessa edizione dei Giochi. La pista “A” sarà allargata, per poter accogliere due tracciati di slalom speciale. L’iter burocratico ha fatto un nuovo passo avanti. Il recente consiglio comunale ha infatti approvato, con l’unanimità dei nove consiglieri presenti, una variante urbanistica che modifica il perimetro di intervento, per rispettare un biotopo forestale, in località Spones de Druscié. E’ un lariceto antico, da anni lasciato alla sua naturalità, senza esbosco e interventi dell’uomo. Si trova nell’area compresa fra le due piste “A” e “B” del Col Druscié. Questa variante urbanistica è interna al comune, e non prevede la presentazione di osservazioni; dopo quindici giorni di pubblicazione entra in vigore. Altri progetti sono invece inerenti la zona del traguardo, a ridosso della strada comunale che da Colfiere arriva al lago Ghedina. Sono interventi che miglioreranno comunque l’offerta di Cortina, nello sci, a prescindere dai Mondiali. Si sta progettando un tunnel, per evitare l’attuale incrocio di strada e pista; si guarda ad una ampia e attrezzata zona d’arrivo della gara, accanto alla stazione intermedia di una nuova cabinovia, che andrebbe a sostituire il primo tronco della attuale funivia “Freccia nel cielo” e la obsoleta seggiovia biposto da Colfiere alla sommità del colle. Giovedì inoltre in comune si terrà la conferenza di servizi, convocata dalla Provincia, per il progetto di allargamento di un tratto della pista Canalone in Tofana, presentato dalla Ista. «L'obiettivo», spiega l'assessore all'Urbanistica Stefano Verocai, «è arrivare a giugno coi progetti approvati. L'iter è a buon punto in quanto sono state fatte piccole modifiche al dossier precedente. In Provincia è già anche avviata la pratica di Valutazione di impatto ambientale. Se tutto procederà liscio, per giugno i progetti saranno approvati e in estate potranno cominciare i lavori».
http://corrierealpi.gelocal.it/bell...-variante-per-la-a-del-col-druscie-1.13094714
 
«Una nuova Alemagna per i Mondiali»

Manginelli conferma: «Individuati 42 punti critici, interverremo solo dopo il via libera da parte del territorio».

CORTINA. I primi cantieri Anas?
«Partiranno il prossimo anno e per i campionati mondiali di sci saranno ovviamente tutti completati». Parola di Gabriella Manginelli, capo del Compartimento Anas del Veneto. Una donna di poche parole che - dicono coloro che la conoscono - la parola che dà sa anche mantenerla.
Anzitutto, conferma che l'Anas investirà 140 milioni per migliorare la statale 51 di Alemagna in vista dei mondiali di Cortina?
«Confermo che i primi 70 milioni sono già presenti nel Programma di investimenti 2016-2019».
E gli altri 70?
«Non ho ragione di ritenere che il Governo non ce li darà, considerate le assicurazioni che ha dato per i Mondiali».
Sa perché glielo chiediamo? La signora Alessandra Buzzo, sindaco di Santo Stefano di Cadore e presidente dell'Unione montana teme...
«Teme che i fondi di Coltrondo possano essere dirottati verso l'Alemagna? Non sarà e non potrà essere così. Sono due canali diversi».
Per tranquillizzare sindaco Buzzo e valligiani, possiamo dire che la galleria paramassi, attesa già per l'anno scorso, vedrà presto la luce?
«Senz'altro il prossimo anno. C'è stata la necessità di una puntuale progettazione. E della condivisione con tutte le istituzioni locali. Confermo che va avanti la progettazione per la galleria di Coltrondo. Le relative risorse ci sono già».
Da dove comincerete con i cantieri sull'Alemagna?
«Abbiamo individuato 42 punti critici. Cominceremo dai nodi più semplici da affrontare».
Quelli di minor spesa?
«No, quelli di più semplice condivisione con gli enti locali. Posso assicurare che non metteremo mano a un metro di statale senza una condivisione con le comunità locali».
Gli interventi più complessi saranno rimandati nel tempo in attesa dei fondi?
«Ripeto: le risorse che ci sono le investiremo nei tempi più rapidi, ma dobbiamo fare i conti con una progettazione che richiede le più diverse autorizzazioni, anzi prima ancora la condivisione di tutti i soggetti interessati».
Ammetterà che fra i punti più neri ci sia la situazione di Acquabona. Ancora nei giorni scorsi l'assessore Gianpaolo Bottacin della Regione ha sollecitato più rapidità.
«Ecco appunto un intervento complesso che esige una concertazione delicata. Considerate le risorse a disposizione, non faremo né il viadotto né la galleria; ci vogliono troppi soldi e anche tempi lunghi. Metteremo in sicurezza la statale con opere adeguate, compatibili con le disponibilità finanziarie. Ma, ribadisco, opere senz'altro adeguate».
Per esempio?
«Per evitare le esondazioni in pianura si costruiscono i bacini di laminazione...».
Vuol dire che ad Acquabona realizzerete invasi di contenimento della frana?
«Esattamente. Opere, si badi, che non sono di nostra competenza, ma di altri enti, per cui c'è la necessità di procedere di comune accordo».
Consideriamo un altro punto nero: Longarone. Il piano non prevede la circonvallazione della città?
«No, perché costerebbe troppo, sarebbe invasiva e non so se la comunità locale sarebbe d'accordo. Provvederemo a migliorare l'intersezione tra la statale 51 e la regionale 251 della Val Zoldana attraverso la creazione di una corsia preferenziale per chi deve prendere l'autostrada».
Conferma anche che adeguerete le barriere di protezione laterali della strada e che tra Longarone e la galleria di Termine di Cadore costruirete nuove curve ad ampio raggio protette da barriere paramassi?
«Sì, tutto questo e altro ancora. Quando parlavo di concertazione, mi riferivo anche alla necessità di concordare con gli enti locali i tempi dei cantieri, perché è evidente che non ne possiamo aprire 10 contemporaneamente: bloccheremmo la mobilità».
Le mini circonvallazioni di Tai, Valle e Borca di Cadore...
«Transiterebbero in galleria, mentre per San Vito di Cadore pensiamo a una strada a valle del centro abitato, che costeggerebbe il torrente Boite per un chilometro e mezzo».
La circonvallazione di Cortina?
«È allo studio un primo stralcio di variante a Zuel di Cortina».
Quindi nessuna grande opera?
«Si è detto che i Mondiali di Cortina devono essere green. L'Anas non provocherà nessun impatto. Siamo i primi a non volerlo. E, in ogni caso, rispetteremo fino in fondo le raccomandazioni che, appunto, ci hanno fatto le istituzioni locali».
A qualcuno viene la tentazione di portare avanti l'autostrada, almeno fino alle porte del Cadore?
«No, tranquilli, non è il nostro compito».In ogni caso, per il 2021 se Cortina non potrà avere sicuramente il treno delle Dolomiti (ci vogliono 10 anni), lei assicura che avrà almeno una nuova Alemagna?
«Nessun dubbio al riguardo».
http://corrierealpi.gelocal.it/bell.../una-nuova-alemagna-per-i-mondiali-1.13659824
 
«Transiterebbero in galleria, mentre per San Vito di Cadore pensiamo a una strada a valle del centro abitato, che costeggerebbe il torrente Boite per un chilometro e mezzo».

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«Si è detto che i Mondiali di Cortina devono essere green. L'Anas non provocherà nessun impatto. Siamo i primi a non volerlo. E, in ogni caso, rispetteremo fino in fondo le raccomandazioni che, appunto, ci hanno fatto le istituzioni locali».

Alla faccia dell'intervento green :shock:

Una strada che costeggia un torrente di montagna per 1,5 km nel quale vanno ad abbeverarsi un sacco di animali (lo so per certo, visto che li vedo e lasciano tracce in giardino).
 
Acquabona è come un timer, sopra c' ha tanta di quella roba venuta giú con le frane degli ultimi anni (l' ultima poco tempo fa in zona Punta Nera) che andrà avanti a colare per decenni...

idem Rusecco a San Vito che ha ancora non so quanta roba in bilico, in alto, venuta giú col distacco del 2014 (quello che ha spazzato via il Bivacco Cosi e la via normale all' Antelao)
 
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