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Il futuro degli sport invernali sulle Alpi

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  • 03/11/2016
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Dal 19 al 21 ottobre si è svolta a Innsbruck la conferenza "The Alps" organizzata da AlpNet sul tema "Il futuro del turismo invernale sulle Alpi". logoAlpNet è una rete composta da 8 delle maggiori realtà turistiche presenti sulle Alpi: BE! Tourism, Graubünden Ferien, Luzern-Vierwaldstättersee, Rhône -Alpes Tourisme, Tirol Werbung, Valais Promotion e le le italiane Trentino Turismo e  Südtirol Marketing. Giusto per capire la copertura di questo network si pensi che collettivamente fanno i 2/3 dei pernottamenti conteggiati sulle Alpi (245.3 milioni su un totale di 375 milioni).

La conferenza ha avuto una grandissima partecipazione, circa 500 registrazioni da parte di Apt, enti turismo e operatori del settore. È stata uno dei primi eventi organizzati in cui operatori del settore turistico alpino si sono trovati per discutere delle sfide che il cambiamento climatico sta portando. Nonostante l'industra turistica invernale sia una delle più sostenibili è anche,per sua natura, una delle più vulnerabili.

Abbiamo avuto modo di partecipare al simposio dell'ultima giornata ed ecco le riflessioni più interesanti sorte durante la mattinata.

Alpi: dati sul turismo

Per introdurre le presentazioni successive e per fare il punto della situaizone vengono mostrati i dati delle presenze turistiche registrate sulle Alpi. Da sottolineare che si parla di "presenze commerciali registrate" perchè le presenze in case di privati, seconde case e simili non sono conteggiate e in alcune zone delle Alpi sono una percentuale rilevante.

L'ordine di grandezza si aggira sui 386 milioni di pernottamenti commerciali dei quali il 43,3% avviene nel periodo invernale che, ripetiamo, è il più sensibile agli impatti portati dal cambiamento climatico. Oltre ai pernottamenti registrati, ci sono presumibilmente altri 126 milioni di pernottamenti non commerciali superando i 500 milioni complessivi.

numeri del turismo alpino

Vocazione turistica invernale - estiva

Differenti zone delle Alpi hanno differente vocazione, ci sono zone turistiche che sono più votate per il turismo invernale, altre che sono maggiormente predisposte ad attrarre turisti in estate.

vocazione estiva invernale

In regioni austriache come il Tirolo, Vorarlberg e Salisburghese è la stagione invernale a far da padrone nel settore turistico. Discorso opposto invece per regioni quali le Alpi del Veneto, Sudtirolo e Piemonte in cui il turista pernotta prevalentemente in estate.

Dove si scia di più?

Dove vanno gli sciatori a trascorrere le loro vacanze sulla neve? A fare da padroni sono l'Austria e la Francia, seguite da Italia e Svizzera, meno sciatori tracciano le nevi della Germania e della Slovenia. Con circa 158 milioni di giorni sci trascorsi sulle Alpi, questa piccola regione del mondo (almeno geograficamente parlando) si conferma essere la patria dello sci: infatti essi rappresentano quasi la metà (45%) di tutti i giorni sciabili a livello mondiale.

sciatori in Alpi

Il futuro degli sport invernali

Fortunatamente "l'esperienza neve" che si riesce a offrire sulle Alpi è difficilmente replicabile altrove. Lo charme, l'atmosfera, le infrastrutture, i panorami e l'ambiente che si respira sulle Alpi è insostituibile. Ma attenzione, non si deve riposare sugli allori ma lavorare per mantenere alto il livello di godimento della "snow experience".

Da osservare come la spesa media giornaliera invernale sia superiore del 30% circa rispetto a quella estiva. Il turismo invernale si configura ancora come il motore che fa girare gli investimenti di imprese e località turistiche ma, ripetiamo, è quello più vulnerabile ai cambiamenti climatici. E' necessario progettare fin da ora alternative per soddisfare il turista anche con scarsa presenza di neve.

Dagli studi emerge che nel futuro ci saranno anche altri sport ritenuti importanti oltre allo sci da discesa. Secondo il grafico (attenzione alla scala sui diagrammi), gli sport che si trovano più in basso sono quelli che sono ritenuti più importanti nel futuro per sostenere il turismo di una località: emerge chiaramente come sia necessario iniziare a progettare infrastrutture atte ad attività oggigiorno ancora poco diffuse. Crescerà molto lo scialpinismo sulle piste.

futuro degli sport invernali

 

I cambiamenti del modo di intendere il turismo sulle Alpi si possono percepire anche osservando il diagramma seguente che mostra le parole associate alle vacanze in montagna e alle necessità di viaggiare.

Associazioni motivi emozioni


Non solo sostenibiltà ecologica

Il turismo alpino per essere realmente sostenibilità richiede che si crei una simbiosi pressochè perfetta tra lo spazio rurale e l'ambiente alpino naturale. Questa simbiosi però non può riguardare solo gli artefatti di natura umana, il turista richiede anche una sostenibilità sociale! Le imprese turistiche non possono più comunicare solamente il livello della neve e fermarsi a quella informazione. Il turista desidera conoscere di più e vuole che anche gli aspetti sociali siano rispettati.

sostenib. sociale del turismo

 

Diversificare

Oltre al classico sci da discesa è necessario proporre alternative, diversificare, avere un portfolio di attività da presentare al turista. Riuscire a proporre una giornata sulla neve senza passare necessariamente per lo sci è un aspetto molto apprezzato e che lo sarà sempre di più: sentieri per escursioni a piedi, ciclismo su neve, a Stubai stanno sperimentando un evento che unisce sci e teatro.

E' necessario individuare una o più proposte e comunicarle. Le nuove attività vanno messe al centro della comunicazione tenendo sempre ben presente che, in caso di campagne di comunicazione non vincenti, il "comunicato" è ben diverso dal "percepito". Ogni località deve individuare i suoi "assi nella manica", proporli e comunicarli.

Altro aspetto che va considerato è questo: le generazioni più giovani hanno un "mindset" completamente differente rispetto a quelle meno giovani. Essere sempre connessi è una necessità di prim'ordine e trovare una wi-fi decente anche in posti impensabili è la nuova normalità.

Attenzione inoltre che la infrastruttura è diversa dalla emozione! Ed infine, operatori turistici e popolazione devono concorrere a garantire un certo grado di "umanità" verso il turista, anch'esso è uno dei fattori che migliorano la qualità dell'esperienza turistica.

fattori miglioramento

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articolo scritto da per SkiForum


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