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Libro "Che il Signore SCIA con voi" - Intervistaall'autore Tommaso Botto

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  • 15/02/2015
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Intervista all'autore di “Che il Signore SCIA con voi”

Link alla versione kindle: http://www.amazon.it/dp/B00TI7L9EW

Di cosa tratta il libro?

Banalmente, diremmo che parla di sci. Di sci come passione, di sci come lavoro, di sci come business. Negli anni ho letteralmente studiato i comprensori sciistici, dalla Francia all'Austria, dall'Italia alla Svizzera: mi son fatto qualche idea su ciò che era lo sci, quel che è diventato e quel che diventerà. Posso parlare con cognizione di causa perché ho lavorato molto con lo sci.

È una specia di snow-leaks?

Per certi versi, potrebbe esserlo. Ma, in verità, son tutte questioni che tanti appassionati hanno scoperto e già condiviso. Non invento nulla, semmai -è il mio lavoro- faccio venire a galla alcuni aspetti dello ski-business che resterebbero nascosti, come ho fatto con le mie inchieste sui chilometri effettivi di piste, sull'edulcorazione del meteo e delle condizioni della neve. Sai bene, essendo io lettore di Skiforum da sempre te lo confermo, gli sciatori la sanno sempre lunga, parlano e confidano... Non pochevano mancare poi tutte le mie inchieste su progetti di sviluppo campati per aria e, peggio ancora, impianti realizzati come cattedrali nel deserto. Nel libro trovate molti nomi e cognomi: non solo personaggi noti del mondo dello sci ma anche figure secondarie appartenenti al 'dietro le quinte'. Personaggi positivi e personaggi estremamente negativi: ho messo anche alcuni politici, ovviamente. Quelli fan sempre danni!

È autobiografico?

Alcuni riferimenti lo sono indubbiamente. Abbiamo sciato assieme, mi pare, e hai ben capito come intendo questo “modo di girare il mondo”, perché di questo si tratta, più che di “sport in senso stretto”. Alcuni riferimenti geografici, poi, sono certamente riconducibili alle mie zone: Friuli, Slovenia, Carinzia, Süd Tirol eTirolo sono bacini sciistici che bazzico da che ero un piccoletto. Ora -tra pochi giorni- compio quarant'anni e sai com'è? Si inizia a tirare certe somme, dicono che si diventi maturi! Ho già scritto altri libri e questo saggio, un libro d'inchiesta sullo sci, era da un po' che mi ronzava  nella testa.

Ma lo sci, come ne 'viene fuori' da “Che il Signore SCIA con voi”?

La premessa, che si odora però in tutti i capitoli, è la frase del collega Cristoph Schrahe: <<Lo sci è la cosa più bella che si possa fare vestiti!>>. Lo sci per me è il primo amore, è una mescolanza di riti, sport, natura che poteva venir fuori solo sulla neve. La neve! Io la chiamo la “Candida consolatrice”... e il libro forse riesce a spiegare perché. Lo sci è business (dieci miliardi a stagione solo sulle Alpi italiane, pare): non è un male che sia business perché guarda fin dove siamo arrivati! Guarda cosa è diventato lo sci in 150 anni! Non son tutte rose e fiori, però: l'analisi economica che ho avviato parte da questa constatazione: lo sci è precario perché la neve è precaria.

Dicono che non nevicherà più...

Balle! Io ho sempre trovato neve come ho trovato stagioni 'sfigate'. Il meteo e le valutazioni climatologiche sono una parte importante del libro: la documentazione è stata lunga perché sono in tanti -troppi- ad urlare <<Al lupo! Al lupo!>>. “L'uomo è troppo 'breve' per avere una base di dati sulla quale ragionare”. Ho scoperto, negli anni, che ad esempio nel Settecento alcuni ghiacciai non c'erano e adesso, invece, ci sono. Negli Stati Uniti hanno sperimentato i primi 'cannoni' spara-neve già negli anni '30, quando l'Effetto Serra non era nemmeno immaginabile. Il clima cambia, forse, è probabile, l'uomo ha dato i suoi contributi, ma la neve è un mix particolare, nelle annate in cui scarseggia o cade solo in alcuni brevi periodi (adesso sciamo per 100 giorni, non di più), sarebbe meglio parlare di “avverso macro-ciclo climatico”. È chiaro, non sono uno scienziato ma ho raccolto parecchie informazioni, in tutti 'sti anni a cercare le perturbazioni che scaricano “Zia Bianca” (altro sinonimo dell'amata neve), da poter azzardare qualche teoria sul “Mitometeo di Dio Thor”.

Insomma, uno ski-journalist realizzato?

Come l'ho fatto sinora, ben poco ho guadagnato! Mi son sempre posto l'obiettivo di cogliere le occasioni al volo per conoscere al meglio questo mondo eccezionale: sino all'anno scorso (ora ho un bel neonato in casa, è il quarto figlio e la schiena mi ha chiesto un po' di tregua) facevo anche 60 uscite all'anno, già questo mi ricompensava. Nel libro parlo dettagliatamente di tutte queste esperienze professionali, accennando ai pochi pro ed ai tanti contro. Se un comprensorio sciistico (ah, il Süd Tirol!) mi offrisse domani un contratto serio (non quelle miserie ridicole che ti propinano in giro)... partirei subito, ho un sacco di idee fresche come la neve! Sia chiaro, però: senza raccontar balle, non sopporto le menzogne. Ma c'è crisi e siamo in tanti in lista d'attesa: e i primi son sempre i raccomandati. C'è un libro che parla anche di questo...

articolo scritto da per SkiForum


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