Folgarida-Marilleva: con Campiglio un nuovo record

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  • 15/08/2017
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Un'unica grande società per la skiarea Campiglio, Folgarida e Marilleva tra Val di Sole e Val Rendena in Trentino: è questo il risultato del rilancio di Funivie Madonna di Campiglio che insieme a Finanziaria Trentina, Mediocredito Trentino Alto Adige e Trentino Sviluppo si sono aggiudicati il controllo di Funivie Folgarida Marilleva spa e Valli di Sole, Pejo e Rabbi spa oltre a diverse azioni di varie società funiviarie come Pejo Funivie, Trento Funivie e la stessa Funivie Madonna di Campiglio.

 

Il record italiano

Il nuovo polo, che vedrà i primi effetti tangibili solo fra qualche mese, diventa il più grande in Italia per gestione dei comprensori sciistici, superando la Sestrieres spa (gestore della Vialattea in Piemonte) che finora deteneva il primato. In Italia (specialmente nei grandi comprensori del nord-est) rimane diffusa la gestione di una skiarea tramite più società che fanno capo a diverse proprietà, di conseguenza skiaree che contano record di presenze ed incassi non figurano ai vertici della classifica per via dello "spezzatino" di gestione.

Fatturati 2015 delle società funiviarie italiane

 

Guardando la classifica dei fatturati (2015) il nuovo polo Folgarida-Marilleva e Campiglio può contare su un fatturato che sfiora i 50 milioni (rispettivamente 24,6 e 25,1 milioni), al secondo posto la Sestrieres con 25,3 milioni, mentre sul gradino più basso del podio la SITC (proprietaria degli impianti Belvedere e Col Rodella in Val di Fassa oltre che a diverse partecipazioni in Ciampac, Buffaure e Catinaccio). Tra le altre società che superano il tetto dei 20 milioni c'è la Cervinio spa (22,6 mil), subito sotto la Impianti Colfosco (19,4 mil). 

 

Classifica parziale

Se anziché guardare la singola società estendiamo la visione all'intera skiarea i dati cambiano drasticamente, infatti prendendo ed esempio Plan de Corones già sommando le principali tre società principali (Funivie Plan de Corones, Funivie Valdaora e Funivie San Vigilio di Marebbe) si raggiunge circa 38 milioni di fatturato complessivo per un totale di 26 impianti e 110 km di piste.

I dati dunque restituiscono una visione sommaria non solo a livello di comprensorio sciistico ma anche all'interno della società stessa poiché la maggior parte delle volte sono compresi nei bilanci le gestioni di rifugi, alberghi e, nel caso degli impianti di Colfosco, anche una società edile con annessa cava.

 

Confronto con l'estero

Dal punto di vista pratico la pluralità di società da un lato migliora la concorrenza spingendo ciascun soggetto a fare meglio del vicino e quindi offrendo sempre qualcosa in più l turista, di contro la mancanza di una grande gestione non permette l'ottimizzazione delle risorse e una più equa distribuzione degli investimenti (chi fattura di più ha più possibilità di sviluppo), cosa parzialmente contenuta grazie ai consorzi fra varie società.

All'estero sono presenti gruppi come Compagnie des Alpes (dove tra gli azionisti troviamo anche il governo francese) che con le sue 11 stazioni raggiunge fino a 600 milioni di fatturato mentre in Austria il gruppo Schulz con i suoi 8 resort e svariati hotels conta 80 milioni.

A livello di presenze, secondo il report svizzero Vanat del 2017, troviamo in cima al podio La Plagne (F), seguita dallo Skiwelt (A) e Les Arcs (F), le uniche italiane nella TOP 10 sono la Val Gardena al 7° posto e Campiglio al 9°

 

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articolo scritto da per SkiForum


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