Test della giacca shell "Marmot Cerro Torre Jacket"

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  • 09/05/2017
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Siete alla ricerca di una giacca shell minimalista, leggerissima che dia il massimo di se nelle condizioni peggiori? Se non avete la necessità di avere 1000 tasche, porta-documenti, porta-cellulare, etc. ma preferite una giacca progettata per soddisfare le prestazioni sportive e la leggerezza allora il modello "Cerro Torre Jacket" di Marmot potrebbe fare al caso vostro.

Si tratta di una giacca shell per fare attività outdoor e in particolare scialpinismo/freeride composta da cappuccio regolabile, senza ghetta interna (ma per il taglio che ha non entra mai neve da sotto), senza retina interna (ricordate: progettata per leggerezza e prestazioni), con rivestimento Gotetex® 3L C-knit Fabric. Peso 450,8grammi. Il prezzo di listino è di circa 450€ ma cercando bene si trovano ottime offerte. Il taglio della giacca è "atletico" e adatto al target a cui si rivolge: vietato avere due chili di troppo.

Scialpinismo con giacca Marmot Cerro Torre
Ottime le prestazioni nello scialpinismo: leggerezza e traspirabilità sono ottime. Location: Dolomiti. Foto Nicolò Miana.

Ho fatto un lungo test usandola in ogni situazione. Per lo sci in pista, abbinata ad un micropile e un piumino leggero la giacca va motlo bene, si sente però la mancanza di qualche tasca in più per portarsi appresso ad esempio una macchina fotografica digitale (come facciamo a fare i reportage in skiforum altrimenti) e il fatto che non vi sia un alloggiamento "porta-skipass" sulle maniche; ma ripeto, è una giacca progettata per offrire leggerezza e prestazioni in sport più "selvaggi". Le due tasche frontali permettono di portarsi u portafogli e qualche bandana, fazzoletti, cellulare, mentre in quella interna ci stanno cose di minor spessore come per esempio un cellulare.

Cerro Torre Jacket
Foto della Marmot Cerro Torre Jacket appena arrivata ancora con cartellini che ne certificano materiali e tecnologia.

Il suo campo di battaglia è lo scialpinismo e il freeride: qui la giacca dà il massimo di se e si fa letteralmente amare! Comoda, asseconda tutti i movimenti, con le giuste prese d'aria (le 2 classiche zip nella zona delle ascelle). Anche nella neve leggera di una giornata di powder non ci si trova mai neve dentro la giacca. Nelle condizioni peggiori (neve in alto e pioggia in basso) non ci sono problemi, il corpo rimane sempre asciutto. Un unico appunto: le maniche all'altezza dei polsi sono piuttosto larghe. Questo è un aspetto positivo in inverno poichè indossando un paio di guanti questi possono, per chi lo preferisce, essere alloggiati internamente alle maniche. Se non ci sono i guanti vi è uno "strap" di regolazione che permette di stringere e regolare la chiusura all'altezza del polso. Il cappuccio è regolabile ed accoglie il casco senza eccessivo discomfort.

Salto in neve fresca
Dopo una giornata di powder in boschetti il corpo è perfettamente asciutto.

La tecnologia C-knit Fabric rende la giacca davvero molto flessibile e ogni movimento è naturale: nonostante ci sia un 3L non si sente mai quella "durezza" che a volte si percepisce quando si indossano giacche con questa tecnologia. La giacca è piuttosto "morbida" e questo è un grande vantaggio soprattutto quando ci si trova ad affrontare situazioni con passaggi molto difficili.

Salto fuoripista
Freeride al tramonto in Dolomiti. Foto Nicolo Miana.

La giacca shell Cerro Torre di Marmot va molto bene anche in estate: nello zaino occupa poco spazio ed è leggerissima. Quando si incontra un acquazzone tiene lontana la pioggia e lascia traspirare il corpo senza mai creare quell'effetto serra molto fastidioso soprattutto nella calda stagione. 

Uso alpino in estate
Marmot Cerro Torre Jacket: ottima anche per le attività estive.

Colore consigliato? Se lo riuscite a trovare il "Vibrant Yellow" che è il giallo delle foto (dal vivo è ancora più piacevole, ho ricevuto diversi apprezzamenti per questa giacca), altrimenti consiglio colori vivaci.

articolo scritto da per SkiForum


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