Casse acustiche assordanti in montagna: inquinamento acustico

Ricordo anni fa tipo al 25 aprile ad Artesina le casse gracchianti delle seggio biposto mandavano una radio locale che raccontava il traffico paralizzato sulla Torino Savona.. In tutta la stazione saremo state 10 persone a sciare in un firn fantastico con le marmotte già uscite dal letargo che ci correvano attorno, che spettacolo :)
 
Ecco, dove scio io oltreconfine al mega-rifugio alla base degli impianti suona 'sta roba qua, dalle 9 alla chiusura. Come da Mozart e Haydn siano finiti in queste condizioni è uno dei grandi misteri.
Come le persone in posizione dominante, spesso, dismessa la giacca e la cravatta, hanno passioni segrete e inconfessabili che si concretizzano in una donna in calze a rete e un frustino, così il popolo più colto d'Europa, musicalmente parlando, dopo la quinta birra sfoga così le proprie inconfessabili passioni HIHIHI



Io ho un certo fascino per questo trash tedesco. Ha qualcosa di incredibile nella sua bruttezza
 
Come le persone in posizione dominante, spesso, dismessa la giacca e la cravatta, hanno passioni segrete e inconfessabili che si concretizzano in una donna in calze a rete e un frustino, così il popolo più colto d'Europa, musicalmente parlando, dopo la quinta birra sfoga così le proprie inconfessabili passioni HIHIHI



Io ho un certo fascino per questo trash tedesco. Ha qualcosa di incredibile nella sua bruttezza
Fosse vivo Falco li prenderebbe a sberle. :skifrusta:
 
fai 200 metri ed è come se non esistessero...
Ho notato effettivamente che i vari "La Folie Douce" effettivamente a qualche centinaio di metri di distanza si percepiscono appena.

La sensazione sarà magari incrementata a causa dell'utilizzo del casco oppure del rumore di fondo delle aree sciistiche, ma a me non danno nessun fastidio nonostante siano quanto di più distante ci sia dal mio modo di vivere.
 
Parlo anche proprio di Champoluc, visto che e' stato citato: seggiovia colle bettaforca
Boh, ho sciato lì il mese scorso e non ho percepito nulla di meritevole da essere ricordato.
Ed ho un udito sviluppatissimo, in modo letteralmente patologico.

Ritengo che sia necessaria una buona dose di tolleranza per un quieto vivere, soprattutto se il danno che provoca il fastidio è circoscritto nel tempo e nello spazio. Io ad esempio trovo agghiacciante l'abbaiare dei cani, e purtroppo quasi tutti quelli che abitano vicino a me ne hanno uno. Ma se non fossi tolleranze risulterei un grande ipocrita, nonché probabilmente insopportabile dato che in alcune altre circostanze (che nulla hanno ovviamente che fare con gli animali molesti) sono io che probabilmente do fastidio ai vicini.
 
Chi ha aperto la discussione a questo punto è meglio che non vada mai a sciare in Austria .....

Mi stupisce però che sia il tuo terreno di azione.
Non posso fare altrimenti. Comunque qui si esagera e un po' si estremizza per farsi una risata. Alla fine ci si abitua a tutto. Purtroppo.
 
La cosa che può fare la differenza forse è che in Austria ed in Francia ci sono molti meno bar (o rifugi come li si voglia chiamare) sulle piste che in Italia, e quindi forse se tutti quelli italiani si mettono a fare tunz-tunz, il tunz tunz ne risulta un po' amplificato. In Francia poi non tutti i punti di ritrovo fanno tunz tunz ma solo i brandizzati "La Folie Douce" o alcuni cloni.

La cosa che mi dà fastidio a volte è che in Austria è impossibile entrare a fine sciata per prendere qualcosa perché, anche se si volesse sopportare il baccano, non si trova posto a sedere (anzi, spesso non si riesce nemmeno fisicamente ad entrare). Di converso mi accade spesso la stessa cosa in rifugi silenziosi ma per il motivo opposto: a fine giornata sono talmente deserti che non mi viene nemmeno voglia di entrare (anche se io nel deserto ci starei benissimo) perché il rischio di sentirsi rispondere in modo magari poco amichevole che hanno già risposto le vivande e pulito la macchina del caffè è parecchio alto.
 
Personalmente tiro dritto in generale avendo come solo focus lo sci, quindi in skialp noto poco il silenzio e impianto noto poco il rumore. Poi a 41 anni ho scoperto che il tempo corre e non voglio perdere un singolo secondo ad INDINNNNNIARMI o discutere.

Finito sto pippone, st’anno a La Rosiere sono rimasto ben impressionato dalle musichine folk francofone stile sigla di lupin.

Comunque c’è un mix ancor più letale per gli intolleranti: negli anni d’oro della mia “home resort” c’erano delle cassettine gracchianti mono legate alla bella e meglio sui piloni della seggiola che oltre alla musica di RADIO ASCOLI, la domenica pomeriggio trasmettevano la partita a tutto volume del magggico pikkio (il calcio è base fondante nel Piceno) 🤣🤣🤣🤣

Poi nel tempo la tradizione è finita.

Due anni fa però un colpo al cuore: ero da solo con i fattoni a fare l’idiota su e giù su nevone per 100 metri di dislivello alla volta… ma con nebbia. Di colpo si apre il cielo , salgo sulla seggiola ferrosa tutto eccitato, circondato dai faggi bianchi, l’addetto col sorrisone “va che schpettacolo mo eh?” e sento un rumore familiare… le cassettine si riaccendono (!), “Ed ora visto il sole un po di buona musicaaaa”, con un rumore di smanettamento su microfono (per spostarlo vicino alla cassa della radio presente nella casupola della partenza) e parte RENATO ZERO. Mi è scesa una lacrima, avevo di nuovo 12 anni.

🥲🥲🥲
 
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