E allora?

ma marcolski ha la stessa sindrome missouriana?

mi sembra di ricordare la stessa sua polemica la scorsa estate.............

considera l'italia come se fosse l'Austria e sincaxxa se i siciliani si preoccupano del mare o di altri problemi più che della valle d'aosta

P.S: e siccome stà rintanato a Cervinia (il motore dell'economia italiana), gli ricordo per la n-sima volta che gli ambientalisti se toccano aree marine delicate si incaxxano a iosa anche quaggiù nelle nostre zone di mare
 
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Gamberoni e capesante si possono mangiare anche in montagna, grazie a dio, e si può pasteggiare facilmente con Barolo o Sciampagna.
Una cosa buona e giusta dei nostri tempi è che le nostre belle Alpi pullulano di baite a 2000 - 3000 metri dove si mangia e si beve come si deve, a prezzi corretti, e senza l’assillo dei fastidiosi povery
 
C'entra poco secondo me, e penso che marcolski sia esasperato (come in tanti) da svariati utenti che dentro un forum di sciatori sentenziano la chiusura della stagione a gennaio o il fallimento dell'industria sciistica in Italia...
Discorso assurdo per le quote sciabili mediamente più alte d'Europa quindi è anche un po' fuorviante il discorso improntato su questa notizia.

Il barometro dello sci è dato da due dati che andrebbero visti

- il fatturato dell'indotto di tutti i comprensori italiani vs anno precedente
- il fatturato dell'indotto generato dagli sciatori italiani vs anno precedente

Anche se forse è una storia che sappiamo già...

Penso che il primo dato sia esplosivo, il secondo magari con leggera crescita ma più moderata

Sarebbe anche vederlo per comparto: es Valle d'Aosta vs DSS vs Lombardia vs Piemonte vs Appennini vs Abruzzo
Questo e' un messaggio piu' sensato, al quale mi fa piacere rispondere.

Il bello di Skiforum (al contrario, ad esempio, di com'era Fantaski o il forum di Ornellosport) e' che e' un posto dalle molteplici anime.
Ci sono i garisti puri alla Giampa, ma anche tanti freeskier e scialpinisti, (che purtroppo stanno lasciando il forum o scrivono molto meno, ed e' un peccato ma e' un altro discorso). Quindi e' normale ed inevitabile che ci siano sensibilita' diverse alla questione ambientale.
La cosa che trovo inaccettabile (e verso la quale mi incazzo sistematicamente) sono questi atteggiamenti di chiusura e complottismo, specie se fatti da gente evidentemente ignorante e becera.
Secondo me stiamo assistendo, perlomeno ad Ovest, ad un cambiamento abbastanza drastico della "finestra di sciabilita'". Gli inizi stagione a Novembre sembrano essere sempre piu' secchi, mentre arrivano perturbazioni sempre piu' consistenti a marzo inoltrato/aprile.
Con somma gioia di scialpinisti piu' o meno pro (che avranno ottime stagioni in alta quota, tempo permettendo), e, effettivamente, delle stazioni piu' in alto.
Che faccia da anni molto caldo, e che ci siano inverni sempre piu' miti e' un altro fatto.
Diciamo, stiamo sicuramente andando verso grossi cambiamenti nell'industria dello sci (e credo, anche nella fruizione dello sci...), vedremo dove si finisce.

Certo, non e' l'atteggiamento corretto (ne particolarmente piacevole da un punto di vista dialettico) fare gli "gnegnegne io ve l'ho detto"
 

.

Lo sci tira? Si. Record di presenze e fatturati nel 2023. E dopo 12 mesi altro record. Stagione con presenze sempre importanti su tutte le stazioni dell'arco alpino. Una stazione come Cervinia compatibilmente coi suoi bilanci vista l'altitudine puo' rinnovarsi e sistemare i problemini che ha. In Dolomiti vista l'altitudine servirebbe piu'prudenza ma avendo i soldi per fare 100 guerre se ne fottono. Attenzione Cervinia e Dolomiti tirano pure in estate. E' ovvio che chi porta gli sghei vuole servizi.
 
Alterra Mountain Company ed alcuni suoi competitors non vedono l'ora di mettere le loro manacce su alcuni resort delle nostre Alpi.
Lo vorrebbero fare a prezzi di saldo: quale migliore occasione di cavalcare il greenwashing "basta sci dal 2040", "niente piste", "turismo lento", "i battipista inquinano", "piste solo sopra i millemila metri" , etc.
Probabilmente qualcuno di noi ha visto un servizio della scorsa Domenica sul TG5 nel quale invece di parlare dei 2 metri di neve caduti sulle Alpi han fatto vedere il timelapse estivo della contrazione del ghiacciaio dell'Adamello. Nessuno lo nega, ma il tempismo del servizio era alquanto sospetto.
A quanto pare questa campagna non ha portato ad una diminuzione dei passaggi sulle piste, che avrebbe tagliato i fatturati delle località sciistiche ed i finanziamenti pubblici e di conseguenza il valore commerciale delle società.
Quindi care Alterra, Winter Park, Loon Mountain, Aspen Snowmass, ritentate, sarete più fortunate.
 
Questo e' un messaggio piu' sensato, al quale mi fa piacere rispondere.

Il bello di Skiforum (al contrario, ad esempio, di com'era Fantaski o il forum di Ornellosport) e' che e' un posto dalle molteplici anime.
Ci sono i garisti puri alla Giampa, ma anche tanti freeskier e scialpinisti, (che purtroppo stanno lasciando il forum o scrivono molto meno, ed e' un peccato ma e' un altro discorso). Quindi e' normale ed inevitabile che ci siano sensibilita' diverse alla questione ambientale.
La cosa che trovo inaccettabile (e verso la quale mi incazzo sistematicamente) sono questi atteggiamenti di chiusura e complottismo, specie se fatti da gente evidentemente ignorante e becera.
Secondo me stiamo assistendo, perlomeno ad Ovest, ad un cambiamento abbastanza drastico della "finestra di sciabilita'". Gli inizi stagione a Novembre sembrano essere sempre piu' secchi, mentre arrivano perturbazioni sempre piu' consistenti a marzo inoltrato/aprile.
Con somma gioia di scialpinisti piu' o meno pro (che avranno ottime stagioni in alta quota, tempo permettendo), e, effettivamente, delle stazioni piu' in alto.
Che faccia da anni molto caldo, e che ci siano inverni sempre piu' miti e' un altro fatto.
Diciamo, stiamo sicuramente andando verso grossi cambiamenti nell'industria dello sci (e credo, anche nella fruizione dello sci...), vedremo dove si finisce.

Certo, non e' l'atteggiamento corretto (ne particolarmente piacevole da un punto di vista dialettico) fare gli "gnegnegne io ve l'ho detto"

Comunque non c'è nessun riferimento di marcolski al clima...
Io ho capito cosa intende perché ci leggiamo spesso sul forum i vari messaggi...

Però è l'ennesima notizia data un po' a cavolo, che andrebbe sviscerata tantissimo.

Vedere la mensilizzazione del fatturato: quanto incide ogni mese, ecco un altro dato importante, anche in ottica del tuo discorso, che può spiegare molto certi dati positivi...

Ho usato la parola barometro, per un motivo... il barometro misura la pressione.
E la pressione turistica su una località invernale, la cui finestra sciabile è inevitabilmente limitata (poi ampia o stretta che sia si vedrà), può indicare la reale indicazione di dove andrà il settore.
 
Alterra Mountain Company ed alcuni suoi competitors non vedono l'ora di mettere le loro manacce su alcuni resort delle nostre Alpi.
Lo vorrebbero fare a prezzi di saldo: quale migliore occasione di cavalcare il greenwashing "basta sci dal 2040", "niente piste", "turismo lento", "i battipista inquinano", "piste solo sopra i millemila metri" , etc.
Probabilmente qualcuno di noi ha visto un servizio della scorsa Domenica sul TG5 nel quale invece di parlare dei 2 metri di neve caduti sulle Alpi han fatto vedere il timelapse estivo della contrazione del ghiacciaio dell'Adamello. Nessuno lo nega, ma il tempismo del servizio era alquanto sospetto.
A quanto pare questa campagna non ha portato ad una diminuzione dei passaggi sulle piste, che avrebbe tagliato i fatturati delle località sciistiche ed i finanziamenti pubblici e di conseguenza il valore commerciale delle società.
Quindi care Alterra, Winter Park, Loon Mountain, Aspen Snowmass, ritentate, sarete più fortunate.
"La campagna"?
Secondo c'e' un complotto (di chi?) atto a spingere al ribasso i prezzi dei preziosissimi e autarchici impianti sciistici patrii?
Questa e' una affermazione molto pesante, molto grossa, e che configurerebbe qualche reato da parte degli attori del complotto.
Vuoi fare nomi e cognomi? Ah non ne hai?
Ma allora sono parole al vento...

Peraltro, ben venga l'Ikon pass, che se mi fanno pagare lo stagionale VdA 300 euro invece che 1200 sono solo che contento.
 
"La campagna"?
Secondo c'e' un complotto (di chi?) atto a spingere al ribasso i prezzi dei preziosissimi e autarchici impianti sciistici patrii?
Questa e' una affermazione molto pesante, molto grossa, e che configurerebbe qualche reato da parte degli attori del complotto.
Vuoi fare nomi e cognomi? Ah non ne hai?
Ma allora sono parole al vento...

Peraltro, ben venga l'Ikon pass, che se mi fanno pagare lo stagionale VdA 300 euro invece che 1200 sono solo che contento.
te pareva....
P.S. la parola complotto ce l'hai messa tu (più volte)
 
Ultima modifica:
Sii chiaro.
Se si parla di complotti si parla di complotti.... e come tutti i complotti fanno un pochino ridere, se non si hanno le prove
 
Alterra Mountain Company ed alcuni suoi competitors non vedono l'ora di mettere le loro manacce su alcuni resort delle nostre Alpi.
Lo vorrebbero fare a prezzi di saldo: quale migliore occasione di cavalcare il greenwashing "basta sci dal 2040", "niente piste", "turismo lento", "i battipista inquinano", "piste solo sopra i millemila metri" , etc.
Probabilmente qualcuno di noi ha visto un servizio della scorsa Domenica sul TG5 nel quale invece di parlare dei 2 metri di neve caduti sulle Alpi han fatto vedere il timelapse estivo della contrazione del ghiacciaio dell'Adamello. Nessuno lo nega, ma il tempismo del servizio era alquanto sospetto.
A quanto pare questa campagna non ha portato ad una diminuzione dei passaggi sulle piste, che avrebbe tagliato i fatturati delle località sciistiche ed i finanziamenti pubblici e di conseguenza il valore commerciale delle società.
Quindi care Alterra, Winter Park, Loon Mountain, Aspen Snowmass, ritentate, sarete più fortunate.
Non capisco perché dire "tra 10 anni non scierai più" dovrebbe far diminuire il numero di sciatori nell'immediato. Anzi, scarcity e urgency sono meccanismi del marketing piuttosto noti, per cui se dovessi pensare a un complotto penserei che sono gli attuali gestori a voler mungere il più possibile, altro che disincentivare.
 
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