- Fabio
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- 06/11/2016
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Le cosiddette 1000righe sono il nirvana di ogni sciatore e farsi da cima a fondo "una pista in 1000righe" è una emozione che ti stampa il sorriso in faccia per un'intera settimana. La neve ha la giusta compattezza e una la perfetta scorrevolezza; gli sci incidono i solchi con un'eccellente tenuta di spigolo tanto che chiunque si sente un campione quando si trova le 1000righe sotto gli scarponi.
La creazione di queste condizioni tuttavia richiede un notevole impegno da parte delle stazioni sciistiche, la neve deve essere compressa, gestita, rimescolata, fresata e stesa in un modo molto particolare seguendo precisi procedimenti in grado di conferirle quelle caratteristiche che difficilmente si possono descrivere a parole ma che chi frequenta i comprensori dell'Alto Adige conosce bene!
Come per la preparazione di un piatto, oltre agli ingredienti di buona qualità (in questo caso la neve) servono dei cuochi di altrettanto buon livello: i gatti delle nevi giusti ed i gattisti preparati. E' una vera e propria arte quella che hanno appreso i piloti di questi "felini meccanici" che con motori da oltre 500 cavalli passano la notte "miagolando" su e giù per le piste da sci: parafrasando un famoso proverbio si potrebbe dire che "grazie ai gatti che non dormono, gli sciatori ballano".
Non c'è un semplice volante, non abbiamo un classico pedale del freno e anche il classico acceleratore è differente! I gatti delle nevi si comandano con una serie praticamente infinita di leve, manopole, bottoni e pedali. Il gattista deve entrare in simbiosi con il "suo gatto" e comandare contemporaneamente i cingoli per avanzare, retrocedere e curvare, la fresa per stendere la neve, i fari, il vericello (indispensabile per le piste più ripide). Deve riuscire a stendere il manto nevoso nel modo più uniforme possibile, senza alcun scalino tra una passata e l'altra, senza lasciare tratti di pista con poco spessore di neve, deve tracciare le piste senza uscire dai confini... e il tutto di notte, magari a meno 20 gradi.
Spesso può accadere che i gattisti non siano lasciati soli durante il loro turno: non è raro che qualche animale selvatico che si è messo a riposare troppo vicino ad una pista venga svegliato e accecato dai potenti fari decida di bloccarsi direttamente in mezzo ad una pista prima di "riprendersi" dalla paura e tornare nei boschi.
Vuoi partecipare dal vivo alla preparazione di una pista? In Alto Adige è possibile passare una serata sui gatti della neve, in cabina accompagnando gli operatori nella preparazione di una delle più famose piste delle Dolomiti, tra le più ripide dell'arco alpino: la Holzriese.
Se siete nostalgici della vostra infanzia e volete ravvivare i ricordi di quando "giocavate con le macchinine (camion, escavatori, etc.)" questa è un'occasione imperdibile con l'unica differenza che qui si gioca con "macchinine" di 5-6 metri di larghezza e su una pista con tratti a pendenza di poco inferiore all'80%.
➞ Per maggiori informazioni: "FreeFall Ride": l'avventura sul gatto delle nevi.
articolo scritto da Fabio per SkiForum