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Scopri come funziona un impianto di innevamento artificiale

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  • 13/11/2016
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L'innevamento programmato è una infrastruttura divenuta, ahinoi, oramai essenziale per gran parte delle località sciistiche delle Alpi. Inverni secchi ed avari di precipitazioni hanno spinto le stazioni sciistiche a dotarsi di impianti estremamente avanzati capaci di generare "a comando" la neve per le piste.

cannone per innevamento tecnico

 

Il funzionamento di massima di questi impianti è tutto sommato semplice mentre gli aspetti tecnologici dei singoli componenti che li compongono assolutamente no. I passi da compiere per ottenere le neve programmata sono:

  1. avere una buona quantità di acqua in quota: questa può essere pompata prelevandola dai fiumi a valle oppure può essere recuperata durante la stagione estiva ed accumulata in bacini artificiali;
  2. portare l'acqua dai fiumi/bacini ai cosiddetti cannoni sparaneve: per fare questo serve una fitta rete di tubazioni che per la maggior parte della loro lunghezza sono interrate e delle pompe e valvole che la indirizzano verso i cannoni che si deve far funzionare;
  3. nebulizzare l'acqua: questa è la parte più visibile, quella che tutti noi abbiamo visto in funzione qualche volta soprattutto ad inizio stagione o su piste ancora in preparazione. Mediante delle aste fisse oppure con dei dispositivi simili a dei grossi ventilatori l'acqua viene finemente nebulizzata e poi sparata in aria facendo in modo che la temperatura esterna la trasformi dallo stato liquido a quello solido.

Il funzionamento non è di per se complicato, quello che invece è oggetto di continui ed approfonditi studi in ricerca e sviluppo, sperimentazioni, test e miglioramenti sono i singoli componenti. L'Alto Adige ed i suoi comprensori sciistici hanno alcuni degli impianti più moderni e potenti delle Alpi.

Generare neve artificiale richiede una grande quantità di energia e di risorse idriche. Ogni miglioria atta a ridurne il conumo non solo si traduce in un immedianto vantaggio economico e competitivo per il gestore (minor spese) ma è anche un contributo per l'ambiente (soprattutto quando l'energia prelevata dalla rete non viene generata da fonti rinnovabili).

Per gli sciatori più appassionati l'argomento "neve programmata/neve artificiale" è indubbiamente molto interessante. A testimonianza di ciò basta osservare le numerose discussioni che ogni anno nascono e vengono sviluppate nello SkiForum:

Curiosità: in Dolomiti il primo cannone per la neve artificiale è stato posizionato al Col Raiser.

primo cannone in Dolomiti

 

Quanta neve programmata serve?

Per innevare una pista servono al minimo circa 30 cm di spessore di neve compatta, le località più attente alla qualità delle piste come per esempio Carezza mentiene uno spessore medio per la stagione di 60 cm. Ogni metro cubo di neve artificiale prodotta copre quindi circa 2,5 m2 di pista.

Se pensiamo alle piste più lunghe e larghe dell'Alto Adige, qualche chilometro di lunghezza per decine se non centinaia di metri di larghezza, si capisce subito che i metri cubi di neve da generare non sono affatto pochi. Ecco perchè oltre ad avere impianti moderni e all'avanguardia è necessario anche gestirli nel modo più efficiente possibile.

 

 

I fattori economici

Il costo economico di un m3 di neve tecnica varia da 1 a 1,5 €/m3, se si considerano anche i costi per gli investimenti ed i relativi ammortamenti si può arrivare ad una forbice che va dai 2 ai 3 €/m3. Per alcune stazioni queste spese sono una percentuale rilevante del proprio fatturato.

Le leve su cui una società impianti può agire per produrre la neve nel modo più efficiente ed economico sono:

  • le temperature: più freddo è più neve posso produrre a parità di tempo di accensione degli impianti;
  • l'umidità dell'aria: aira molto secca favorisce la formazione dei cristalli di neve;
  • bacini in quota pieni o vuoti: usare l'acqua che si trova già in quota è meno costosa rispetto il suo pompaggio da valle;
  • costo dell'energia elettrica: si possono stipulare contratti nei quali "strappare" costi unitari dell'energia elettrica inferiori per determinare fasce orarie;
  • programmare la produzione di neve negli intervalli meteorologici più favorevoli.

quanto costa fare neve artificiale

articolo scritto da per SkiForum


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